Sostenibilità
Cani d'assistenza in ufficio: l'esempio del grattacielo Intesa Sanpaolo
Maurizia ed il cane Emma, una storia che fa da apripista
Maurizia ed Emma sono ormai inseparabili. Emma è un golden retriever, un cane d’assistenza, che accompagna Maurizia nella sede di Torino di Intesa Sanpaolo e la supporta nel lavoro quotidiano. Come è riuscita Maurizia a portare il proprio cane d'assistenza al grattacielo? Grazie al lavoro del gruppo Disability Management di Intesa Sanpaolo.
Il gruppo interfunzionale Disability Management
Dal 2019 Maurizia fa parte del gruppo interfunzionale Disability Management di Intesa Sanpaolo, coordinato dalla funzione Welfare della banca e composto da oltre 70 persone.
Il gruppo rappresenta il punto di riferimento sui temi della disabilità e delle malattie croniche nell’ambito lavorativo, risponde a singole segnalazioni e lavora in vari sottogruppi, ognuno dei quali si focalizza su specifici aspetti come l’accessibilità, la cultura, la comunicazione, la formazione e la mobilità.
Maurizia è la coordinatrice del sottogruppo che si occupa di progettualità legate ai cani da assistenza, cani addestrati per assistere le persone con disabilità nello svolgimento delle funzioni quotidiane, in modo che possano essere più indipendenti e avere una migliore qualità di vita.
L’innovazione dei cani in ufficio
Maurizia, con il suo gruppo, ha lavorato per stilare delle regole che disciplinano l’ingresso dei cani d’assistenza e la loro funzione all’interno delle sedi di Intesa Sanpaolo.
I cani, grazie a un addestramento specifico, aiutano quotidianamente nei compiti essenziali le persone con disabilità sensoriali, fisiche, motorie, intellettive e le persone con malattie croniche.
Consentire l’accesso dei cani di assistenza nei luoghi di lavoro è sicuramente una scelta innovativa, soprattutto perché in Italia, come nella maggior parte dei paesi europei, non esiste una legislazione organica.
Il contesto normativo sui cani d’assistenza e le regole di Intesa Sanpaolo
In un contesto normativo ancora poco disciplinato in Italia e non solo, non è stato semplice redigere regole per l’ingresso dei cani d’assistenza in azienda. L’intento principale è stato quello di definire con chiarezza cosa si intende per cane d’assistenza, prevedere la documentazione da presentare per individuare le persone che possono beneficiare del supporto e impostare il processo per gestire le richieste di colleghi e colleghe, pronti ad accoglierle.
L’aiuto prezioso dei cani da assistenza per le persone con disabilità
Quello messo in atto è stato un percorso impegnativo cominciato nel 2017, ma innovativo e di soddisfazione che tuttora continua. Per le persone con disabilità o malattie croniche avere sempre accanto un amico peloso è sicuramente un sostegno psicologico e pratico: Emma aiuta Maurizia a raccogliere oggetti, aprire e chiudere le porte, accendere e spegnere la luce!
L’importanza della relazione è evidente soprattutto nei confronti di persone con disabilità, sia sul piano psichico, diminuendo il senso di solitudine, facilitando le relazioni sociali e aumentando di conseguenza l’autostima e l’accettazione di sé, sia sul piano fisico in quanto le persone vengono stimolate a compiere attività motorie, attraverso l’accudimento dell’animale, le passeggiate e il gioco.
Oggi è in corso un nuovo progetto pilota in Piemonte, che prevede un percorso di approfondimenti teorici e incontri dal vivo con un educatore/addestratore cinofilo, dedicati alle colleghe e colleghi con fragilità. Il percorso è condotto da Maurizia che dal 2021 è anche addestratrice cinofila ENCI.
Questi esempi dimostrano come Intesa Sanpaolo lavori tutti i giorni perché ogni persona possa vivere serenamente la vita privata e lavorativa e si senta a proprio agio e inclusa sempre.
Data ultimo aggiornamento 4 settembre 2024