Emissioni gas a effetto serra
Le emissioni in atmosfera dei gas ad effetto serra derivanti dai residui da combustione si riducono ogni qual volta le innovazioni tecnologiche legate all’ammodernamento dell’impiantistica creano sistemi energeticamente più efficienti.
Alcuni gas, di origine naturale o prodotti dall’industria chimica, sono in grado di intrappolare nell’atmosfera una parte di energia solare provocando un riscaldamento dell’aria: sono i cosiddetti “gas a effetto serra”. Tra quelli maggiormente dannosi per l'ambiente vi sono il biossido di carbonio (CO2), il metano (CH4), il protossido di azoto (N2O), l'anidride solforosa (SO2) e gli idrofluorocarburi (HFC).
Il Gruppo Intesa Sanpaolo da tempo persegue una sistematica progressiva riduzione delle proprie emissioni e della propria impronta ecologica attraverso l’adozione di varie iniziative:
- L’acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili con l’ottimizzazione dei consumi in termini di efficienza energetica e la gestione responsabile delle risorse per ridurre l’impatto generato sull’ambiente
- Sviluppo di iniziative di mobility management per ridurre le emissioni dovute agli spostamenti
- Promozione di prodotti e servizi volti alla tutela dell’ambiente
- Valutazione dei rischi ambientali connessi ai finanziamenti alle imprese di clienti
- Partecipazione a importanti iniziative e collaborazione con diversi organismi internazionali per promuovere il dialogo fra imprese, organismi e sviluppare linee guida per la sostenibilità
- Continua formazione dei collaboratori.
Nel 2017 è stato predisposto un Piano Pluriennale di Sostenibilità Ambientale – Climate Change Action Plan – con obiettivi al 2022 e al 2037. Nel Piano il Gruppo Intesa Sanpaolo declina obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, legate alle proprie attività, prendendo come anno di riferimento il 2012. Gli obiettivi al 2022 sono supportati da azioni mirate.
In questa sezione sono riepilogate le emissioni dei principali gas serra prodotti da Intesa Sanpaolo ed i fattori di trasformazione utilizzati per il calcolo delle stesse. Sono inoltre inoltre riportati: il monitoraggio annuale delle azioni di riduzione del Piano Ambientale ed i questionari di reporting al CDP Worldwide (“CDP”), organizzazione non profit che monitora le politiche e le performance energetiche delle imprese e la loro capacità di gestire le connesse opportunità economiche ed i rischi climatici.
La Carbon Footprint, cioè l’analisi e la contabilizzazione delle emissioni di CO2 prodotte da un’organizzazione, è ormai un indicatore importante a livello mondiale. Calcolando la propria Carbon Footprint, un’organizzazione è in grado di avviare attività per la riduzione delle proprie emissioni nonché di essere trasparente con i propri stakeholder relativamente al proprio impatto ambientale.
Le emissioni di CO2 del Gruppo Intesa Sanpaolo vengono suddivise secondo la classificazione internazionale proposta dallo standard GHG Protocol, in Scope 1, Scope 2 e Scope 3. La suddivisione in scope rispecchia il grado di controllo che l’organizzazione ha sulle proprie emissioni.
In particolare, al nostro Gruppo, che già da anni rendiconta le "emissioni dirette e indirette" (Scope1, Scope2), è richiesto sempre più di rendicontare anche le "altre emissioni indirette" (Scope3), cioè le emissioni derivanti dai prodotti e servizi utilizzati dall’organizzazione.
Il 2019 conferma l’impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo alla riduzione della propria impronta ambientale che si è concretizzato non solo nell’offerta di investimenti sostenibili e nei finanziamenti a favore della Green e della Circular Economy ma anche nelle azioni di efficientamento e riduzione dell’impatto ambientale del Gruppo che, dopo un 2018 in aumento dovuto anche all’estensione del perimetro di rendicontazione, hanno portato a una diminuzione delle emissioni di CO2 di oltre il 21% per lo Scope1 + Scope2 Market-based.
Tabella riepilogativa emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra - tCO2
2019 |
2018 | 2017 | |
Gruppo | Gruppo | Gruppo | |
Scope1 | 45.398,34 | 57.165,42 | 40.749,36 |
Scope2 | 33.708,67 | 43.460,90 | 38.235,40 |
Scope3 - Upstream | |||
Carta | 4.584,03 | 5.861,26 | 5.659,21 |
Macchine ufficio | 5.801,96 | 8.748,14 | 19.331,70 |
Vettori energetici | 26.128,07 | 52.221,87 | 44.793,65 |
Trasporto valori | 10.941,57 | 11.383,15 | |
Rifiuti | 278,56 | 272,40 | 169,60 |
Business Travel | 9.528,42 | 10.871,13 | 10.234,98 |
Employee Commuting (Italia) | 49.344,88 | 49.008,63 | 45.760,36 |
Scope3 - Downstream |
|||
Internet Banking | 216,60 | 175,98 | 236,35 |
La mitigazione ed il contenimento delle emissioni di CO2 rivestono un ruolo importante nelle politiche del Gruppo che, con il Climate Change Action Plan, ha identificato nel medio periodo specifiche azioni volte alla riduzione della propria impronta ambientale e, conseguentemente, delle proprie emissioni. Questo in un’ottica di miglioramento continuo della propria performance ambientale che ha già visto importanti riduzioni dei consumi elettrici e termici, e delle conseguenti emissioni, da ormai un decennio (-53,6% le emissioni Scope1 + Scope2 Market-based rispetto al 2008).
Dal lato degli utilizzi di energia, grazie all’uso di energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile nel 2019 sono state evitate in totale oltre 175.000 t di CO2.
Gruppo Intesa Sanpaolo - Emissioni GHG
Gruppo - Emissioni in tonnellate di CO2eq di Scope 1 (Dirette) e Scope 2 (Indirette Market Based)
Risultati rispetto all'anno di riferimento 2008
Target di lungo periodo
A dimostrazione dell’impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo, qui di seguito si evidenziano i target di medio e lungo periodo che il Gruppo si è dato all'interno del Climate Change Action Plan. Dal monitoraggio si evidenzia nel 2019 un andamento in linea con le previsioni di riduzione delle emissioni di CO2.
Scope | Base year |
% delle emissioni considerate rispetto al totale dello scope |
Emissioni base year (tCO2eq) |
Target year |
Target riduzione vs base year (*) |
Risultato 2019 a fattori di emissione invariati |
Scope 1+2 (Location based)** |
2012 | 89% (Gas, Energia Elettrica) |
249.171 | 2022 | - 28% | -21% |
Scope 1+2 (Location based)** |
2012 | 89% (Gas, Energia Elettrica) |
249.171 | 2037 | - 41% | -21% |
Scope 1+2 (Market based)** |
2012 | 73% (Gas, Energia Elettrica) |
82.675 | 2022 | - 42% | -37% |
Scope 1+2 (Market based)** |
2012 | 73% (Gas, Energia Elettrica) |
82.675 | 2037 | - 50% | -37% |
Scope 1 | 2012 | 21% (Flotta) |
12.431 | 2022 | - 27% | -11% |
Scope 3 Carta |
2012 | 100% | 16.608 | 2022 | - 26% | -31% |
Scope 3 Business Travel |
2012 | 67% (Treni, Aerei) |
9.920 | 2022 | - 34% | -25% |
Scope 1+2 (Market based)** |
2012 | 100% | 113.533 | 2022 | - 37% | -33% |
Scope 1+2 (Market based)** |
2012 | 100% | 113.533 | 2037 | - 43% | -33% |
*/** Vedi la nota di dettaglio.
Climate Change Action Plan: obiettivo Scope1 + Scope2 obiettivi (Market-based)
Market-based: per l'energia elettrica acquistata il dato considera il contributo, previsto contrattualmente, dei certificati di Garanzia di Origine da fonte rinnovabile e quindi con zero emissioni.
Rendicontazione
La rendicontazione delle emissioni è fondamentale per un monitoraggio costante e la definizione di un piano di riduzione delle stesse.
Inoltre fin dal 2007 rispondiamo in maniera puntuale alle richieste del CDP Worldwide (“CDP”), organizzazione non profit indipendente che detiene e gestisce il più vasto database di informazioni sul climate change a livello mondiale. Grazie anche all'efficace approccio strategico al tema della riduzione delle emissioni, Intesa Sanpaolo è stata confermata nella Climate A List 2019.
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Data ultimo aggiornamento 11 dicembre 2020 alle ore 11:33:07