Educazione
La scuola del futuro, disegnata dagli studenti
Si è concluso con successo #Leparolechesiamo, la scuola che vogliamo, il progetto lanciato da Mondadori Education e il Nuovo Devoto-Oli e realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
Come sarà la scuola del futuro? La parola ai giovani interessati
#leparolechesiamo, la scuola che vogliamo è un progetto che ha visto gli studenti impegnati nella costruzione del futuro, mettendo in primo piano la loro voce.
Giunto alla terza edizione, il progetto #leparolechesiamo, la scuola che vogliamo, promosso da Mondadori Education e dal Nuovo Devoto-Oli, quest’anno si è avvalso della collaborazione di Intesa Sanpaolo e del Trailab, il laboratorio di studi di eccellenza dell’Università Cattolica che raggruppa ricercatori e docenti delle facoltà di sociologia, psicologia, economia.
“Nell’impegno di Intesa Sanpaolo c’è da sempre l’attenzione ai giovani, alla loro formazione e al successivo accesso al mondo del lavoro, elementi entrati a pieno titolo nel nostro Piano di Impresa.
Nel progetto #leparolechesiamo, la scuola che vogliamo abbiamo colto subito il valore dell’ascolto dei giovani.
La scuola potrà cambiare veramente solo se saremo capaci di ascoltare la voce di chi vive la scuola, e talvolta, la “subisce” senza essere mai interpellato. È impensabile non coinvolgere i giovani nelle scelte e negli orientamenti formativi che incideranno sugli adulti che saranno domani, sul loro destino di persone e di lavoratori. Non cogliere queste voci significa fallire sulle generazioni future e ne abbiamo responsabilità.”
Il progetto
Il progetto si è svolto in 3 fasi: l’ascolto degli studenti, l’ideazione di progetti concreti, la realizzazione dei progetti migliori.
L’ascolto degli studenti
La fase di ascolto si è avviata con i Future Lab, laboratori esperienziali condotti da un team di psicologi e sociologi del TraiLab.
15 gruppi di studenti, 190 ragazzi - di licei e istituti tecnici e professionali in tutta Italia da Enna a Foggia, da Lecce a Milano, da Prato a Napoli, da Rho a Catania e a Caltanissetta - chiamati ad evidenziare, attraverso testi e grafica, le criticità del sistema scolastico attuale e ad immaginare soluzioni percorribili a problemi contingenti.
Come vedi la scuola oggi? Qual è il volto della scuola che verrà? Quali le migliorie? Quali elementi che gli adulti di domani considerano oggi imprescindibili?
Queste alcune delle domande da cui sono partiti gli studenti per narrare il loro vissuto, esprimere i loro sogni e le loro aspettative e per sviluppare progetti concreti e realizzabili.
Dai Future Lab è emerso un quadro in chiaro scuro della realtà scolastica italiana: tanti i problemi e grande il disagio nel vivere la scuola, ma anche tanta positività e fiducia nel domani. Gli studenti hanno voglia di fare e di partecipare al cambiamento, desiderano essere protagonisti della costruzione del loro percorso formativo e della loro crescita individuale. In particolare, i ragazzi:
- - sono attenti e aperti al dialogo e al confronto - credono e hanno fiducia nel sistema scolastico anche se trasferiscono una visione amara del presente
- - vogliono essere protagonisti del loro processo di formazione - desiderano fortemente di essere coinvolti nel processo di costruzione della conoscenza ed esprimono la necessità che la didattica li ponga al centro
- - tendono a vivere nel “qui e ora - vorrebbero una proposta didattica attualizzata e ingaggiante, fortemente legata allo sviluppo di soft skill e alle competenze trasversali richieste dal mondo del lavoro
- - si sentono poco ascoltati - avvertono una certa lontananza relazionale con i professori che a volte sono interessati solo al programma, questo genera malessere, insicurezza e fa emergere la richiesta di momenti di incontro e di confronto con i propri professori stessi per migliorare la relazione educativa
- - non danno eccessivo peso alle dotazioni tecnologiche - probabilmente essendo già nativi digitali ritengono gli strumenti tecnologici disponibili già superati o poco efficienti, ma soprattutto ritengono che la trasformazione della scuola non passi dalla tecnologia, ma dalle relazioni tra gli studenti, con i professori e con l’esterno
- - sono attenti allo stato delle infrastrutture scolastiche – vorrebbero mezzi pubblici, edifici scolastici, laboratori curati e in ordine, pensano però che questo sia un desiderio poco realizzabile per cui propongono di delocalizzare la scuola nei musei, nei parchi, nelle aziende, ovvero laddove le strutture sono più vicine ai loro desideri.
I racconti dei ragazzi sono stati raccolti in un ebook, disponibile gratuitamente sul sito.
L’ideazione dei progetti
Il progetto è proseguito con il coinvolgimento di un parterre più ampio di studenti e con una Call to challenge lanciata nelle scuole di tutti i gradi per sviluppare idee sostenibili in grado di risolvere i problemi più urgenti del sistema scolastico italiano.
Il contest è stato incentrato su tre driver fondamentali di grande attualità: inclusione, sostenibilità e innovazione.
Oltre 4000 ragazzi di 174 scuole di tutta Italia, equamente distribuite fra elementari, medie e superiori hanno descritto e progettato con parole, disegni e video come dovrebbe essere la scuola che vorrebbero. Aule colorate e attrezzate con moderne tecnologie, ma anche spazi di incontro, laboratori e biblioteche, fino a orti e giardini con piccoli animali nei desideri degli studenti italiani che immaginano una scuola aperta a tutti, che rispetti l’ambiente e che li prepari al futuro.
Gli oltre 100 progetti elaborati sono stati valutati da una giuria di esperti.
Queste le tre scuole che hanno elaborato i progetti premiati nell’evento online dello scorso 7 ottobre:
- Circolo E. De Amicis di Lecce - scuola primaria – ha disegnato una scuola più tecnologica, più green e più inclusiva, con spazi attrezzati per il tempo scuola e con tante piante e animali da scoprire
- Istituto Comprensivo Rina Monti Stella di Verbania - scuola secondaria di primo grado - ha proposto di innovare la scuola attraverso un percorso incentrato sui cinque sensi
- I.I.S. Euclide di Bova Marina - scuola secondaria di secondo grado - ha individuato cinque macroaree di intervento per rendere la scuola più inclusiva ed innovativa e garantire la valorizzazione dei talenti individuali.
Guarda il video per capire come sarà la scuola di domani.
Il crowdfunding e la realizzazione dei progetti
Per avviare concretamente il cambiamento, due dei tre progetti vincitori sono stati accompagnati alla realizzazione tramite una campagna di crowdfunding.
In poco più di due mesi sono stati raccolti più di € 15.000 grazie a oltre 150 sostenitori. Sarà possibile acquistare gli arredi necessari per la cucina e le apparecchiature scientifiche per il laboratorio di scienze previsti dal progetto A scuola con gusto, ideato dagli studenti della scuola secondaria di primo grado “Rina Monti Stella” di Verbania. Si potranno anche acquistare gli arredi necessari alla rigenerazione dello spazio che diventerà Il Cineteatro a scuola: alziamo il sipario sul futuro disegnato dagli studenti della scuola secondaria di secondo grado ”Euclide” di Bova Marina (Reggio Calabria).
Con questa collaborazione abbiamo potuto accompagnare gli studenti nell'immaginare un mondo e una società che consenta loro di realizzarsi come individui, puntando in particolare a colmare i gap che costringono quelli più disagiati ad avere meno chance in questo percorso.
Per saperne di più, visita il sito del progetto.
Data ultimo aggiornamento 29 giugno 2022
Intesa Sanpaolo per l'educazione
Ecco alcune iniziative che sosteniamo per diffondere l'educazione e la conoscenza, garantire il diritto allo studio e sostenere la ricerca e le imprese del Paese