Intesa Sanpaolo riduce i finanziamenti nei settori carbone e oil&gas
Cessazione immediata di nuovi finanziamenti per l’estrazione del carbone e di risorse oil&gas non convenzionali. E’ previsto anche l’azzeramento delle esposizioni (phase out) entro il 2025 nel caso del carbone e entro il 2030 per le risorse oil&gas non convenzionali del tipo shale oil&gas e tar sands. Questi in sintesi i principali aggiornamenti nelle regole per l’operatività creditizia adottate da Intesa Sanpaolo.
Inoltre, la policy esclude anche l’esplorazione e l’estrazione in aree geografiche caratterizzate da ecosistemi fragili, come l’Artico o l’Amazon Sacred Headwaters.
Le policy si applicano a tutte le società del Gruppo Intesa Sanpaolo e in tutti i Paesi in cui operano. Le nuove misure intendono favorire il contrasto al cambiamento climatico.
Intesa Sanpaolo sosterrà le aziende nella fase di transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio mettendo a disposizione strumenti quali green loan, sustainable loan, transition loan e acquisition/project transition financing, per il finanziamento di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Intesa Sanpaolo è inserita nei più autorevoli indici di sostenibilità. E’ l’unica banca italiana inclusa nei Dow Jones Sustainability Indices e, nel 2021, nel “Global 100 Most Sustainable Corporations in the World Index” di Corporate Knights. Inoltre, si classifica prima tra le banche europee in due delle principali valutazioni internazionali ESG, MSCI e Bloomberg ESG Disclosure Score.
Clicca di seguito per consultare una sintesi delle policy e la Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria della Banca.
Data ultimo aggiornamento 27 luglio 2021 alle ore 17:57:00