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Cultura

“Eterno e visione. Roma e Milano capitali del Neoclassicismo” in mostra

Immagine che rappresenta l'opera La Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone di Giuseppe Bossi
Immagine che rappresenta l'opera La Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone di Giuseppe Bossi

Dal 28 novembre 2025 al 6 aprile 2026 le Gallerie d’Italia di Milano ospitano la mostra Eterno e visione. Roma e Milano capitali del Neoclassicismo, un grande percorso espositivo che racconta l’importante stagione artistica che vide coinvolte le due città tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, in un periodo di profonde trasformazioni politiche e culturali segnate dall’età napoleonica.

Curata da Fernando Mazzocca, Francesco Leone ed Elena Lissoni, e realizzata in collaborazione con la Bibliothèque nationale de France, l’esposizione presenta opere provenienti da istituzioni, grandi musei e prestigiose collezioni private, rinnovando e arricchendo con nuovi contributi una lunga tradizione di ricerca dedicata al Neoclassicismo italiano.

Nel ventennio compreso tra la discesa di Napoleone in Italia (1796) e il Congresso di Vienna (1815), la penisola attraversa infatti una trasformazione profonda che coinvolge anche le arti. Alla crisi dei grandi centri artistici si contrappongono Roma, capitale universale della classicità, e Milano, capitale intellettuale e politica prima della Repubblica Italiana e, in seguito, del Regno d’Italia. Due città diverse per vocazione e identità, ma unite dall’ambizione di proiettarsi verso la modernità e, al tempo stesso, restare legate alla grandezza del passato.

1. Olio su tela, 304 x 436 cm, Milano, Accademia di Belle Arti di Brera, Opera originale inamovibile, riprodotta in scala 1:1 in mostra, Fotografia dell'Accademia di Brera
2. Gesso, 84 x 74 x 28,5 cm, Carrara, Accademia di Belle Arti
3. Olio su tela, 291 x 494,5 cm, Trezzo sull'Adda, Biblioteca comunale "Alessandro Manzoni", Fotografia di Mario Donadoni
4. Bronzo dorato e marmo verde antico, altezza 81,2 cm, diametro della vasca 37 cm, Parigi, Galerie Kugel, Fotografia di Guillaume Benoit
5. Gesso, 93 x 52 x 41 cm, Bassano del Grappa, Musei Biblioteca Archivio © MBA Musei Biblioteca Archivio Bassano del Grappa / fotografia HEADS Production
6. Olio su tela, 60 x 47 cm, Siena, collezione privata, Fotografia di Andrea Lensini, Siena
7. Olio su tela, 74 x 95 cm, Collezione Fondazione Cariplo, Gallerie d’Italia - Milano, Fotografia di Paolo Vandrasch, Milano
8. Oro, argento, vetri e paste vitree, madreperla, velluto, altezza 13 cm, diametro maggiore 20 cm, diametro minore 17 cm, Milano, Pinacoteca di Brera, in deposito al Museo del Risorgimento © Pinacoteca di Brera, Milano – MiC / Fotografia di Thierry Radelet
9. Olio su tela, 98,5 x 74,5 cm, Collezione privata, Fotografia di Paolo e Federico Manusardi, Milano

In esposizione le opere dei protagonisti di una grande epoca

Articolata in dieci sezioni, la rassegna presenta oltre cento opere che raccontano le idee e i protagonisti di quest’epoca, restituendo al pubblico la vitalità delle due città. Al centro del progetto, il dialogo ideale tra due figure geniali legate da un’amicizia fraterna: Antonio Canova, massimo interprete della scultura europea, e Giuseppe Bossi, pittore, grande conoscitore di Leonardo e fondatore della Pinacoteca di Brera.

Ad aprire il percorso espositivo nel Salone della Scala è il Cavallo colossale per il monumento equestre di Ferdinando I di Borbone di Canova, proveniente dal Museo Civico di Bassano del Grappa: un capolavoro a lungo ritenuto perduto e oggi oggetto di un restauro eccezionale. Proseguendo, il confronto tra opere di Bossi, Canova, Andrea Appiani e altri importanti artisti illustra la nascita dell’immagine simbolica dell’Italia unita.

La mostra propone inoltre il Foro Bonaparte, ideato da Giovanni Antonio Antolini, uno dei progetti urbanistici più ambiziosi della storia. Un’opera che, sebbene mai realizzata, testimonia l’aspirazione di Milano a diventare la nuova Roma. Significativa anche la rievocazione dell’incoronazione di Napoleone re d’Italia nel Duomo di Milano, presentata con i cosiddetti Onori d’Italia: le vesti cerimoniali restaurate da Intesa Sanpaolo nell’ambito della XIX edizione del programma Restituzioni.

Il percorso si conclude con confronti tra pittura, scultura, grafica e arti decorative, restituendo al grande pubblico un universo artistico ancora poco conosciuto ed esplorato.

Con Eterno e visione, le Gallerie d’Italia confermano il proprio ruolo nella valorizzazione della cultura e della storia dell’arte italiana, proponendo una nuova riflessione sul rapporto tra tradizione e modernità.
 

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