{"clientID":"8f0f2457-784e-48e4-98d6-0415047ebc97","signature":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryption":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyID":"494d1aae-e754-42bc-1137-9a9628244ec6","user":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD","clientIDSh":"9e04155b-dc20-4ad8-b40b-5d4c665631f2","signatureSh":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryptionSh":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyIDSh":"72a8b4f5-7fbb-427b-9006-4baf6afba018","userSh":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD"}
Cultura

Giornata internazionale dei musei

I musei danno un contributo importante al benessere e allo sviluppo sostenibile delle comunità e svolgono un ruolo nel modellare e realizzare futuri sostenibili tramite programmi educativi, mostre, sensibilizzazione della comunità e ricerca. Il 18 maggio l’International Museum Day vuole quindi stimolare la società civile a realizzare il pieno potenziale che i musei possono esprimere in questo senso.

Dal 2020 l’International Museum Day sostiene una serie di propositi collegati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite e il tema 2023 di questa ricorrenza è “Musei, Sostenibilità e Benessere”. Per l’edizione di quest’anno il focus è sugli obiettivi 'Salute e benessere globale', 'Lotta contro il cambiamento climatico', 'Vita sulla Terra'.

Origini della Giornata internazionale dei musei

I Musei sono un importante mezzo di scambio culturale, arricchimento e sviluppo di comprensione reciproca, cooperazione e pace fra i popoli. Per questo, nel 1977 a Mosca, l’Assemblea Generale dell’International Council of Museums (ICOM), la principale organizzazione internazionale non governativa che rappresenta i musei di tutto il mondo, ha istituito la Giornata Internazionale dei Musei. I Musei che partecipano a questa iniziativa programmano eventi e attività che riguardano ogni anno il tema prescelto e coinvolgono il pubblico, evidenziando l’importanza del ruolo dei Musei come istituzioni al servizio della società e del suo sviluppo. 

Musei italiani da visitare

Chi vuole trascorrere una giornata in un museo, nel nostro Paese non ha che l’imbarazzo della scelta. L’Italia conta infatti quasi 5mila tra musei, aree archeologiche e monumenti aperti al pubblico. Una caratteristica tipica del nostro Paese è inoltre la diffusione capillare dei luoghi di interesse culturale: il 32,2% degli istituti museali si trova in Comuni con meno di 5mila abitanti e un terzo in Comuni di media grandezza (tra i 5mila e i 30mila abitanti, fonte report Musei Istat, 2020). L’Italia è dunque contraddistinta da un’offerta museale fortemente policentrica e uniformemente distribuita su tutto il territorio, anche in aree marginali dal punto di vista geografico, socio-economico o infrastrutturale.

Dal censimento effettuato dall’Istat (report Musei, 2020) risulta che in due terzi dei casi si tratta di istituzioni pubbliche e che quasi la metà delle strutture si trova nelle regioni del Nord (46,2%), mentre il 28,9% è al Centro e il 24,9% nel Sud e nelle Isole. Nel Mezzogiorno si concentra oltre la metà delle aree archeologiche (51,5%); in Italia settentrionale si trovano il 49,4% dei musei e il 40% dei monumenti. La più alta concentrazione di strutture è in Toscana (541), Emilia-Romagna (402), Lombardia (387), Piemonte (346) e Lazio (357).

Distribuzione territoriale dei musei


Nord
(46,2%)
Centro
(28,9%)
Sud e Isole
(24,9%)

I musei italiani più visitati

Il numero di visitatori nei musei e nelle aree archeologiche del nostro Paese ha subito purtroppo pesanti contraccolpi dalla pandemia e le cifre più alte restano al momento quelle del 2019, anche se tutto lascia pensare che nel 2023 i bilanci saranno ancora migliori di quelli pre-Covid. Prima della pandemia, i Musei Vaticani (tecnicamente non conteggiati tra quelli italiani), con oltre 7 milioni di ingressi contendevano il primo posto al Colosseo, struttura che non è un museo ma un sito archeologico.(Archeo Roma, 2019). 


Firenze poteva vantare i risultati degli Uffizi con oltre 2milioni di visitatori, che raddoppiano considerando le Gallerie, cioè Boboli e Palazzo Pitti (Corriere Fiorentino, 2019) e la Galleria dell’Accademia – nota per ospitare il David di Michelangelo – con quasi 1,7 milioni di visitatori (Torino Today, 2022). Numeri importanti per un’altra area archeologica, quella di Pompei, con quasi 4 milioni di visitatori pre-pandemia e per il Palazzo Ducale di Venezia con quasi 2 milioni di visitatori.


Questa la classifica dei primi 15 musei e siti statali visitati in Italia nel 2021 (anno che ha ancora risentito della pandemia) secondo il Ministero della Cultura.

1 Parco archeologico del Colosseo (Roma)
2 Gallerie degli Uffizi (Firenze)
3 Parco archeologico di Pompei (Napoli)
4 Galleria dell’Accademia (Firenze)
5 Castel Sant’Angelo (Roma)
6 Museo Egizio (Torino)
7 La Venaria Reale (Torino)
8 Reggia di Caserta
9 Villa Adriana e Villa D’Este (Tivoli – Roma)
10 Museo Archeologico Nazionale di Napoli
11 Musei del Bargello (Firenze)
12 Galleria Borghese (Roma)
13 Parco archeologico di Ercolano (Napoli)
14 Musei Reali di Torino
15 Cenacolo Vinciano (Milano)

Le esperienze culturali aumentano il benessere

Le attività culturali fanno bene alla salute. Le arti e le esperienze estetiche ci aiutano a resistere alle difficoltà della vita, a progettare nuove possibilità per il nostro futuro e a creare relazioni sociali più solide. Ma i benefici dell’arte sono stati misurati anche con metodi empirici. In uno studio pubblicato nel marzo 2019, sul National Library of Medicine, infatti, tre ricercatori italiani hanno fornito una valutazione sperimentale dell'impatto delle esperienze estetiche in termini di riduzione dello stress (livelli di cortisolo) e aumento del benessere. I soggetti hanno riportato un aumento medio del 40% del benessere e una diminuzione del 60% del livello di cortisolo. 

Gallerie d’Italia: i musei di Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo condivide con la collettività il proprio importante patrimonio d’arte composto da oltre trentacinquemila opere. Una vasta selezione è esposta alle Gallerie d’Italia  – polo museale del Gruppo –con sedi a Milano, in Piazza della Scala, già sede della Banca Commerciale Italiana, a Napoli, all'interno della ex sede del Banco di Napoli in via Toledo, a Torino, nel salotto cittadino di Piazza San Carlo, sede legale storica del Gruppo Bancario e a Vicenza, a Palazzo Leoni Montanari acquisito agli inizi del Novecento dalla Banca Cattolica Vicentina, che nel 1999 diventò la prima sede museale della Banca.  

Oltre alle collezioni esposte in modo permanente, alle Gallerie d’Italia sono ospitate mostre temporanee - con opere provenienti anche dai più prestigiosi musei nazionali ed internazionali - e una ricca programmazione di attività ed eventi (percorsi didattici, convegni, presentazioni di libri, eventi musicali, laboratori teatrali, incontri divulgativi), con una particolare attenzione all'accessibilità da parte di persone con disabilità.

L’impegno di Intesa Sanpaolo per la cultura

Il ruolo di una grande banca è anche quello di essere vicina ai territori, di sostenere i talenti e di proteggere e preservare il patrimonio artistico e culturale del Paese. Per questo siamo al fianco di alcune delle più significative istituzioni, eventi e manifestazioni italiane, offrendo un supporto anche alle attività teatrali, musicali, cinematografiche e mostre che si tengono sull’intero territorio nazionale. 

Potrebbe interessarti anche

Ecco alcune iniziative per la valorizzazione dei patrimoni d'arte, di storia e di cultura della banca e del Paese

{"toolbar":[]}