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Cultura

Francesca Leone alle Gallerie di Milano

Ulteriori gradi di libertà, nella città che resiste

© Lucio Viglierchio; © Zenit  

La mostra Ulteriori gradi di libertà, nella città che resiste dell'artista romana Francesca Leone, a cura di Andrea Viliani, rappresenta un’esplorazione tra le più significative opere dell’artista in dialogo con alcune opere della collezione Intesa Sanpaolo.
Il progetto di Francesca Leone, nel suo riferimento all’abitudine quotidiana di produrre oggetti di scarto e rifiuto, prevede l’esposizione di opere realizzate con materiali poveri quali cemento, ferro e lamiera. L’artista utilizza ogni dettaglio per gettare le fondamenta di un’architettura ulteriore, che non si limita a evocare ma che costruisce “mattone su mattone” o, considerando il materiale standard dei suoi interventi, “lamiera su lamiera”, tenendo conto della realtà che abitiamo ma senza rassegnarsi a essa. 

La ricerca di Leone esplora il valore dell’architettura come esperienza plurale, negoziazione fra dinamiche e interessi opposti da cui emerge la molteplicità delle storie individuali. Alla funzione collettiva dello spazio pubblico si integra quella singolare dello spazio domestico. Sull’utopia del progetto architettonico interviene l’utilizzo quotidiano della comunità che lo interpreta. E ogni visione di progresso comporta il destino del rifiuto. Per questo, nelle opere dell’artista, alla costruzione non consegue mai la distruzione ma la resistenza con cui ogni elemento si compenetra nell’altro.

Nasce così un progetto artistico che ci parla dei nostri giorni, di una città che con i materiali di cui è composta non si ferma, in un percorso che prende la forma di resistenza rispetto alla città digitale, inquinata, pandemica, impaurita o indifferente.

Nella costruzione di queste sue architetture immaginifiche Leone ha scelto di condividere la sala con altri due artisti, Mimmo Rotella e Ugo La Pietra, le cui opere - rispettivamente Senza titolo (1948) e Dai gradi di libertà: recupero e reinvenzione (1975)  - provengono entrambe dalle collezioni di Intesa Sanpaolo. Queste opere, riconnettendo materie usurate con la loro bellezza perduta e con le funzioni che avrebbero potuto continuare ad esprimere, sembrano estratte da città ideali, che non esistono più o non esistono ancora: atti di resistenza rispetto alla città moderna industrializzata e alla contemporaneità, per recuperare e rivendicare ulteriori gradi di libertà.

In occasione dell’edizione 2021 della Milano Art Week, nei giorni 17-18-19 settembre nella fascia oraria 20-24 saranno eccezionalmente aperte gratuitamente al pubblico la mostra Painting is back. Anni Ottanta, la pittura in Italia e l’esposizione monografica di Francesca Leone Ulteriori gradi di libertà nella città che resiste; sarà inoltre visibile l’opera di Jeff Koons Gazing Ball (Centaur and Lapith Maiden).

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