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Cultura

“L’ultimo Tiziano”: una nuova mostra de La grande arte in Brianza a Villa Cusani

Immagine che raffigura il dipinto di Tiziano in cui Venere benda Amore
Immagine che raffigura il dipinto di Tiziano in cui Venere benda Amore

Dal 17 ottobre al 1° dicembre 2025, le sale di Villa Cusani Confalonieri, a Carate Brianza (MB), accolgono la mostra “L’ULTIMO TIZIANO. VENERE CHE BENDA AMORE. La grande arte in Brianza”, nuova tappa del programma di valorizzazione culturale promosso dalla Fondazione Costruiamo il Futuro insieme a Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia, in collaborazione con la Galleria Borghese di Roma e il Comune di Carate Brianza.

La rassegna si inserisce nel ciclo “La grande arte in Brianza” dopo Oggiono nel 2023, con La Madonna di Marco d’Oggiono, e Merate nel 2024, con il Narciso del Caravaggio, che hanno attivato un’ampia partecipazione intorno a due opere di riferimento della storia dell’arte italiana.

“Venere che benda Amore” in esposizione a Villa Cusani: uno dei più celebri capolavori di Tiziano

Curata da Giovanni Morale, Vicedirettore delle Gallerie d’Italia di Milano, l’esposizione offre alla comunità e ai visitatori l’opportunità di ammirare uno dei più celebri capolavori di Tiziano Vecellio: Venere che benda Amore, olio su tela realizzato tra il 1560 e il 1565 in prestito dalla collezione della Galleria Borghese.

Proveniente dalla collezione del cardinale Paolo Emilio Sfondrati e successivamente acquisito dal cardinale Scipione Borghese, nipote di papa Paolo V, il dipinto racchiude la libertà esecutiva e la ricchezza cromatica tipiche dell’ultimo Tiziano, che, quasi ottantenne, continuò a dipingere fino alla morte nel 1576. Una luce calda e vibrante modella figure e superfici, rivelando il distacco dalla perfezione coloristica degli anni giovanili di uno dei quattro giganti della storia dell’arte italiana, insieme a Leonardo, Michelangelo e Raffaello.

Tiziano Venere che benda Amore, 1565 Olio su tela, 118 x 185 cm Roma, Galleria Borghese. Su concessione della Galleria Borghese

La scena raffigura Venere, incoronata, nell’atto di bendare Cupido, mentre un amorino le poggia una mano sulla spalla e due ancelle entrano nella scena con in mano un arco e una faretra. Un soggetto mitologico raro e denso di significati simbolici che testimonia la piena maturità dell’eccelso maestro cadorino, riflettendo al contempo il clima artistico e culturale del secondo Cinquecento veneziano.

L’opera è accompagnata da un percorso biografico e da approfondimenti educativi rivolti alle scuole, organizzati in collaborazione con Civita Mostre e Musei, nel rispetto del carattere divulgativo che contraddistingue il progetto. Villa Cusani Confalonieri, originariamente fortificazione medievale, valorizza l’allestimento espositivo all’interno di un complesso storico trasformato in residenziale dalla famiglia milanese dei Confalonieri.

I possessori del biglietto di mostra avranno diritto ad accedere alle sedi delle Gallerie d'Italia con tariffa ridotta fino al 31 dicembre 2025 .

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