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Economia

Forum Verso Sud: PNRR e strategia per il Sud Italia

Immagine del mare
Immagine del mare

Al Forum “Verso Sud: La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo”, svoltosi a Sorrento nel maggio 2025, è stata presentata la quarta edizione del Libro Bianco, che analizza l’economia del Mezzogiorno e propone misure strategiche per rafforzarne il ruolo come hub nelle principali filiere del Mediterraneo

Promossa da The European House - Ambrosetti (TEHA) con il supporto del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, l’iniziativa ha visto ancora una volta Intesa Sanpaolo nel ruolo di Main Partner. La nostra Banca ha partecipato all’Advisory Board attraverso il contributo di Stefano Lucchini, Gaetano Miccichè, Gregorio De Felice, Massimo Deandreis e Anna Roscio. 

Il Sud Italia è la terza Regione più attrattiva del Mediterraneo

Nel 2023 il PIL del Sud Italia è cresciuto dell’1,5%, superando le altre macroaree del Paese: Nord Ovest (+0,7%), Nord Est (+0,4%) e Centro (+0,3%). A testimoniare questa dinamica positiva è anche l’edizione 2025 del Mediterranean Sustainable Development Index (MSDI), elaborato da TEHA per misurare attrattività e competitività del Mezzogiorno nel contesto euro-mediterraneo, che conferma il Sud Italia quale terza regione più attrattiva del Mediterraneo tra i 20 Paesi considerati nell’analisi socioeconomica. In particolare, il Sud si posiziona al quinto posto nella dimensione economica, al secondo nelle dotazioni territoriali (+1 rispetto allo scorso anno), al quinto per innovazione e cultura (in calo di una posizione), e all’ottavo nel dominio sociale. 

indice
Nel 2023 il PIL del Sud Italia è cresciuto dell’1,5%

 

 

Italia
Il Sud Italia è la terza regione più attrattiva del Mediterraneo
economia
Dal punto di vista economico il Sud Italia si colloca al 5° posto

Investimenti per il Mezzogiorno: le evidenze di “Verso Sud”

Questi risultati delineano un Mezzogiorno sempre più centrale nel contesto euro-mediterraneo in termini di sostenibilità, competitività e capacità di attrarre investimenti. In tal senso, dal 2021 TEHA ha mappato investimenti nuovi o incrementali con orizzonte 2030 per oltre 320 miliardi di euro e più di un milione di occupati. 

La ZES Unica come volano per lo sviluppo del Mezzogiorno

In questo contesto, la ZES (Zona Economica Speciale) Unica rappresenta un’opportunità strategica per rilanciare il Sud Italia, attrarre investimenti e valorizzare il territorio come motore di sviluppo per l'intero Paese, con un’accelerazione significativa registrata negli ultimi 10 mesi. 

icona rappresentativa di edifici
620 Autorizzazioni Uniche rilasciate dall’entrata in vigore della ZES Unica

522 tra il 6 agosto 2024 e il 6 maggio 2025, valore pari al 84,2% del totale

 

Icona rappresentativa di un razzo
Il 47,4% delle Autorizzazioni Uniche con oggetto investimenti in Campania

seguita da Puglia (22,1%) e Sicilia (14,7%)

economia
8,5 miliardi di euro di investimenti complessivi attivati

per un impatto economico potenziale superiore a 22 miliardi di euro

economia
1,6 euro addizionali attivati nell’economia

per ogni euro investito nella ZES Unica

Sud Italia: un hub per l’Economia del Mare

L’Economia del Mare nel Sud Italia rappresenta il 32,2% del Valore Aggiunto (+42,9% dal 2019) e il 37,3% degli occupati nazionali. Questi numeri confermano il ruolo strategico del Mezzogiorno come hub marittimo del Mediterraneo, grazie a un’espansione industriale trainata soprattutto da cantieristica e infrastrutture portuali. Per consolidare e ampliare questo sviluppo, il Libro Bianco propone una serie di interventi mirati.  

  • Rafforzare la governance portuale
  • Potenziare l’intermodalità ferro-mare
  • Aumentare i contributi alla cantieristica nazionale per sostenere le normative green UE e anticipare gli impatti delle politiche economiche statunitensi

Il ruolo strategico del Mezzogiorno per la decarbonizzazione

Sul fronte energetico, il Sud Italia produce il 37% delle rinnovabili italiane e ha veicolato il 74,3% del gas importato via gasdotti nel 2024 (59,5% nel 2023). Tra gennaio e metà aprile 2025 tale quota è salita all’81%, in seguito alla chiusura del gasdotto russo-ucraino. 

In questo contesto è necessario definire una strategia nazionale per valorizzare il contributo del Mezzogiorno nelle diverse dimensioni legate alla decarbonizzazione, tra cui: bacini di accumulo, depositi costieri di GNL, corridoi energetici, batterie, eolico offshore, dissalazione, sistemi di cattura e accumulo della CO2. 

Il manifatturiero nel Sud Italia: cresce l’importanza dell’aerospazio

Nel manifatturiero, il Sud registra dal 2021 un aumento delle imprese maggiore rispetto alle altre macroregioni (+0,2%) e un incremento del 15,9% di Valore Aggiunto: una performance migliore del Centro (+10%) e del Nord (+5,4%). Il Sud Italia ospita oggi il 25,3% delle imprese manifatturiere italiane. La Campania si conferma la Regione con il maggior numero di imprese attive nel comparto, pari a 25.475 unità. Seguono la Sicilia con 20.179 imprese e la Puglia con 19.801. Queste tre Regioni rappresentano i principali poli industriali del Sud Italia, contribuendo in modo consistente alla dimensione complessiva del settore manifatturiero nazionale.

Infine, il Valore Aggiunto delle multinazionali estere è cresciuto del 26,7% su base annua (18% nel Centro, 11,6% nel Nord). 

Considerando i quattro settori manifatturieri principali del Sud Italia il bilancio è in chiaro scuro:  

  • Gli stabilimenti automobilistici, che producono l’85% dei veicoli nel nostro Paese, hanno ridotto la produzione di 193.000 unità (-31,4%), e l’export è calato del 32,3% (-7% al Nord)
  • L’Aerospazio ha attratto 60 milioni di euro di nuovi investimenti nelle regioni della Campania e della Puglia, che risultano tra le prime cinque regioni per esportazioni
  • Il settore Farmaceutico vede le prime quattro regioni per crescita dell’export concentrate nel Sud Italia, con il Valore Aggiunto del comparto aumentato sensibilmente tra il 2018 e il 2023 (55.476% in Molise, 210% in Puglia e 113% in Calabria)
  • Nell’Agrifood, il 44,5% degli occupati della filiera italiana è concentrato nel Mezzogiorno, con Puglia e Sicilia ai primi posti e la Campania quinta per Valore Aggiunto

Turismo nel Sud: punti di forza e criticità

Il turismo nel Sud Italia cresce costantemente (+8,1% nel 2023), ma, per esprimere appieno il proprio potenziale, deve promuovere strategie volte a valorizzare il patrimonio diffuso e a sviluppare le infrastrutture. Negli ultimi dieci anni, infatti, gli arrivi sono aumentati del 31,7%, ma la presenza di turisti stranieri è ancora limitata. 

Nel Sud Italia arriva il 14,3% del totale dei turisti stranieri, con la Campania al 7° posto in Italia e 1° nel Sud Italia per arrivi dall’estero nel 2023. Considerando la dinamica tendenziale, la Basilicata si posiziona al posto a livello nazionale per crescita dei flussi turistici provenienti dall’estero nell’ultimo decennio (+172,6%), seguita dalla Puglia (+144,9%).

icona rappresentativa delle crescita del sud Italia
+8,1% crescita del turismo nel Sud Italia nel 2023

 

 

icona rappresentativa dell'internazionalità
+31,7% tasso di crescita decennale degli arrivi
icona rappresentativa di due mani
86,1 milioni (pari al 19,3% del totale) presenza turistica complessiva di turisti nel sud Italia

Il Libro Bianco suggerisce di sviluppare l’industria del turismo nel Sud Italia attraverso il rafforzamento dell’offerta ricettiva e l’attrazione di nuovi investimenti, l’introduzione di schemi di certificazione facilmente riconoscibili, l’istituzione di uno “Sportello Turismo” all’interno della ZES e la promozione di itinerari turistici euro-mediterranei.  

Inoltre, il PNRR rappresenta uno strumento cruciale per rafforzare lo sviluppo e l’attrattività del Mezzogiorno, con oltre 25 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destinati al potenziamento delle infrastrutture ferroviarie. 

Come Intesa Sanpaolo sosteniamo il settore turistico attraverso un nuovo credito da 10 miliardi di euro per il 2024 - dei quali 3 miliardi destinati ad imprese del Sud Italia - nell’ambito del programma “Il tuo futuro è la nostra impresa”, che stanzia 120 miliardi di euro fino al 2026 per supportare gli investimenti delle aziende italiane in Transizione 5.0, sostenibilità e digitalizzazione. 

Valorizzazione del capitale umano: una sfida da 45,9 miliardi di euro

Per l’Italia e, in particolare, per il Mezzogiorno, la valorizzazione del capitale umano rappresenta una delle sfide cruciali, con impatti significativi sull’economia nazionale. Attualmente, le imprese faticano a trovare circa 2,5 milioni di lavoratori, e questo gap tra domanda e offerta genera un costo annuo pari a 45,9 miliardi di euro

Il Sud Italia è più giovane del resto del Paese (incidenza di giovani tra i 15 e i 29 anni sulla popolazione del 17,1% contro il 15,0% di media nazionale). Tuttavia, i NEET - giovani che non lavorano e non studiano - nel Sud Italia (27,9%) sono molti di più rispetto al Nord (13,5%) e al Centro Italia (15,3%).

icona rappresentativa dei ragazzi
Il Sud Italia è più giovane del resto del Paese

 

 

icona rappresentativa di una casa
I NEET nel Sud Italia sono però il 27,9% (contro 13,5% al Nord e 15,3% al Centro)

Per modificare questo scenario il Libro Bianco suggerisce di potenziare la formazione tecnica e professionale (ITS), colmare il divario di competenze nei settori strategici e incoraggiare l’imprenditorialità giovanile. 

Piano Mattei: cooperazione strategica tra Italia e Africa

La quarta edizione di “Verso Sud” inaugura l’Osservatorio TEHA Club sul Piano Mattei, un quadro di riferimento pensato per riallacciare i rapporti con i Paesi africani attraverso un paradigma cooperativo innovativo, che pone l’Italia quale cerniera tra le sponde Nord e Sud del Mediterraneo. 

Il Piano ha attivato 22 progetti pilota, di cui 17 a livello nazionale e 5 di natura transnazionale o regionale, con un impegno complessivo di risorse pubbliche e private pari a 1,2 miliardi di euro. Tra le iniziative strategiche spicca il Corridoio del Lobito: un’infrastruttura ferroviaria che collegherà Angola, Repubblica Democratica del Congo e Zambia, rotta cruciale per il trasporto di minerali, prodotti agroalimentari e petroliferi. TEHA stima che verranno trasportate nel Corridoio fino a 2 milioni di tonnellate all’anno di merci per 6,6 miliardi di valore economico, dimezzando i tempi di transito. 

 
Corridoio di Lobito

trasbordo di 2 milioni di tonnellate all’anno per 6,6 miliardi di euro di valore, con dimezzamento dei tempi di transito da 16 a 7 giorni (Angola-RDC-Zambia)

Progetto Elmed

interconnessione energetica da 600 MW, 4,2 milioni di Mhw/anno di energia trasportabile, 200 tonnellate all’anno di CO₂ evitate e 420 milioni di dollari di valore stimato (Tunisia–Italia)

Recupero aree desertiche

conversione agricola per produrre 40–45 mila tonnellate annue di cereali e legumi, con un impatto economico di 193 milioni di dollari e oltre 600 mila beneficiari (Algeria)

Potenziamento sistema sanitario

miglior accesso ai servizi materno-infantili per 216 mila persone e risparmio di 470 vite all’anno (Costa d’Avorio)

AI Hub for Sustainable Development

ecosistemi di IA in 9 Paesi africani, 300 startup, 18 partnership, 9.600–16.200 nuovi posti di lavoro e finanziamenti per 300 milioni di dollari

Il Forum promuove la nascita della “Verso Sud Academy”, un’Academy del Mediterraneo per valorizzare i talenti e sostenere lo sviluppo dell’area. Il progetto, in linea con il Piano Mattei, è stato formalizzato con un protocollo firmato da atenei e istituzioni di Italia, Egitto, Marocco e mondo arabo. 

Leggi la versione integrale del “Libro Bianco Verso Sud”

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