Cultura
Il Mito di Narciso in mostra a Forlì
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Museo Civico San Domenico - Forlì
Fino al 29 giugno 2025 la città di Forlì ospita nelle grandi sale del Museo Civico San Domenico la mostra dal titolo “Il Ritratto dell’Artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie”. L’evento, di cui Intesa Sanpaolo è Main Partner, è organizzato dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì insieme al Comune di Forlì e al Museo Civico San Domenico. Direttore del progetto espositivo è Gianfranco Brunelli, i curatori sono Cristina Acidini, Fernando Mazzocca, Francesco Parisi e Paola Refice.
Dal mito greco di Narciso agli autoritratti di grandi artisti
Quello proposto è un esaustivo viaggio storico che parte proprio dalle infinite suggestioni del Mito greco di Narciso, narrato da Ovidio nelle Metamorfosi, il quale specchiandosi nell’acqua s’innamora del proprio riflesso sino a perdere lentamente contatto con la realtà e a morire. Nei secoli questo Mito ha continuato a offrire molteplici fascinazioni per tutte le forme di rappresentazione artistica, fino a giungere con immutata forza attrattiva ai nostri giorni.
Partendo da questo affascinante mito, affidato definitivamente alla modernità dal Narciso di Leon Battista Alberti nella sua opera De pictura del 1435, la mostra si pone l’ambiziosa sfida di ripercorrere le diverse forme espressive attraverso le quali gli artisti di ogni epoca hanno immortalato il proprio volto quale "specchio dell’anima". Attraverso la rappresentazione si sé gli autori si autodefiscono e offrono spunti di analisi sul contesto storico e sui ruoli sociali ricoperti nel tempo in cui sono vissuti.
Un desiderio insopprimibile di autoritrarsi così come si vorrebbe che si fosse visti e ricordati dagli altri, quasi ancestrale nel voler affidare all’eternità il proprio “Io” più profondo e credibile. Dalle maschere antiche del teatro antico e della commedia dell’arte, ai mosaici a pavimento, alle simbologie allegoriche sopraggiunte con l’avvento nel Medioevo degli specchi (il vetro riflettente), alle varie arti figurative, sino alle videoinstallazioni multimediali dei nostri giorni e all’ormai dilagante e irrefrenabile selfie, trasversale a ogni ambito socioculturale e fascia di età.
GIACOMO BALLA , (Torino 1871 - Roma 1958), Autosmorfia, 1900, olio su tavola, 42,2 x 32 cm, Collezione privata
Un percorso espositivo che include autoritratti di volti femminili
Oltre 200 le opere esposte in questa mostra - suddivisa per sezioni tematiche - tra le quali trovano spazio i ritratti di grandi artisti quali Caravaggio, Tintoretto, Tiziano, Pontormo, Rubens, Balla, Guttuso, De Chirico, Bill Viola. Particolare attenzione è stata riservata agli autoritratti di autrici ancora non pienamente valorizzate fino ad oggi, come Sofonisba Anguissola, Artemisia Gentileschi, Juana Romani, Antonietta Raphael Mafai, Idi Teichmann e Marina Abramović.
Foto di ©Emanuele Rambaldi
Data ultimo aggiornamento 17 marzo 2025
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