L’esposizione, allestita nel chiostro ottagonale del museo, vuole raccontare alcuni momenti della carriera di Roberto Bolle, attraverso trenta scatti di un grande fotografo, Giovanni Gastel: due identità apparentemente diverse che hanno fatto dell’Arte la loro professione e la loro ragione di vita. Un ideale “passo a due” che regala una coreografia unica, una lunga amicizia, un reciproco rispetto, esaltando l’Arte in tutte le sue caleidoscopiche forme.
Da una parte la danza, dall’altro la fotografia. Due universi così vasti che bramano entrambi la perfezione estetica: fatta di forme, armonia ed estensioni al limite del possibile. La volontà di spingersi sempre oltre, al di là della tecnica, che una volta appresa, va dimenticata per lasciare spazio alla propria unicità, come ben testimoniano i due protagonisti di questa mostra. Solo così si può fare la differenza e nei propri peculiari ambiti artistici si può cambiare il mondo.
Roberto Bolle rappresenta in quest’epoca, più di qualunque altro ballerino, la danza, studiata, sudata, interpretata e proprio per questo trasmessa agli altri, soprattutto alle giovani generazioni. Le fotografie di Giovanni Gastel imprigionano attimi dell’uomo e del danzatore, rendendoli eterni nell’Arte. Due mondi che si guardano, si rispettano e si fondono, donando quell’emozione che scaturisce da un’appassionante ricerca di armonia e di perfezione. L’arte di Tersicore viene immortalata da Giovanni Gastel per aiutarci a meditare e, attraverso l’amicizia di questi due artisti, coglierne la vertigine.
Foto di GIOVANNI GASTEL