Sociale
Ridefinire la percezione della disabilità con il progetto Poti Pictures
Sono Daniele Bonarini, regista e fondatore della casa di produzione cinematografica sociale Poti Pictures.
La missione della Poti Pictures è semplice ma ambiziosa: utilizzare il cinema per sviluppare una nuova narrazione della disabilità e ridefinirne la percezione. Da quasi vent’anni, la nostra casa di produzione cinematografica sociale, nata all’interno della cooperativa Il Cenacolo, offre a persone con disabilità intellettive e relazionali l'opportunità di formarsi e lavorare nel mondo del cinema.
Il primo polo cinematografico per persone con disabilità grazie al Fondo di Beneficenza
Grazie al Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo, abbiamo inaugurato ad Arezzo gli Studios, il primo polo cinematografico in Italia interamente dedicato alla formazione e alla sperimentazione per persone con disabilità intellettive e relazionali. Non si tratta di un set cinematografico, ma di un vero e proprio laboratorio creativo dove i partecipanti, affiancati da professionisti del settore, imparano tutte le fasi della produzione audiovisiva. Un luogo di sperimentazione che non solo forma attori con disabilità, ma li prepara a un futuro di partecipazione attiva nella società.
L'idea di Poti Pictures Studios nasce proprio con l’obiettivo di offrire uno spazio autentico e accogliente a persone che spesso non trovano opportunità adeguate. Con il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo condividevamo la stessa visione: non solo dare forma a un sogno, ma anche creare un progetto capace di generare una reale trasformazione sociale. Con un supporto concreto e un ascolto attento, ci hanno aiutato a strutturare meglio la nostra proposta, dandoci i mezzi per realizzare un progetto che, fino a poco tempo fa, sembrava un’utopia.
Oggi gli Studios aspirano a diventare un punto di riferimento non solo per la città di Arezzo ma anche per il mondo del cinema professionale che desidera abbracciare un approccio inclusivo. L'inaugurazione di questo spazio non è stata solo una celebrazione per noi, ma un momento di forte impatto per la comunità, che ha risposto con entusiasmo alla nostra visione della disabilità.
Consigliamo alle associazioni che intendono richiedere il sostegno del Fondo di Beneficenza di partire da una visione chiara e un impatto tangibile, valutando attentamente le linee guida del Fondo di Beneficenza per identificare possibili sinergie. È fondamentale mostrare come il progetto possa realmente fare la differenza, generando un impatto concreto e duraturo nel tempo.
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Data ultimo aggiornamento 13 gennaio 2025