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Cultura

Canova e la scultura contemporanea: la mostra

Nel duecentesimo anniversario dalla morte di Antonio Canova (Possagno 1757 - Venezia 1822), il più alto esponente dell’arte scultorea neoclassica, il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno ha ideato e affidato alla curatela di Vittorio Sgarbi una raffinatissima Mostra celebrativa dal titolo “Canova e la scultura contemporanea”.

Inaugurata venerdì 11 marzo, la mostra è aperta al pubblico dal 12 marzo fino al 12 giugno.
In un dialogo serrato e dalle sorprendenti implicazioni evocative, il progetto artistico-espositivo mette a confronto diciannove opere scultoree dei più grandi artisti contemporanei con intensi rimandi alla purezza stilistica e ai dettami neoclassici del Canova, divenuti imprescindibili fonti iconiche d’ispirazione universale verso una ricerca figurativa d’ineguagliata perfezione simmetrica, morbidezza lineare e autorevolezza formale.

Ciò che emerge da questo inedito raffronto di personalissime cifre creative è una multiforme, vivida rappresentazione di una ininterrotta trasmissione di linfa vitale fra la scultura neoclassica del Canova e quella contemporanea, cui va ascritto il merito, così come proprio Antonio Canova fece con il suo grande maestro ispiratore classico Fidia, di rifuggire da ogni tentazione manieristica e imitativa, ricercando la “carne viva”, impronunciabile e irriproducibile che anima, ieri come oggi, l’arte scultorea.  

Sono felice degli straordinari esiti di questi artisti, spero che non mancheranno di stupirvi e penso che Canova potrebbe essere orgoglioso di loro.

Vittorio Sgarbi

Gli artisti

Marcello Tommasi

Considerato uno dei più significativi interpreti moderni e rinnovatori delle magnificenze scultoree del Neoplatonismo quattrocentesco, Tommasi è profondamente impegnato nell’arte sacra e in quella secolare, con particolare riferimento ai miti greci, anche con un sotteso richiamo al decadimento culturale ed estetico contemporaneo, in contrapposizione al quale egli offre il proprio incorruttibile innatismo artistico.

Wolfgang Alexander Kossuth

Artista e musicista poliedrico, le cui opere bronzee e in resina offrono contrasti visivi dalle molteplici suggestioni, in un perenne equilibrio instabile fra le estremità dell’esistenza. Forme perfettamente naturalistiche si alternano ad altre maggiormente idealizzate e altre ancora ornate di plateale teatralità, sempre ricche di pathos.

Girolamo Ciulla

Artista siciliano in cui alberga, costante, il dialogo ancestrale con le proprie origini, da lui rappresentate in un’autentica scultura moderna di ri-creazione onirica dei miti e degli archetipi italici, greci e orientali.

Giuseppe Bergomi

La ricerca artistica, attraverso un sapiente uso figurativo della ceramica e del mosaico, si espande nell’ideale, armonico incontro corporeo fra le ragioni plastiche della tecnica scultorea e le sublimazioni trascendenti della rappresentazione poetica.

Giuseppe Ducrot

Erede eclettico e imprevedibile di Gian Lorenzo Bernini, la cui matrice barocca viene da Ducrot riproposta con autonoma e originalissima maestria e con uno spiccato gusto per il dettaglio, capace ogni volta di sorprendere e assurgere a valore centrico.

Filippo Dobrilla

Autore unico, che spesso opera sommerso nel vero senso della parola nelle profondità viscerali più misteriose della madre terra. Fra le sue opere più note un Gigante, simbolo dell’amore di un uomo per il mondo intero in tutta la sua infinita grandiosità, scolpito battendo colpi di scalpello per settimane sotto la roccia monolitica e viva, dove tutto ha origine.

Livio Scarpella

La vitalità espressiva, con un costante riferimento all’immaginario omosessuale, si tinge di una crudeltà ironica, sempre sagace, capace di fare risaltare i contrasti inscindibili e ingiudicabili dell’esistenza, dionisiaci e insieme apollinei, dove virtù, “cattivi ragazzi” e deliziose trasgressioni assumono una rinnovata, inevitabile purezza al cospetto della vita e della Storia.

Ettore Greco

Creatore di coinvolgenti esecuzioni materiche ricche d’improvvisazioni e di spontaneità mai trattenuta e mai prevaricata da speculazioni razionali, quasi ci si trovasse davanti a un buon jazzista. L’uomo raffigurato emerge in ogni opera così com’è, ricco di bellezza e misere debolezze, in tutta la sua irresistibile umanità.

Aron Demetz

Fedele artisticamente e umanamente alla sua terra, la Val Gardena, il talento di Demetz concentra la propria forza nella capacità di dialogo che le sue figure umane lignee, bronzee o di gesso, a grandezza naturale, riescono a instaurare con l’osservatore. Un duello di sguardi al tempo stesso magico e complice, come uno specchio che incanta e spaventa, per le tante, troppe verità che richiama nell’eco dell’animo umano.

Fabio Viale

Le sue opere marmoree hanno la rara capacità di replicare capolavori dell’arte occidentale, adeguandone la forza espressiva ai dettami e all’eterogeneità estetica, culturale ed emotiva del presente. Ogni copia di Viale raggiunge una propria insopprimibile autenticità estatica, inducendo l’osservatore a voler toccare per verificare la sua reale natura, in un felice intreccio di rimandi fra l’eternità dell’arte e l’ordinarietà della materia quotidiana.

Jago

Partito dal web - grafica e video - è un artista dalla stupefacente abilità nella lavorazione del marmo, quasi fosse plastilina o gesso, in particolare, nella capacità di scolpire pieghe della pelle, rughe e attitudini facciali di assoluto realismo. Il Vaticano gli ha commissionato un busto per Sua Santità Benedetto XVI che gli è valso il riconoscimento della Medaglia Pontificia.

Gli orari della mostra presso la Giypsotheca canoviana

MUSEO GYPSOTHECA ANTONIO CANOVA DI POSSAGNO (TV)
12 MARZO-12 GIUGNO 2022
Dal martedì al venerdì, dalle 9:30 alle 18:00.
Sabato, domenica e festivi dalle 09:30 alle 19:00.
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
 

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