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Cultura

"Napoli al tempo di Napoleone" alle Gallerie d'Italia

Joseph Rebell, Il porto del Granatello vicino a Portici con il Vesuvio sullo sfondo, 1819 olio su tela, 98 x 137 cm Vienna, Belvedere. © Wien, Belvedere
Joseph Rebell, Il porto del Granatello vicino a Portici con il Vesuvio sullo sfondo, 1819 olio su tela, 98 x 137 cm Vienna, Belvedere. © Wien, Belvedere

“Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del Golfo” è la mostra che dal 23 novembre 2023 al 7 aprile 2024 viene esposta alle Gallerie d'Italia del capoluogo partenopeo, uno dei poli museali di Intesa Sanpaolo, in partnership con il Belvedere di Vienna

Joseph Rebell Veduta di Castellammare, 1821 Pescara, Museo dell'Ottocento, Fondazione Di Persio-Pallotta

La mostra offre al visitatore un insieme di quadri e sculture che illustrano un periodo molto felice della storia di Napoli, gli anni tra il 1808 e il 1815 in cui la città ha avuto come sovrani Gioacchino Murat e la moglie Carolina Bonaparte, la più giovane delle tre sorelle di Napoleone. I sovrani francesi, che sono stati molto amati dal popolo napoletano, hanno dato alla città e a tutto il Regno un periodo di grande progresso civile e di rinnovato splendore, segnato da importanti trasformazioni sociali, economiche, urbanistiche e da una particolare attenzione al territorio.  


I coniugi Murat con la loro cultura e il loro gusto parigini, diedero un grande impulso anche alle arti. Gioacchino e Carolina, con la nomina a sovrani di Napoli, avevano dovuto rinunciare alla loro importante collezione e alle fastose residenze della capitale francese. La loro passione per l’arte era rimasta tuttavia intatta, i coniugi hanno infatti continuato ad alimentare tale passione, dividendosi tra le regge ufficiali di Napoli e di Caserta e la residenza privata di Portici, chiamando in città architetti e decoratori francesi per introdurre il gusto moderno nelle residenze reali. 


Mecenati di grandi pittori di figura
, Gioacchino e soprattutto Carolina hanno dimostrato una particolare sensibilità per la veduta e la pittura di paesaggio, chiamando alla loro corte maestri francesi del genere. Una particolare protezione è stata riservata al viennese Joseph Rebell, a cui il titolo della mostra alle Gallerie d’Italia è dedicato. L’artista ha soggiornato in Italia a più riprese tra il 1812 e il 1824, fermandosi alcuni anni a Napoli, dove era stato chiamato proprio da Carolina Bonaparte su raccomandazione del viceré di Milano.

1. Musée national du château de Fontainebleau, Musée Napoléon Ier, in deposito dal Musée national des châteaux Malmaison et Bois Préau ©2023. RMN-Grand Palais/Dist.Foto SCALA, Firenze.
2. Parma, Complesso Monumentale della Pilotta, Galleria Nazionale Pilotta. Su concessione del Ministero della Cultura – Complesso monumentale della Pilotta – Galleria Nazionale/ Museo Archeologico/ Biblioteca Palatina

Joseph Rebell: Napoli ritratta da pittori del Grand Tour

Pierre Jacques Volaire Eruzione del Vesuvio nel 1771, 1789 Napoli, Roberto Campobasso Antichità

Rebell ha amato e raffigurato le vedute della città, del suo golfo e dei magnifici dintorni. L’artista ha continuato a dipingere spettacoli naturali particolarmente suggestivi anche dopo aver lasciato la città nel 1815, in seguito alla caduta di Murat, ed essersi trasferito a Roma, alimentando in tutta Europa il mito di quel paesaggio incantato che è stato celebrato dai pittori del Grand Tour. La sua formazione e la sua affermazione vengono rievocate e inserite sullo sfondo del cosmopolita panorama napoletano tra la fine del Settecento e il secondo decennio dell’Ottocento, segnato da numerose personalità di viaggiatori e di pittori di paesaggio che hanno profondamente rinnovato la visione della realtà.



I coniugi Murat vollero anche che la loro immagine venisse celebrata dai maggiori artisti dell’epoca: tra le opere esposte figurano infatti, messi a disposizione dal Castello di Fontainebleau e dalla Reggia di Versailles, i magnifici ritratti realizzati da Élisabeth Vigée Le Brun e François Gérard, il ritrattista ufficiale prediletto da Napoleone e dai suoi familiari.

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