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Economia

Forum Verso Sud: PNRR per il Sud Italia

Immagine del mare
Immagine del mare

Il Forum “Verso Sud: La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo” è tornato a Sorrento per la sua terza edizione il 17 e 18 maggio 2024, con la presentazione della terza edizione del Libro Bianco che contiene una serie di proposte per rendere il Sud Italia punto di riferimento in filiere economiche centrali per tutto il Mediterraneo Allargato.

L’iniziativa, realizzata da The European House Ambrosetti (TEHA) e sostenuta dal Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, ha visto Intesa Sanpaolo confermare il suo ruolo di Main Partner, partecipando all’Advisory Board del progetto. Per la nostra banca sono stati coinvolti Stefano Lucchini, Gaetano Miccichè, Gregorio De Felice, Massimo Deandreis e Anna Roscio.

La situazione economica: PIL Sud Italia e Mediterraneo in crescita

Tra il 2021 e il 2022, l’area mediterranea ha dato prova di grande dinamismo: il PIL è cresciuto del +3,4% nell’intero Mediterraneo Allargato e del +4,8% nel Mediterraneo Core (che include, oltre all’Italia, 22 Paesi dell’Unione europea, dell’Area Balcanica, del Medio Oriente e del Nord Africa, tutti accomunati da uno “sbocco” sul Mar Mediterraneo). È una performance migliore di Cina (+3,0%) e Stati Uniti (+2,1%). Ottime performance anche in termini commerciali: nel 2022 l’export è aumentato del +18,3% nel Mediterraneo Allargato e del +19,7% nel Mediterraneo Core. 

Numeri molto positivi, malgrado un quadro geopolitico turbolento. Mentre prosegue la guerra in Ucraina, le vicende in Medio Oriente hanno reso più fragili gli equilibri nel Mediterraneo, con ricadute anche economiche, come dimostrano le difficoltà di attraversamento del Canale di Suez, così importante per l’Italia e per i traffici marittimi tra Europa e Asia.

Piano Mattei: prospettive di sviluppo internazionale e difficoltà economiche

Per l’Italia in futuro potrebbero aprirsi nuove prospettive di sviluppo internazionale con il Piano Mattei, iniziativa presentata dal Governo a inizio 2024 che vuole ridisegnare i rapporti con i Paesi africani secondo un nuovo paradigma di cooperazione per dare all’Italia un ruolo di cerniera tra la sponda Nord e Sud del Mediterraneo.

In questo scenario, Il Sud Italia si conferma come fulcro dello sviluppo nell'area mediterranea

indice
Il Mediterranean Sustainable Development Index (MSDI)

Il MSDI è un indice sviluppato da “Verso Sud” per analizzare l’attrattività e la competitività del Mezzogiorno nella macro-regione di riferimento

 

Italia
Il Sud Italia è la terza regione più attrattiva nel Mediterraneo

Il MSDI riconosce il Sud Italia come la terza regione più attrattiva tra i 22 Paesi del Mediterraneo

economia
Dal punto di vista economico il Sud Italia si colloca al 5° posto

Il Sud Italia, dal punto di vista strettamente economico, è la 5° regione più attrattiva tra i 22 Paesi del Mediterraneo, preceduto da Francia, Israele, Spagna e Croazia

Incentivi Sud Italia e Mediterraneo del Piano nazionale di ripresa e resilienza

Per aumentarne la competitività, si continua a investire secondo la tabella di marcia stabilita dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) nella realizzazione di opere infrastrutturali, accompagnate da incentivi come quelli previsti dalla nuova Zona Economica Speciale Unica (ZES) che da inizio anno ha sostituito le preesistenti otto ZES.

Investimenti infrastrutture Sud Italia Risorse PNRR (€ miln)
AV Napoli-Bari 1.254
AV Palermo-Catania 799
AV Salerno-Reggio Calabria 1.800
Taranto-Battipaglia 414
Potenziamento ferrovie del Sud 2.400
Miglioramento stazioni del Sud 345
Investimenti per le ZES* 70

*Infografica: Il PNRR e il finanziamento di nuove infrastrutture nel Sud – pag. 47 Libro bianco

Industria manifatturiera Sud Italia

Il Sud Italia si posiziona al 7° posto per numero di imprese manifatturiere tra i 27 Paesi UE, con una crescita delle esportazioni del 35% rispetto al periodo pre-pandemico. Settori come aerospazio, automotive, agroalimentare e farmaceutico sono distintivi per le loro performance. Tuttavia, per consolidare questa competitività, è essenziale una politica industriale integrata che affronti i divari strutturali, promuova la ricerca e sviluppo, e favorisca la crescita dimensionale delle imprese.

Lo sviluppo economico passa anche attraverso la crescita dell’attrattività per gli investimenti e un’opportunità chiave, secondo il Libro Bianco, è quella connessa alle Zone Economiche Speciali (ZES), aree al cui interno sono presenti delle agevolazioni, nelle forme di incentivi fiscali, sostegno agli investimenti e semplificazioni normative. Per promuovere un maggiore coordinamento del complesso delle risorse stanziate per il Sud e rendere l’area più attrattiva, il Governo ha riformato il sistema delle ZES superando la suddivisione in 8 zone e passando a uno strumento completamente rinnovato, la Zona Economica Speciale Unica comprendente Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

La Legge di Bilancio 2024 ha destinato 1,8 miliardi di euro per il credito di imposta della ZES Unica in un solo anno e il Decreto Coesione prevede specifiche decontribuzioni per le assunzioni.

Progetto “Verso Sud” e investimenti per il Mezzogiorno

Un contributo essenziale allo sviluppo industriale del Mezzogiorno può arrivare dagli investimenti delle multinazionali. Dal 2021, il progetto "Verso Sud" ha mappato investimenti per oltre 163 miliardi di euro che sono attesi generare oltre 495.000 posti di lavoro entro il 2030. Le multinazionali estere hanno giocato un ruolo cruciale: tra il 2018 e il 2021, il numero di addetti è cresciuto del 32%, contro una media nazionale del 15%. Se il Sud si allineasse alla media del Centro-Nord in termini di valore aggiunto e occupazione delle multinazionali, si potrebbero generare ulteriori 14 miliardi di euro e 240.000 nuovi posti di lavoro.

Il contributo delle multinazionali estere sull’economia del Sud è in crescita

Di seguito la variazione di addetti e Valore Aggiunto generato dalle multinazionali estere in Italia (var. %, periodo 2018-2021):

Addetti
Addetti

Il numero di addetti nel Sud Italia è cresciuto del 32% (48 mila unità), contro una media nazionale del 15% 

 

Valore
Valore Aggiunto

Il valore aggiunto al Sud Italia ha registrato una crescita del +41%, (4,2 miliardi di Euro) quasi il doppio rispetto alla media italiana del +23%

Industria Turistica: opportunità di potenziamento rispetto alle aree mediterranee

Il Sud Italia mostra ancora un potenziale inespresso nei confronti del mercato internazionale. La limitata presenza di stranieri, l’offerta ricettiva non ancora adeguata dal punto di vista quantitativo e l’elevata stagionalità estiva dei flussi rappresentano i principali punti di criticità. Le proposte di sviluppo del settore turistico si articolano intorno a due principali interventi: la creazione di una vera e propria industria turistica, da raggiungere con il potenziamento dell’offerta ricettiva e l’attrazione di nuovi capitali sul territorio; la promozione dell’aggregazione e internazionalizzazione del settore.

L’opportunità economica derivante da una maggiore valorizzazione del turismo al Sud è estremamente rilevante: se il Sud Italia si allineasse alla media delle aree mediterranee benchmark (Creta e isole egee, Est della Spagna, Corsica, Provenza) in termini di arrivi turistici stranieri, si potrebbero attrarre 70 milioni di turisti stranieri in più e una spesa turistica aggiuntiva di 67 miliardi di euro.

Sud Italia e Fonti di energia rinnovabile: un hub mediterraneo

Il Sud Italia può contribuire alla realizzazione dell’agenda UE di lotta al cambiamento climatico grazie all’elevato potenziale di energie rinnovabili e al suo posizionamento geografico al centro del Mediterraneo. Il Sud, infatti, rappresenta lo snodo dei principali corridoi energetici attuali e in via di sviluppo della regione euro-mediterranea.

Nel campo delle rinnovabili, interessanti opportunità derivano dallo sviluppo dell’idrogeno verde sia per la produzione nazionale che per le importazioni attraverso corridoi dedicati. La predisposizione del corridoio EastMed-Poseidon al trasporto di idrogeno potrebbe assicurare una connessione con i Paesi del Mediterraneo Allargato, dotati di crescente capacità rinnovabile e tra i più promettenti bacini di produzione di idrogeno da elettrolisi. Inoltre, nell’ultimo Vertice Italia-Africa a gennaio 2024, il Governo ha confermato al centro della strategia il progetto SoutH2 Corridor, un gasdotto di Idrogeno di 3.300 km che collega il Nord Africa, l’Italia, l’Austria e la Germania. In questo quadro, dall’Unione europea sono stati autorizzati per l’Italia 450 milioni di euro per produrre l’Idrogeno verde attraverso la creazione di «Hydrogen Valley».

Economia del mare: una risorsa strategica da potenziare

L'economia del mare rappresenta un settore strategico per il Sud, con oltre 110.000 imprese e 332.000 occupati, generando 15,7 miliardi di euro di valore aggiunto. Le proposte di sviluppo per l’Economia del Mare inserite nel Libro Bianco si articolano su quattro punti: 

  • Rafforzamento ed efficientamento della governance del sistema portuale italiano
  • Promozione della navigazione e della logistica al Sud e lo sviluppo dell’intermodalità nei porti italiani; 
  • Sostegno e l’incentivazione alla creazione di una filiera euro-mediterranea nella cantieristica navale; 
  • Sviluppo della filiera dell’eolico offshore galleggiante come progetto strategico di chiave industriale per il Sud.

Incidenza dell’Economia del Mare in Italia e nel Sud Italia

4,7%

Le imprese del Sud Italia 

3,8%

Media Nazionale (imprese)

4,9%

Gli occupati del Sud Italia 

3,6%

Media Nazionale (occupati)

4,4%

Il Valore Aggiunto al Sud Italia 

3,3%

Media Nazionale  (valore aggiunto)

Fonte: Libro Bianco, 2024

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Leggi la versione integrale del “Libro Bianco Verso Sud”

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