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Cultura

Teatro alla Scala: una storia che continuiamo a scrivere insieme

Sosteniamo e diffondiamo la cultura perché crediamo nel valore dell’arte per la crescita del Paese, non solo economica ma anche culturale e civile.

Ancora una volta siamo Sponsor Principale della Stagione del Teatro alla Scala per valorizzare le eccellenze e la grande storia del nostro Paese e continuare il nostro impegno verso una cultura ancora più inclusiva e attenta al futuro.

Affianchiamo il Teatro come Sponsor Principale anche nel nuovo progetto LaScala.tv. Grazie a questa rinnovata collaborazione, gli iscritti alla newsletter Intesa Sanpaolo hanno l’opportunità di accedere gratuitamente in anteprima spettacoli delle Stagioni scaligere: opere, balletti, concerti e spettacoli per i bambini, approfondimenti e contenuti speciali disponibili on demand in esclusiva. Scopri di più

Don Carlo di Giuseppe Verdi è protagonista della nuova Stagione

Ph Brescia e Amisano © Teatro alla Scala

L'inaugurazione della stagione d’opera del Teatro alla Scala sarà giovedì 7 dicembre alle ore 18.00 con la messinscena del Don Carlo di Giuseppe Verdi, in una nuova produzione dallo spettacolare allestimento scenografico, in cui ogni dettaglio della rappresentazione è curato grazie agli artisti e agli artigiani che lavorano nei laboratori del Teatro e con un cast di respiro internazionale. L’evento, trasmesso in diretta televisiva su Rai1 e radiofonica su Rai3 con collegamento a partire dalle 17.45, viene qui proposto nella versione del capolavoro verdiano in quattro atti realizzato dal compositore stesso per la Scala nel 1884, con il Libretto di Joseph Méry e Camille du Locle. Traduzione italiana di Achille de Lauzières e Angelo Zanardini. La regia è dello spagnolo Lluís Pasqual.


La direzione musicale dell’Orchestra del Teatro alla Scala è affidata al maestro Riccardo Chailly, affiancato in questa speciale occasione da artisti di primo piano: Don Carlo, il tenore Francesco Meli; Elisabetta di Valois, il soprano Anna Netrebko; Filippo II, il basso Michele Pertusi; Principessa d’Eboli, il mezzosoprano Elīna Garanča; Marchese di Posa, il baritono Luca Salsi; Grande Inquisitore, il basso Jongmin Park.
La direzione del Coro del Teatro alla Scala è di Alberto Malazzi. Scene di Daniel Bianco, costumi di Franca Squarciapino, luci di Pascal Mérat, video di Franc Aleu, coreografia di Nuria Castejón.  L’opera, simbolo principe della lotta umana per la libertà individuale e politica contro l’oppressione dell’assolutismo religioso e statuale, andò in scena per la prima volta l’11 marzo 1867 a Parigi all’Opéra, che aveva sede nella Salle le Péletier, in seguito distrutta da un incendio nel 1873.  In Italia fu rappresentata a Bologna il 27 ottobre sempre del 1867. Il 25 marzo 1868 fu accolta al Teatro alla Scala di Milano.

LaScalaUNDER30: un progetto dedicato ai giovani

La nostra attenzione è da sempre rivolta anche al mondo dei giovani. Sosteniamo infatti con convinzione il progetto LaScalaUNDER30, con iniziative a loro dedicate. Crediamo che investire sul valore delle nuove generazioni sia fondamentale per il futuro della nostra società. 


Il 3 dicembre l’opera Don Carlo di Giuseppe Verdi ha aperto l'esclusiva stagione UNDER30 del Teatro alla Scala, mentre l’anteprima UNDER30 della nuova Stagione di Balletto 2023-2024 è in cartellone venerdì 15 dicembre con l’opera Coppélia, capolavoro del repertorio del balletto sulla musica di Léo Delibes, rappresentata per la prima volta a Parigi nel 1870. Si tratta di una prima assoluta firmata dal grande coreografo russo naturalizzato statunitense Alexei Ratmansky, con l’interpretazione degli artisti del Corpo di Ballo e dell’Orchestra del Teatro alla Scala. Le scene e i costumi sono di Jérôme Kaplan. Ad arricchire di valore e confermare l’attenzione per il talento in divenire, lo spettacolo vede anche la partecipazione degli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala.

L’opera Boris Godunov alla Prima della Stagione 2022-2023

L’opera Boris Godunov di Modest Musorgskij, diretta dal Maestro Riccardo Chailly con la regia di Kasper Holten, è tra i massimi capolavori del teatro musicale. La versione scelta è quella originale del 1869, che si distinse subito per i tratti innovativi e realistici tanto dal punto di vista drammaturgico quanto da quello musicale. Lo spettacolo firmato da Kasper Holten e dal suo team creativo propone una lettura dell’opera incentrata sui temi della coscienza opposta al potere e della verità opposta alla censura.

In mostra: "Prima della Prima. Il rito dell'inaugurazione della Scala nell'Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo"

Spettatori all’uscita del Teatro alla Scala. Inaugurazione della stagione 1951‐1952, 7 dicembre 1951 ©Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo

In occasione della riapertura della stagione 2021, si è tenuta presso la Sala delle Colonne alle Gallerie d’Italia di Milano la mostra fotografica dal titolo “PRIMA DELLA PRIMA. Il rito dell’inaugurazione della Scala nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo”. L’esposizione ha reso omaggio al tradizionale evento inaugurale d'apertura della stagione del celebre teatro che, per i suoi risvolti mondani, ha assunto una rilevanza sociale e mediatica inimmaginabile. L’inaugurazione della stagione del Teatro alla Scala conserva sia il carattere rituale che il messaggio di resistenza, con desiderio di ripartire con buoni auspici. La mostra, articolandosi intorno a tre date (1946, 1951, 1968) ha ripercorso la storia della ‘cerimonia sociale’ rappresentata dall’inaugurazione attraverso una scelta di foto in ordine cronologico che scandiscono i momenti più significativi del Teatro. La rinascita del 1946, sotto la direzione del Maestro Arturo Toscanini, il 1951 anno in cui viene consacrata l’inaugurazione nel giorno di Sant’Ambrogio (prima a Santo Stefano), il 1968, che riporta agli anni del boom economico e a quelli della contestazione, fino ad arrivare alla vigilia della crisi degli anni ’70. 

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