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Sociale

Osservatorio Finanza e Terzo Settore di Intesa Sanpaolo: XIV edizione

Prosegue il percorso di analisi e ascolto avviato da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con AICCON, attraverso l’Osservatorio Finanza e Terzo Settore, giunto alla sua XIV edizione.

Dall’indagine emerge un Terzo Settore  resiliente, che continua a generare valore economico e sociale anche in un contesto di transizioni profonde — digitali, ambientali e demografiche.

Cresce, la consapevolezza che per affrontare le nuove sfide serva una rinnovata alleanza tra mondo finanziario e imprenditorialità sociale, capace di sostenere percorsi di crescita più inclusivi e sostenibili.

Il rapporto tra Banche e Terzo Settore verso una nuova economia sociale: una relazione in evoluzione

Il rapporto tra Terzo Settore e sistema bancario si conferma complessivamente solido: oltre il 75% delle organizzazioni si dichiara soddisfatto della relazione con la banca, riconoscendo nella qualità e nella formazione del personale bancario un elemento determinante di fiducia.

Resta però un’area di criticità: molte imprese sociali segnalano un disallineamento tra l’offerta di strumenti finanziari e i bisogni effettivi del settore.

La ricerca evidenzia una crescente domanda di prodotti personalizzati, capaci di valutare progettualità complesse e accompagnare le organizzazioni in percorsi di crescita e innovazione.

Ne deriva un quadro dinamico, che richiede al sistema bancario un approccio più differenziato e flessibile, orientato alla conoscenza del territorio e alla specificità delle realtà non profit.

Il Terzo Settore e le Banche partner di sviluppo territoriale

Più della metà delle organizzazioni intervistate ritiene prioritario poter accedere a servizi di credito dedicati alle imprese sociali — un dato in crescita di 14 punti percentuali rispetto alla scorsa edizione.

Parallelamente, diminuisce la quota di chi considera la banca un soggetto prevalentemente consulenziale e si rafforza l’idea di una banca partner di sviluppo territoriale.
Per la prima volta dopo diversi anni, emerge una domanda più immediata di credito operativo, segnale che le esigenze di gestione e consolidamento prevalgono, almeno nel breve periodo, sull’accompagnamento strategico.

Economia sociale: le sfide sociali prioritarie per Banche e Terzo Settore

La collaborazione tra sistema bancario e Terzo Settore è considerata decisiva per affrontare le principali urgenze sociali individuate dalle organizzazioni:

  • Contrasto alle povertà in tutte le sue forme (26,8%), con attenzione crescente ai working poor e alla povertà educativa;
  • Occupazione e inclusione lavorativa (21%), priorità per le cooperative di tipo B;
  • Accesso ai servizi di cura e assistenza (22,3%), tema cruciale per le cooperative di tipo A e i consorzi.

Le priorità mettono al centro inclusione, educazione e lavoro come leve di sviluppo sostenibile e di riduzione delle disuguaglianze.

Finanza a impatto sociale: conoscenza e sensibilizzazione in crescita nel Terzo Settore

Resta ancora limitata, ma in rapido sviluppo, la conoscenza della finanza a impatto sociale: solo il 31,6% delle organizzazioni dichiara di conoscerne gli strumenti, ma cresce la quota di chi intende adottarli (39,2%) o li utilizza già (7,6%).

Si consolida anche la cultura della valutazione dell’impatto sociale: meno di quattro organizzazioni su dieci la praticano, ma la percentuale di chi la considera essenziale è quadruplicata in un anno (dal 6% al 26,4%).

La valutazione dell’impatto è sempre più vista come strumento per migliorare l’efficacia interna e rafforzare la motivazione del personale, con un aumento di quasi 20 punti percentuali rispetto al 2023.

Investimenti e fabbisogni finanziari verso una gestione solida del Terzo Settore

Il quadro finanziario mostra un rallentamento degli investimenti: poco più della metà delle organizzazioni ha investito nell’ultimo triennio, contro i due terzi della precedente edizione.
L’autofinanziamento si conferma la principale fonte di copertura (48%), mentre il credito bancario scende al 26,2%.

Guardando al futuro, due organizzazioni su cinque prevedono nuovi investimenti nei prossimi anni, con priorità su:

  • rafforzamento del capitale umano (23,5%),
  • accesso alle tecnologie digitali (13,7%),
  • rinnovamento dei modelli organizzativi (10,8%).

L’attenzione si sposta dunque dall’innovazione tecnologica alla solidità gestionale e organizzativa, segno di un settore che punta a rafforzare la propria capacità interna prima di espandersi ulteriormente.

Un’economia sociale in transizione: quando il rapporto con le Banche resta fondamentale per l’assetto strategico del Terzo Settore

L’Osservatorio 2025 delinea un ecosistema dell’economia sociale in profonda trasformazione: resiliente, radicato nei territori, ma bisognoso di strumenti nuovi e relazioni più evolute.
La relazione con le banche resta un pilastro strategico e deve ora compiere un salto di qualità, con:

  • strumenti di garanzia più accessibili,
  • integrazione sistematica della misurazione d’impatto nelle logiche di credito,
  • sostegno mirato agli investimenti nel capitale umano e nell’innovazione organizzativa.

Solo una finanza più personalizzata, collaborativa e orientata all’impatto potrà accompagnare il Terzo Settore nel suo percorso di crescita, contribuendo a costruire un’economia più inclusiva, solidale e sostenibile.

Outlook dell’Impresa Sociale: un’analisi condotta per le cooperative sociali

Come di consueto, l’Osservatorio si arricchisce con l’Outlook Intesa Sanpaolo dell’Impresa Sociale, un’analisi curata da Ipsos Italia e AICCON, in collaborazione e con il patrocinio di Confcooperative-Federsolidarietà e Legacoopsociali e CGM, che rileva il sentiment e le prospettive future di un campione di cooperative sociali. 

Dal report emergono le criticità che le imprese sociali affrontano, come i costi crescenti e carenza di personale, e spicca una particolare attenzione verso strumenti finanziari dedicati. Rimane stabile la consapevolezza dell’importanza di costruire partnership più solide con banche e Pubblica Amministrazione per sostenere lo sviluppo e l’inclusione.

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