{"clientID":"8f0f2457-784e-48e4-98d6-0415047ebc97","signature":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryption":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyID":"494d1aae-e754-42bc-1137-9a9628244ec6","user":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD","clientIDSh":"9e04155b-dc20-4ad8-b40b-5d4c665631f2","signatureSh":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryptionSh":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyIDSh":"72a8b4f5-7fbb-427b-9006-4baf6afba018","userSh":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD"}
Cultura

“Tesori dei Faraoni” alle Scuderie del Quirinale: una mostra sull’arte egizia

Immagine raffigurante il busto di un faraone
Immagine raffigurante il busto di un faraone

Dal 14 ottobre 2025 al 3 maggio 2026 le Scuderie del Quirinale aprono al pubblico Tesori dei Faraoni, una straordinaria mostra che riunisce 130 capolavori dell’arte egizia provenienti dal Museo Egizio del Cairo e dal Museo di Luxor, molti dei quali esposti per la prima volta fuori dall’Egitto.

L’esposizione accompagna i visitatori in un viaggio unico tra le meraviglie e i misteri dell’epoca faraonica, restituendo la grandezza di una cultura che continua a esercitare un fascino universale.

Curata da Tarek El Awady, già direttore del Museo Egizio del Cairo e tra gli egittologi  più autorevoli, la rassegna si inserisce nell’ambito delle relazioni culturali tra Italia ed Egitto, in dialogo con il Piano Mattei per l'Africa, ponendosi come esempio di cooperazione basata sulla conoscenza e la valorizzazione del patrimonio condiviso.

Tesori dei Faraoni è promossa da ALES - Arte Lavoro e Servizi del Ministero della Cultura e MondoMostre, in collaborazione con il Supreme Council of Antiquities of Egypt, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero della Cultura italiano e del Ministero del Turismo e delle Antichità d’Egitto, con il patrocinio della Regione Lazio e la collaborazione scientifica del Museo Egizio di Torino.

La realizzazione è resa possibile dal contributo di Intesa Sanpaolo ed ENI, Main Sponsor, a conferma del rispettivo impegno per la cultura e il dialogo tra le civiltà. EgyptAir è Vettore Ufficiale, mentre Cotral, Urban Vision e Ferrovie dello Stato Italiane sostengono una mostra che coniuga rigore scientifico e respiro internazionale.

“Tesori dei faraoni” a Roma: programma, percorso e opere principali esposte

La prima sezione, I tesori dei faraoni, esplora la regalità divina e la ricchezza dei sovrani, venerati come re e divinità viventi. Una selezione di preziosi manufatti mette in luce l’opulenza della corte e il legame tra il sovrano e gli dèi. Simboli, amuleti e insegne regali – tra cui il sarcofago dorato della regina Ahhotep II, la Collana delle Mosche d’Oro e il collare di Psusennes I – raccontano l’autorità del faraone e la sua capacità di mantenere l’ordine cosmico.

Il percorso prosegue con Le persone intorno ai faraoni, che indaga la gerarchia sociale dell’antico Egitto e il ruolo di chi sosteneva la regalità divina. Dalla famiglia reale ai funzionari, dagli artigiani ai servitori, ogni gruppo contribuiva al buon governo. Statue, rilievi e oggetti d’uso quotidiano mostrano una società coesa, in cui il potere trovava equilibrio nel lavoro e nella devozione.

Con Religioni e credenze: il mondo degli Dei e delle Dee, la mostra approfondisce i rituali e i simboli che per tremila anni hanno sostenuto il potere dei faraoni, fondato su giustizia e diritto divino. Emerge la profonda spiritualità che univa gli Egizi ai loro dèi e alla vita oltre la morte, evocata da testimonianze come la tomba di Sennefer e la poltrona dorata di Sitamun, figlia di Amenofi III.

Spicca inoltre la sezione dedicata alla “Città d’Oro” di Amenofi III, straordinaria scoperta del 2021 di Zahi Hawass: utensili, sigilli e amuleti raccontano la vita quotidiana degli artigiani che costruirono la grandezza dei faraoni, rivelando il legame profondo tra fede, potere e lavoro nell’Egitto del Nuovo Regno.

L’esposizione trova il proprio culmine con La morte e l’aldilà nell’Antico Egitto, riflessione sul ciclo eterno di vita e rinascita in cui i rilievi rappresentano l’apice dell’arte faraonica. Conclude il percorso la Mensa Isiaca, eccezionalmente concessa dal Museo Egizio di Torino, che ricongiunge idealmente Alessandria e Roma testimoniando il legame spirituale e culturale tra i due mondi.

La mostra propone anche un ampio programma di mediazione e attività didattiche in collaborazione con il Museo Egizio di Torino. Laboratori, visite guidate e percorsi interattivi coinvolgono bambini, studenti e famiglie per offrire un’esperienza diretta sui temi della rassegna.

Il catalogo, edito da Allemandi e curato da Zahi Hawass con le fotografie di Massimo Listri, restituisce inoltre la forza evocativa dei reperti invitando il pubblico a proseguire idealmente il viaggio oltre le sale espositive.

{"toolbar":[]}