{"clientID":"8f0f2457-784e-48e4-98d6-0415047ebc97","signature":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryption":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyID":"494d1aae-e754-42bc-1137-9a9628244ec6","user":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD","clientIDSh":"9e04155b-dc20-4ad8-b40b-5d4c665631f2","signatureSh":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryptionSh":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyIDSh":"72a8b4f5-7fbb-427b-9006-4baf6afba018","userSh":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD"}
Cultura

Le Gallerie d’Italia raccontano la vocazione di Milano per arte e inclusione

Immgine dell'opera " Giuseppe Diotti La corte di Ludovico il Moro 1823 Olio su tela, 272 x 392 cm Lodi, Museo Civico © Mauro Ranzani"
Immgine dell'opera " Giuseppe Diotti La corte di Ludovico il Moro 1823 Olio su tela, 272 x 392 cm Lodi, Museo Civico © Mauro Ranzani"

La Milano cosmopolita, inclusiva e colta, torna protagonista della scena artistica nazionale con la mostra dal titolo “Il genio di Milano. Crocevia delle arti dalla Fabbrica dal Duomo al Novecento” ospitata dal 23 novembre 2024 fino al 16 marzo 2025 alle Gallerie d'Italia di Milano di Intesa Sanpaolo. Un imponente retrospettiva che celebra il ruolo della città come polo culturale e artistico ripercorrendo dieci secoli di storia, di arte e di innovazione. Un periodo fervido in cui Milano ha accolto artisti provenienti da tutta Italia e dall’Europa, ospitandoli e integrandoli in un contesto aperto e fertile. La mostra è organizzata da Intesa Sanpaolo e ospitata nella sede milanese delle Gallerie d'Italia, in partnership con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana. La curatela è affidata a Marco Carminati, Fernando Mazzocca, Alessandro Morandotti, Paola Zatti.

La grande retrospettiva racconta il lungo fermento creativo di una città sempre aperta alle innovazioni portate da artisti stranieri, che in essa hanno trovato grandi opportunità per realizzare le loro aspirazioni anche grazie a un mecenatismo e a un collezionismo lungimiranti. 

1. Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Pinacoteca ©Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Mondadori Portfolio
2. Roma, Fondazione Palazzo Colonna ©Fondazione Palazzo Colonna
3. Collezione Ugo e Chiara Pierucci 

Un racconto in opere che parte dalla Fabbrica del Duomo fino al Novecento

Il percorso espositivo si apre con la grandiosa Fabbrica del Duomo, illustrando le prime fasi di un cantiere dominato da maestranze tedesche e francesi, e prosegue rievocando la crescente importanza di artisti locali che hanno dato forma alla cattedrale gotica e alle sue vetrate dipinte. Il viaggio prosegue con la seconda sezione, incentrata sulla figura di Leonardo da Vinci: giunto a Milano su invito degli Sforza, Leonardo ha lasciato un’impronta indelebile, rinnovando la città con invenzioni ingegneristiche e visioni urbanistiche, oltre a fondare una scuola pittorica di grande prestigio.

La terza sezione della mostra testimonia il mecenatismo di Federico Borromeo, che nel Seicento arricchì la città con una vasta collezione di opere fiamminghe e paesaggi naturalistici. Successivamente, la mostra evidenzia l’influenza di Venezia su Milano attraverso maestri come Giambattista Tiepolo e Sebastiano Ricci, che giunsero in città portando nuove tendenze artistiche. Il focus si sposta poi sul periodo neoclassico, quando Milano divenne un centro dell’Illuminismo sotto il governo austriaco, grazie a figure come Giuseppe Piermarini, che rivoluzionò il volto della città con monumenti iconici come il Teatro alla Scala e i Giardini Pubblici.

La mostra racconta anche l’ascesa del Romanticismo, con figure di spicco come Francesco Hayez e Giuseppe Molteni, seguita dallo sviluppo del Divisionismo alla fine dell’Ottocento, movimento che avrebbe poi aperto la strada al Futurismo. Tra i capolavori esposti, opere di Giovanni Segantini e Giuseppe Pellizza da Volpedo riflettono gli ideali e le speranze di una città in pieno fermento. L’ottava sezione è dedicata al movimento del Novecento, promossa dalla celebre Margherita Sarfatti, mentre l’esposizione culmina con la figura di Lucio Fontana, allievo di Adolfo Wildt all’Accademia di Brera. Fontana, insieme a Fausto Melotti, rivoluzionò il linguaggio dell’arte con opere iconiche come l’installazione “Ambiente spaziale a luce nera”, che chiude la mostra con un potente richiamo all’astrazione.

“Il genio di Milano. Crocevia delle arti dalla Fabbrica del Duomo al Novecento" è dunque molto più di una mostra: è un percorso che celebra l’identità artistica della città attraverso secoli di fermento culturale, testimoniando come Milano, attraverso l’incontro tra culture e talenti, abbia saputo rinnovare costantemente il proprio patrimonio, facendosi culla di tendenze artistiche internazionali che continuano a influenzare il presente.

La mostra è realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

 

{"toolbar":[]}