La mostra “La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia" di Paolo Pellegrin, a cura di Walter Guadagnini con il contributo di Mario Calabresi, è il frutto della prima committenza di Gallerie d’Italia e ha impegnato l’autore nella realizzazione di una collezione di immagini dedicate a uno dei temi centrali del nostro tempo: il rapporto tra l’uomo e la natura.
Paolo Pellegrin, uno dei maestri della fotografia contemporanea internazionale, ha viaggiato per oltre un anno alla ricerca di immagini che immortalassero la grandiosità della natura: dall’Islanda alla Groenlandia, dalla Sicilia al Trentino Alto-Adige, dalla Namibia al Costarica. I suoi scatti si raccolgono attorno alla presenza dei quattro elementi naturali: terra, acqua, aria e fuoco. Fotografare un iceberg, un ghiacciaio o gli alberi bruciati negli incendi in Australia (unica serie nata prima della committenza) significa parlare dell’uomo e della sua azione, ponendo l’accento su quello che è il suo rapporto con lo spazio in cui abita e, allo stesso tempo, con il grado più primitivo di se stesso.