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Cultura

Mitch Epstein: uno sguardo fotografico su natura e società americana

Sitka Spruce, Hoh Rain Forest, Olympic National Park, Washington 2017  © Mitch Epstein
Sitka Spruce, Hoh Rain Forest, Olympic National Park, Washington 2017  © Mitch Epstein

Le Gallerie d'Italia di Torino ospitano dal 17 ottobre al 2 marzo 2025 una nuova imperdibile mostra dal titolo "Mitch Epstein. American Nature" che offre un approccio introspettivo ad alcune questioni sociali cruciali negli Stati Uniti.

Mitch Epstein, uno dei più ammirati fotografi contemporanei, ha trascorso quasi cinquant’anni a documentare le sfaccettature della vita americana, catturando speranze e paure in immagini potenti e ricche di dettagli. La mostra offre una retrospettiva che raccoglie i tre progetti più significativi del fotografo realizzati negli ultimi vent’anni: American Power (2003-2009), Property Rights (2017-2020) e Old Growth (2020-2024).

Accanto ai suoi lavori più celebri, il progetto espositivo presenterà una nuova serie dedicata alle piante secolari e alle zone incontaminate dell’America settentrionale, realizzata nell’ambito del programma di committenze di Gallerie d’Italia – Torino.

Una mostra antologica molto articolata, che gli amanti della buona fotografia potranno ammirare, a partire dal prossimo 17 ottobre, presso le Gallerie d’Italia di Torino, una delle quattro sedi espositive del polo museale di Intesa Sanpaolo. 

Il conflitto fra l’uomo e la natura

Ognuna di questa serie realizzate dal grande fotografo americano esplora il conflitto tra l'uomo e la natura in un contesto segnato dal cambiamento climatico. In American Power, Epstein ritrae l'impatto devastante dell'estrazione e del consumo di risorse naturali da parte delle multinazionali, mentre in Property Rights documenta le lotte di chi si oppone a questo processo, come le proteste dei nativi americani contro il Dakota Access Pipeline. Old Growth si concentra invece sulle foreste antiche, celebrando la bellezza e la resilienza di una natura ancora incontaminata, minacciata dall’industrializzazione. 

Nei lavori di Epstein emergono temi a volte contrastanti: a partire dalla resilienza e fragilità del mondo naturale, fino alla vorace devastazione delle risorse per mano dell’industria americana. La speranza trova il suo posto, laddove il racconto include le esperienze di alcuni individui temerari, appartenenti a comunità indigene americane, e i rischi che essi si assumono attraverso azioni di protesta, per preservare quel poco che resta delle terre precoloniali, affinché sia una risorsa di cui possano godere e a loro volta tutelare anche le generazioni future.

Il cortometraggio sulla fotografia di Darius Kinsey

Al percorso espositivo che raccoglie le straordinarie opere di Epstein si aggiungono due installazioni multimediali originali: un cortometraggio sulla fotografia di Darius Kinsey, che immortala i giganteschi alberi abbattuti nel Nord-Ovest americano, e una videoinstallazione sulle stagioni delle foreste del Berkshire, arricchita da una colonna sonora ipnotica. Entrambe contribuiscono a tratteggiare un ritratto politico ed esistenziale dell’America di oggi, che è anche un avvertimento sulle conseguenze del cambiamento climatico e un omaggio alla natura selvaggia che ancora resiste.

Questa mostra è il culmine dell’odissea ventennale di uno dei più importanti fotografi americani. È sia un ritratto politico della nazione in questo periodo cruciale sia un monito esistenziale di un futuro potenzialmente catastrofico. Anche se la minaccia del cambiamento climatico è molto reale e ci tocca quotidianamente, le cause e le conseguenze sono spesso difficili da articolare e da rappresentare. Il monumentale risultato di Mitch Epstein, nel suo lavoro globale degli ultimi due decenni, è stato quello di rappresentare le dinamiche intangibili della produzione di energia e del potere che minacciano il nostro ambiente e di registrare sia le visioni di tutti coloro che cercano di opporsi a questa minaccia, sia il lieve mormorio della foresta che sopravvive nel tempo.

Brian Wallis - curatore della mostra

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