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Sport

Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals, classifica Race aggiornata

Contenuto realizzato in collaborazione con la redazione di Ubitennis diretta da Ubaldo Scanagatta

Mutatis mutandis, l’estate 2021 ha segnato una grande accelerazione per le carriere di molti dei protagonisti della Race to Milano, la graduatoria riservata ai tennisti nati dopo il 1° gennaio del 2000 che seleziona gli otto partecipanti alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals. Alcuni dei nomi più altisonanti hanno infatti tagliato traguardi importanti nei tornei dello swing nord-americano, mentre altri si sono fatti notare per le loro performance sulla terra europea dei Challenger. Tra le principali modifiche c’è un cambio al vertice, ora occupato da Felix Auger-Aliassime.

Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals 2021: la classifica aggiornata delle qualificazioni

 

Posizione

 

Giocatore

Nazione

Punti

Posizione ATP

Classe

 

1

 

Auger-Aliassime

Canada

2320

11

2000

 

2

 

Sinner

Italia

2255

14

2001

 

3

 

Alcaraz

Spagna

1264

38

2003

 

4

 

Korda

USA

1145

42

2000

 

5

 

Brooksby

USA

877

81

2000

 

6

 

Musetti

Italia

856

57

2002

 

7

 

J.M. Cerundolo

Argentina

658

108

2001

 

8

 

Nakashima

USA

641

86

2001

 

9

 

Rune

Danimarca

526

136

2003

 

10

 

Gaston

Francia

478

118

2000

I pretendenti al titolo

Félix Auger-Aliassime

Come anticipato, il nuovo leader della graduatoria è Félix Auger-Aliassime, che dopo aver raggiunto i primi quarti di finale Slam a Wimbledon è riuscito a fare persino meglio allo US Open, qualificandosi per le semifinali. Dopo un periodo un po’ complicato che l’ha visto uscire subito sia alle Olimpiadi che al torneo casalingo di Toronto, FAA ha disputato un ottimo torneo a Cincinnati, dove tra gli altri ha battuto Matteo Berrettini, prodromo di ciò che sarebbe successo di lì a poco. A Flushing Meadows è salito ulteriormente di colpi, battendo anche un avversario arcigno come Roberto Bautista Agut in cinque set prima di arrendersi al futuro campione del torneo Daniil Medvedev in un incontro che avrebbe potuto prendere una piega diversa se Aliassime fosse riuscito a sfruttare uno dei set point avuti nel secondo set. Il canadese ha così raggiunto il suo best ranking di N.11 ATP, e ha rilanciato la propria candidatura per le Nitto ATP Finals – è infatti decimo nella Race to Torino.

Carlos Alcaraz

E prima di scontrarsi con il numero due al mondo, FAA aveva approfittato del ritiro di uno dei talenti più fulgidi e precoci degli ultimi anni, vale a dire Carlos Alcaraz. Prima di soccombere alla fatica dei tanti match giocati al meglio dei cinque set (surmenage a cui non è ancora uso), il classe 2003 spagnolo si è preso la scena ed il cuore del pubblico a New York, arrivando persino a eliminare il numero tre del mondo Stefanos Tsitsipas in una delle partite più belle del torneo – Alcaraz ha infatti recuperato uno svantaggio di 2-5 nel terzo set, e nel parziale decisivo ha piazzato l’allungo con grande personalità. In precedenza, l’allievo di Juan Carlos Ferrero (vincitore del Roland Garros 2003) aveva vinto il primo titolo ATP in carriera sulla terra di Umago, scalando le classifiche in poche settimane e raggiungendo la Top 40 mondiale.

Gli italiani

La Race to Milano di Jannik Sinner

Per quanto riguarda i colori italiani, anche Jannik Sinner si è tolto grandi soddisfazioni negli Stati Uniti, riprendendosi da quattro sconfitte di fila. Il campione uscente delle Next Gen ATP Finals ha conquistato il suo primo titolo ATP 500 in carriera (e terzo complessivo) a Washington, e per la prima volta ha vinto degli incontri allo US Open, dove ha raggiunto gli ottavi di finale che l’hanno visto battuto dal numero quattro del mondo Alexander Zverev.

Sinner è stato superato da Auger-Aliassime nella Race to Milano ma è ancora in piena corsa per le ATP Finals, visto che tallona il rivale all’undicesimo posto della Race to Torino.

 

L’estate particolare di Lorenzo Musetti

Lorenzo Musetti, invece, ha attraversato un periodo complicato dopo il Roland Garros, ma a New York è riuscito a spezzare la striscia di sei sconfitte consecutive; il tennista toscano è al momento fuori dai primi cinque nella Race to Milano, ma dovrebbe comunque qualificarsi tranquillamente per il torneo in programma all'Allianz Cloud fra il 9 e il 13 novembre.

Per Brooksby un super 2021

L’ultimo grande exploit della parte alta della classifica è stato quello di Jenson Brooksby, classe 2000 statunitense. Dopo mesi passati a dominare il circuito Challenger, il nativo di Sacramento ha iniziato a farsi notare anche al piano di sopra, raggiungendo la finale sull’erba di Newport, la semifinale a Washington contro Sinner dopo aver battuto Auger-Aliassime (risultato che gli ha permesso di entrare in Top 100) e soprattutto gli ottavi allo US Open, dove, beneficiario di una wildcard, si è tolto lo sfizio di rifilare un 6-1 in apertura a Novak Djokovic. Nel suo caso la classifica è davvero poco rappresentativa del reale valore che è capace di esprimere: è ottantunesimo nel ranking, ma considerando solo i risultati del 2021 questo numero si dimezza, visto che Brooksby è quarantunesimo nella Race to Torino.

Gli inseguitori

Nel recap post-Wimbledon, avevamo scritto che sarebbe bastato qualche buon risultato ai giocatori delle retrovie per giocarsi la presenza a Milano, palcoscenico che garantisce grandi visibilità e guadagni, e non c’è che dire, siamo stati presi in parola: tutti i giocatori nella parte bassa della Top 10 hanno fatto significativi passi avanti.
In primis, l’argentino Juan Manuel Cerundolo (settimo nella Race) ha deciso di passare l’estate in Europa giocando sull’amata terra, e la scelta ha pagato: il mancino albiceleste ha dapprima raggiunto la finale a Meerbusch e la semifinale a Luedenscheid, per poi infilare il back-to-back a Como e Banja Luka (in Bosnia), racimolando 237 punti che potrebbero rivelarsi decisivi.
Una scelta simile ha fatto il nono classificato Holger Rune, campione delle Red Bull Next Gen Open Finals del 2019 a soli 16 anni. Nato nel 2003, il talentino danese ha approfittato di diverse wildcard per tornei di primo piano nella parte iniziale della stagione, ma nella seconda ha deciso di cambiare strategia, ripartendo dai Challenger della nostra penisola. Le vittorie riportate a San Marino e Verona gli hanno infatti permesso di sfondare il muro dei primi 150 giocatori al mondo e sono state suggellate da un’ottima performance nella Grande Mela, dove è riuscito a qualificarsi e addirittura a strappare un set a Djokovic prima di soccombere ai crampi e al superiore magistero del miglior giocatore del mondo.
Brandon Nakashima (al momento ottavo) si è invece reso protagonista di due grandi settimane nel circuito maggiore, raggiungendo due finali ATP 250 di fila a Los Cabos (sconfitto da Cameron Norrie) e Atlanta (battuto in un derby dal sei volte campione del torneo John Isner). Questi risultati gli hanno permesso di entrare in Top 100 per la prima volta in carriera, e vista la solidità del suo rovescio c’è da aspettarsi che il primo titolo non tarderà ad arrivare. Buoni risultati recenti, infine, anche per Hugo Gaston (finali all’ATP 250 di Gstaad e al Challenger di Tulln) e Sebastian Baez (finale al Challenger di Kiev).
 

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