Cultura
La mostra “Restituzioni 2025” al Palazzo delle Esposizioni Roma
Dal 28 ottobre 2025 al 18 gennaio 2026 il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita “Restituzioni 2025”, la mostra conclusiva della ventesima edizione di Restituzioni, il programma triennale di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale che Intesa Sanpaolo promuove da oltre trentasei anni in collaborazione con il Ministero della Cultura.
L’iniziativa ha tra gli obiettivi quello di dare rilevanza alle esigenze dei territori per valorizzarne l’identità del patrimonio artistico nazionale attraverso interventi di restauro mirati, orientati all’effettiva necessità e all’urgenza della conservazione.
Realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la mostra è prodotta e organizzata da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo.
“Restituzioni 2025”: programma e opere principali esposte in mostra
L’esposizione presenta al pubblico i risultati di una stagione di restauri che ha coinvolto oltre 120 opere di 67 enti proprietari, tra musei pubblici e diocesani, chiese, luoghi di culto e siti archeologici di tutta Italia. La curatela scientifica è affidata a Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco e Carlo Bertelli, in qualità di curatore emerito.
Dipinti, sculture, arredi sacri e reperti archeologici compongono un itinerario che attraversa trentacinque secoli di storia, dall’antichità al contemporaneo, offrendo al pubblico uno sguardo ampio e rinnovato sulla straordinaria ricchezza del patrimonio culturale delle regioni italiane.
In mostra vengono presentati capolavori di maestri come Giovanni Bellini, Giulio Romano, Battistello Caracciolo, Luca Giordano, Mario Sironi e Pino Pascali, accanto a manufatti di straordinario interesse storico e tecnico, come la spinetta di Antegnati, la draisina ottocentesca da Gallarate, l’arco da samurai e la barca siamese provenienti dal Castello Ducale di Agliè.
Straordinario il recupero del Retablo con l’Adorazione dei Magi della chiesa milanese dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore, frutto della collaborazione tra Italia e Belgio e realizzato dall’Institut Royal du Patrimoine Artistique (IRPA) di Bruxelles.
1. Terracotta policromata e dorata, 144x190x21 cm, Rovigo, Pinacoteca di Palazzo Roverella (in deposito dalla parrocchia della Natività della Beata Vergine Maria di Raccano di Polesella) © Foto Davide Bussolari
2. 224,5x163 cm, Aquileia (Udine), Museo Archeologico Nazionale © Gruppo Mosaicisti Ravenna
3. © Foto Mauro Ranzani
4. Prima metà del XIX secolo, legno dipinto con parti scolpite a testa e coda di drago (struttura); cuoio dipinto (sella, reggi-pancia e alette); metallo (elementi strutturali), 98,5x171x53,5 max cm, Gallarate (Varese), Museo archeologico-storico-artistico della Società Gallaratese per gli Studi Patri © Fotodarte di Giuseppe e Luciano Malcangi
5. Argento dorato, inciso e sbalzato, smalti traslucidi e champlevè su argento, 32x17 max cm, Terni, Cattedrale di Santa Maria Assunta © Foto Sante Guido
6. 168x43 cm max circa (planetario e tripode con piano d’appoggio); 60x47 cm, diam. base 30 cm (planetario); 107x43 cm (tripode con piano d’appoggio), Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci © Elisa Bartolini
7. h. 216 cm, 63x52 cm (base), Tivoli (Roma), Villa Adriana e Villa d'Este, Villa Adriana, Mouseia. Creditline Tivoli (Roma), istituto autonomo Villa Adriana e Villa dEste – Villae Copyright: © Villa Adriana e Villa d'Este, Tivoli – MiC © Foto Quirino Berti
8. 53x36 cm, Iglesias (Sud Sardegna), Episcopio. Creditline: Iglesias (Sud Sardegna), Diocesi © Foto Francesco Nonnoi
Il progetto ha inoltre la priorità di trasmettere l’idea di museo diffuso, che da sempre caratterizza l’identità culturale italiana, valorizzando a opere provenienti da centri minori e borghi.
Per la prima volta, il programma Restituzioni apre anche al dialogo con il mondo della scienza, presentando strumenti come una macchina planetaria proveniente dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano.
Con oltre 2.200 opere “restituite” alla collettività dal 1989, il programma Restituzioni ha unito, in un museo ideale, epoche lontane fino all’età contemporanea, dall’archeologia all’oreficeria, alle arti plastiche e pittoriche. Nel 2025 un ulteriore restauro monumentale si è aggiunto alla lunga lista delle opere inamovibili: la manutenzione straordinaria sugli affreschi nell'abside della chiesa di Santa Maria foris portas presso il Parco Archeologico di Castelseprio.
Intesa Sanpaolo sostiene da sempre la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico italiano attraverso iniziative specifiche sul territorio e mostre aperte alla cittadinanza all’interno dei propri spazi espositivi delle Gallerie d’Italia.
Con questa iniziativa di grande rilevanza per il paese intendiamo confermare l’impegno e il valore che riserviamo anche al restauro di beni rappresentativi della varietà del patrimonio storico-artistico italiano.
Data ultimo aggiornamento 24 ottobre 2025