Sociale
Risparmio e Asset Building
L’asset building propone di integrare le tradizionali politiche di sostegno al reddito con strumenti che favoriscano l’accumulazione di capitali – economici, educativi e relazionali – di individui e di famiglie, in particolare quelle a basso reddito, attraverso meccanismi incentivanti di risparmio, investimento e formazione, con l’obiettivo di rafforzarne la capacità di autonomia e la mobilità socioeconomica nel lungo periodo.
Un welfare sotto pressione
Nel policy paper “Contrastare le disuguaglianze e favorire la crescita: quando risparmio e asset building si incontrano”, Franca Maino e Giampaolo Vitali esplorano il potenziale dell’asset building come leva per rendere il welfare italiano più inclusivo e orientato alla crescita sociale.
Il sistema di welfare affronta oggi sfide profonde: invecchiamento della popolazione, povertà educativa, divari territoriali e transizioni – demografica, ambientale e digitale – che ampliano le disuguaglianze.
Nel 2024 oltre un quinto degli italiani è a rischio di povertà o esclusione sociale, e solo un bambino su quattro accede ai servizi educativi per la prima infanzia, con forti disparità tra Nord e Sud.
Il tasso di occupazione femminile si ferma al 53,7%, e i Neet tra 15 e 29 anni sono il 16,1%, contro l’11,2% della media UE.
La povertà educativa alla base delle disparità sociali: i progetti “Will” e “Percorsi”
In Italia, esperienze come “Percorsi” e “Will”, promosse dalla Fondazione Ufficio Pio, hanno mostrato la forza del risparmio incentivato nel sostenere i percorsi educativi.
- Percorsi, attivo dal 2010, ha coinvolto oltre 4.000 studenti e, rispetto al gruppo di controllo, ha incrementato del +17% le iscrizioni universitarie, riscontrando il beneficio maggiore tra gli studenti degli istituti professionali con +57% nel tasso complessivo di laurea.
- Will, avviato nel 2019, ha interessato 293 famiglie con ISEE medio di 5.800 euro, combinando risparmio incentivato (fino a quadruplicare il versato) con tutoraggio e sostegno alla genitorialità.
Entrambi i programmi dimostrano che l’integrazione tra sostegno economico e accompagnamento educativo può ridurre la povertà educativa e rafforzare la capacità di pianificazione delle famiglie.
Le scelte di risparmio degli italiani: l’indagine 2025
L’Indagine 2025 sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani (Centro Einaudi – Intesa Sanpaolo) mostra che la propensione al risparmio resta elevata, ma la capacità di accumulo stabile è limitata. Il 16% ha dovuto rinunciare alla formazione per motivi economici ma il 40% (un numero maggiore) fatica a risparmiare con regolarità.
Le famiglie privilegiano soluzioni flessibili e affidabili: il 70% chiede strumenti con rendimento garantito, il 62% versamenti non obbligatori e il 36% che il promotore sia una banca. Quasi la metà apprezza la possibilità di corsi gratuiti di pianificazione finanziaria (45%). Resta però diffusa la sfiducia verso la durata degli incentivi e la complessità burocratica.
Prospettive per un welfare generativo
L’asset building può contribuire a un welfare più proattivo e abilitante, in grado di sostenere la crescita personale e la coesione sociale. Perché ciò avvenga, è necessario un impegno congiunto di istituzioni pubbliche, settore privato e filantropico, volto a promuovere programmi di risparmio inclusivi, progressivi e stabili nel tempo.
Investire sul risparmio come strumento di emancipazione significa rafforzare la capacità delle persone di costruire il proprio futuro, a partire dai più giovani.
Data ultimo aggiornamento 20 novembre 2025