Festivaletteratura: cinque giorni di cultura e letteratura a Mantova

Atti Unici del Novecento cinque appuntamenti che si sono svolti da mercoledì 4 a domenica 8 settembre, presso lo Spazio Oberdan. Cinque letture drammatizzate, in abiti attuali e con sole musiche, realizzate dagli allievi della scuola del Teatro Stabile di Torino, hanno messo in scena altrettanti capolavori della drammaturgia – a metà via tra commedia, dramma metafisico e teatro dell’assurdo – firmati da P. Handke, M. Maeterlinck, T. Bernhard, E. Albee e J. Cocteau.

Il reading con Peppe Servillo "Un indovino mi disse" (Tiziano Terzani, edito da Longanesi) si è sovlto mercoledì 4 settembre in Piazza Castello. Nella primavera del 1976 un vecchio indovino cinese avverte Terzani: “Attento! Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell’anno non volare. Non volare mai”. Il 1993 diventa così un anno molto particolare di una vita già tanto straordinaria: spostandosi in treno, in nave, in auto, e talvolta anche a piedi, Terzani si trova a osservare paesi e persone da una prospettiva nuova, e spesso ignorata. 

Dopo oltre vent’anni di “viaggio” e oltre un milione di copie vendute, lette, rilette, prestate e regalate, Un indovino mi disse continua a parlarci con voce sempre nuova e avvincente. Tastiera e voce: Natalio Luis Mangalavite; regia e drammaturgia Lorenzo Pavolini, coordinamento tecnico Gianluca Patrito, coproduzione The Italian Literary Agency e Intesa Sanpaolo.

L'Incontro sul progetto FINAFRICA si è svolto venerdì 6 settembre presso il Distaccamento del Politecnico di Milano in Mantova. Nel 1967 la Cariplo dava vita al Centro per l’Assistenza Finanziaria ai Paesi Africani (Finafrica). Si trattava di un progetto di cooperazione internazionale per sostenere lo sviluppo dei paesi di nuova indipendenza in Africa, che puntava sia alla formazione della classe dirigente delle ex colonie, sia a costituire nuove casse di risparmio, grazie al trasferimento di know how e al supporto economico. Grazie alla documentazione custodita presso l’Archivio Storico Intesa Sanpaolo (che conserva il ricco fondo documentario e fotografico del Finafrica) è possibile ripercorrerne la singolare vicenda, sviluppatasi in un momento storico “in cui la decolonizzazione apriva nuovi spazi ed opportunità per i capitali e, contestualmente, la Guerra Fredda ridefiniva i confini e gli ambiti di influenza”. Di questa vicenda hanno discusso la storica Simona Berhe e l’economista Pier Giorgio Ardeni, in dialogo con il giornalista Alberto Magnani.

Meglio di un romanzo, la premiazione dell’iniziativa rivolta ad aspiranti reporter, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, che hanno presentato un’opera inedita di giornalismo narrativo sottoponendola a giornalisti e professionisti del settore, si è svolta domenica 8 settembre in Piazza Leon Battista Alberti. 

Tre sono stati i temi del bando 2024 con scadenza il 19 agosto: rappresentanza/rappresentazione, sociale/socializzazione, memoria ricordo. 

In qualità di giudici delle due pitching session aperte al pubblico, quest’anno sono intervenuti in Piazza Leon Battista Alberti: Veronica Fernandes, Luca Misculin, Mohamed Maalel e Maria Pace Ottieri, mentre Verdiana Benatti e Lucia Botti, autrici del progetto selezionato nel 2023 per essere sviluppato a puntate sul sito di Festivaletteratura (Acquasanta. Un viaggio verso e dentro Lourdes) hanno aperto la rassegna in compagnia dell’antropologo Marino Niola. 

Festivaletteratura è sempre riuscito a creare comunità intorno a idee e narrazioni di autrici e autori di tutto il mondo, alla continua ricerca delle voci più originali prestando attenzione a ciò che si muove sotto la superficie. Condividere storie, ritrovarsi nelle parole è diventata una necessità, in un momento in cui il dialogo sembra arretrare. Il Festival risponde a questo bisogno, mettendosi in ascolto, intensificando lo scambio, allargando il campo.

Il programma completo è disponibile sul sito del Festivaletteratura