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Cultura

Palazzo Beltrami in mostra: da banca a museo

"Quando lo spazio è arte. Una storia da riscoprire, fra economia e cultura"

Quest’anno le Gallerie d'Italia di Piazza Scala partecipano all’iniziativa Museo Segreto, promossa nell’ambito di MUSEOCITY 2022 e dedicata al tema “Le Stanze dell'Arte”, proponendo il racconto, attraverso fotografie e disegni conservati nell'Archivio storico di Intesa Sanpaolo, delle fasi costruttive del palazzo progettato da Luca Beltrami (1854-1933) e costruito tra il 1906 e il 1911 come sede della Banca Commerciale Italiana, fino a testimoniare i recenti cambiamenti che l’hanno portato ad essere prestigiosa sede del museo milanese di Intesa Sanpaolo.

La storia della sede di Banca Commerciale Italiana

Alla sua fondazione, avvenuta nel 1894, la Banca Commerciale Italiana volle insediarsi nel cuore della vita commerciale, amministrativa e intellettuale della città, inizialmente sul lato sud della piazza, nel cosiddetto “Palazzo Rosso”, una costruzione in mattoni a vista appartenuta al senatore Pietro Brambilla, oggi sostituito dalla sede della Ragioneria municipale. In breve, però, fu necessario trovare una sede più adeguata al suo ruolo di protagonista dell’economia cittadina e nazionale. Venne così scelto il versante nord della piazza, a quel tempo occupato da casupole irregolari, per costruire il nuovo palazzo.

Lo stile architettonico e decorativo

Il carattere solenne dell’esterno era presente anche all’interno: semplice nella struttura, con richiami allo stile rinascimentale – nel disegno delle bifore che sovrastano gli archi nel Salone centrale ritroviamo il riferimento al Bramante della sagrestia di Santa Maria presso San Satiro – ma con una grande ricchezza decorativa, affidata alla varietà dei motivi ornamentali, ma soprattutto all’orchestrazione coloristica dei materiali pregiati, che Beltrami dispone quasi come i fili colorati di un arazzo: le colonne di Macchia vecchia, il beige del Botticino lucido delle pareti, gli inserti colorati di giallo di Siena, di rosso Levanto e di marmo Aurora.
Nel salone principale, il grande velario fa da specchio luminescente al tappeto marmoreo del pavimento, ad intarsi di rosso, beige e grigio. Negli ambienti sotterranei destinati al pubblico, l’ampio spazio del caveau è retto da imponenti colonne di ordine dorico che con l’ordine ionico delle colonne giganti sulla facciata riprendono la canonica sequenza di sovrapposizione degli ordini classici, cosa che non deve essere sfuggita ai più colti osservatori dell’epoca.

L’iniziativa, in collaborazione con l’Archivio Storico Intesa Sanpaolo, prevede anche, grazie a un contributo video, un affondo su altri Palazzi storici del quadrilatero, quali gli edifici progettati dagli architetti Soave, Canonica e Portaluppi.

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