Cultura
Con il FAI per "I Luoghi del Cuore" 2020
“La bellezza salverà il mondo”, dice Dostoevskij; ma ai tempi nostri lo storico dell’arte Salvatore Settis ammonisce: “La bellezza non salverà nulla se noi non salviamo la bellezza”.
Si direbbe che queste affermazioni siano state tenute ben presenti dal FAI - Fondo Ambiente Italiano, che anche quest’anno, in un momento particolarmente difficile della storia del Paese per la pandemia Covid-19, invita tutti i cittadini a votare e far votare i luoghi che amano di più e che vorrebbero vedere tutelati e valorizzati tramite l’iniziativa “I Luoghi del Cuore”, della quale siamo ormai partner storico.
Il censimento, giunto ormai alla decima edizione, quest’anno si svolge dal 6 maggio al 15 dicembre, proprio nel momento in cui l’Italia prova a ripartire, offrendo alle persone l’opportunità di unirsi e di esprimere con la loro partecipazione un gesto di amore per lo straordinario patrimonio d’arte e natura che ci circonda. Un’iniezione di fiducia, per contribuire a creare e rinsaldare sentimenti di coesione civile e risvegliare un orgoglio identitario.
Mai come oggi l’appuntamento con I Luoghi del Cuore ci riconduce a un po’ di ottimismo e all’auspicio di tornare presto ad apprezzare in ogni angolo dell’Italia il patrimonio artistico del Paese.
Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo

Strada del Vallone di Elva
L’iniziativa dà vita, infatti, a storie di impegno civile di tante comunità di cittadini che grazie ad essa si avvicinano o si ritrovano con rinnovato entusiasmo, organizzandosi per l’obiettivo comune di recuperare e salvaguardare un luogo caro, condividendo speranze ed emozioni. In questi anni, a seguito delle azioni intraprese dopo i censimenti, sono stati realizzati 119 interventi di recupero e valorizzazione in 19 regioni, si sono raccolti ben 7 milioni di voti per 37.000 luoghi.
Intesa Sanpaolo collabora col FAI a questo progetto come partner unico fin dall’inizio. La tutela e la valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese rappresentano un’area di forte impegno strategico per il nostro Gruppo, che vede la promozione dell’arte e della cultura come parte integrante del Piano d’Impresa.
“I Luoghi del Cuore” 2020 come segno di riscossa per il Paese, dunque; ma la pandemia si porta dietro delle rigorose norme sanitarie. Così le votazioni si svolgeranno secondo le modalità indicate sul sito dedicato.
Il FAI chiama a raccolta gli italiani intorno al patrimonio della nazione. Così lasciamo per un momento l’io e la sua casa per dedicarci agli altri e ai luoghi che ciascuno predilige. Siamo individui ma anche nodi di un tessuto nazionale di cui siamo parte e che ci protegge (come si è visto con il nuovo temibile virus).
Andrea Carandini, Presidente del FAI

Ospedale Civile Ss. Giovanni e Paolo di Venezia
Come in ogni edizione del censimento FAI, anche quest’anno ci saranno, a fianco della classifica generale dei luoghi più votati, delle classifiche speciali riguardanti un particolare tipo di luoghi. Quest’anno saranno due: “L’Italia sopra i 600 metri”, ossia le aree interne montane del Paese; e, in particolare sintonia col momento che stiamo attraversando, i “Luoghi storici della salute”.
L'Italia sopra i 600 metri
Sono i luoghi che appartengono alle aree interne montane del Paese, zone che rappresentano l’ossatura dell’Italia e nelle quali è molto forte il legame identitario con il proprio territorio e le sue tradizioni. Aree che sono diventate la periferia dell’Italia, a causa della carenza di servizi, dello spopolamento e del conseguente invecchiamento della popolazione: luoghi molto diversi fra loro come borghi, aree naturali, castelli e rocche, abbazie, conventi, monasteri, eremi e sentieri.
Proprio con il Mulino di Baresi, luogo del cuore in altitudine a Roncobello nell’Alta Valle Brembana, cominciò la nostra partnership con il FAI: secondo bene più votato nel censimento del 2003, questo fabbricato rurale del Seicento è stato acquistato nel 2005 dalla Fondazione grazie a una nostra donazione, e successivamente recuperato e restaurato per affidarlo alla comunità locale.
I luoghi storici della salute
Sono beni architettonici, come ad esempio terme romane, antichi ospedali di fondazione medievale o del Rinascimento, case di cura, farmacie storiche del Settecento, ex-ospedali psichiatrici, luoghi con profonde radici nel nostro passato e che oggi, a fronte dell’emergenza sanitaria, sono talvolta divenuti presìdi a tutela di tutti noi.
Inserire i luoghi della sanità, alcuni veri e propri gioielli architettonici spesso trascurati e degradati, suggella il grande impegno di Intesa Sanpaolo per sostenere il servizio sanitario e la ricerca in questo difficile momento del nostro Paese.
Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo per la cultura
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