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Intesa Sanpaolo per il Sociale: impegno per impatto trasformativo sulla realtà

L’immagine che accompagna la news sull’intervista di Paolo Bonassi con Avvenire, dedicata alle attività di impatto sociale di Intesa Sanpaolo, ritrae dei volontari che inseriscono cibo e bevande in alcuni scatoloni per la distribuzione a chi ne ha bisogno

Riuscire a “essere registi tra i tanti attori del sociale” e “avere un impatto strutturale e trasformativo sulla realtà, anticipando i bisogni del nostro tempo”. Questi gli obiettivi dell’impegno sociale di Intesa Sanpaolo descritti da Paolo Bonassi, Chief Social Impact Officer, in un’intervista a L’Economia civile, inserto quindicinale di Avvenire.

Il partenariato tra settore profit e no profit - tra pubblico, privato e privato sociale - è il modo con cui Intesa Sanpaolo vuole portare avanti il suo impegno nel settore: “Dobbiamo riferirci sul territorio a quegli stakeholder che possono aggregare la comunità – ha detto Bonassi -, in modo da superare la frammentazione degli interventi sul territorio”, moltiplicandone gli effetti positivi e garantendo loro una maggiore capillarità.

Robotica e intelligenza artificiale potrebbero essere strumenti utili, secondo Bonassi, per intercettare i bisogni della società prima che si presentino.

Paolo Bonassi vuole rendere “Intesa Sanpaolo per il Sociale”, l’unità organizzativa di cui è responsabile, un punto di riferimento per la comunità. “Stiamo lavorando alla strutturazione di un osservatorio che ci aiuti a raccontare i bisogni dei territori” ha detto Bonassi. Questo, collaborando con gli altri osservatori attivi, potrà orientare le attività e ottimizzare gli interventi. 

I numeri e le attività di “Intesa Sanpaolo per il Sociale”

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