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Economia

Il design italiano al Salone del Mobile e Design week Milano

Si preannuncia una settimana effervescente, densa di eventi e di bellezza quella che avvolge Milano a partire da martedì 8 aprile, data di partenza dell’ormai irrinunciabile appuntamento divenuto un vero e proprio cult di richiamo internazionale qual è il Salone del Mobile, di cui Intesa Sanpaolo è Partner Istituzionale. Inoltre, per tutti gli appassionati di design, l’ADI Design Museum di Milano presenta la mostra Best of Both Worlds: ITALY. Arte e Design in Italia 1915-2025, di cui la Banca è Exhibition Partner.

Salone del Mobile 2025: le iniziative di Intesa Sanpaolo

Da giovedì 8 sino a domenica 13 aprile 2025 Rho Fiera di Milano presenta la sessantatreesima edizione del Salone del Mobile 2025, di cui Intesa Sanpaolo è Partner Istituzionale. Un momento atteso da parte di appassionati provenienti da ogni parte del mondo, anche in virtù del parallelo allestimento di due eccezionali eventi quali sono Biennale Euroluce – che vede la presenza di oltre 300 brand provenienti da 25 paesi - e SaloneSatellite, con la partecipazione di 700 talentuosi designer under 35 e ben 20 scuole e università internazionali del settore.

Il talk di Intesa Sanpaolo

Nell’ambito dei numerosi eventi in programma legati al Salone, mercoledì 9 aprile alle 14.30 presso l’Arena by Formafantasma - Padiglione 14 - Intesa Sanpaolo organizza il convegno dal titolo “Eccellenze manifatturiere e Italian Style nel mondo: esperienze a confronto per la crescita sui mercati internazionali”. Un’occasione per addentrarsi in modo approfondito e inedito nelle fertili dinamiche attraverso cui il più rinomato design di casa nostra, grazie a un’efficace interconnessione con altre filiere produttive e di servizio, garantisce la diffusione mondiale del nostro richiestissimo Made in Italy, contribuendo con un peso specifico assai rilevante al PIL e ai livelli occupazionali del nostro Paese.

L’analisi di scenario è affidata a Stefania Trenti, Responsabile Industry and Local Economies Research Department Intesa Sanpaolo, chiamata a illustrare “Le prospettive per le filiere del Made in Italy”. Segue una tavola rotonda - “Il valore del design italiano e la forza delle filiere alla prova delle nuove sfide economiche e geopolitiche” - con la partecipazione di Fiorenzo Bandecchi, Presidente Yachtline1618, Sabrina Berini, Export Manager DEA, Luigi Passera, CEO Lario Hotels, Maurizio Riva, Presidente e Amministratore Delegato Riva1920 e Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo. Il talk procede con una relazione tenuta dall’architetto Alexander Bellman dal titolo: “Il patrimonio culturale dell’innovazione tecnologica come prerogativa di unicità per il design italiano nel mondo”. Modera Giusi Legrenzi, giornalista e speaker radiofonica di RTL 102.5.

Le prospettive per i settori del Made in Italy a cura di Stefania Trenti
  • Il 2024 è stato un anno complesso per le imprese italiane, in particolare per il settore manifatturiero, che ha registrato una contrazione del fatturato pari al -3,4% (al netto del settore dei prodotti petroliferi). I settori del Made in Italy hanno registrato andamenti molto diversificati, con maggiori difficoltà per la pelletteria e il tessile e risultati più brillanti per cosmesi e oreficeria. Il fatturato 2024 del Made in Italy, esclusa la filiera agroalimentare, ha raggiunto i 149,6 miliardi di euro.
  • Le attese per il 2025 e 2026 sono caratterizzate da un elevato livello di incertezza, legato in particolare alla discontinuità delle politiche americane. In Europa e in Italia ci si aspetta un ulteriore miglioramento del reddito disponibile delle famiglie, favorito da buone condizioni del mercato del lavoro e dalla discesa dell’inflazione, che potrà tradursi in un recupero dei consumi. 
  • I mercati internazionali continueranno comunque a costituire un driver fondamentale per la crescita delle imprese del Made in Italy: la propensione all’export è attesa salire al 77,2% nel 2027 (era del 60% nel 2012).
  • In questo contesto le politiche protezionistiche statunitensi possono aver un impatto rilevante. Occorre tuttavia considerare come a fare da traino all’offerta Made in Italy sui mercati internazionali sia soprattutto la fascia alta della gamma produttiva. La quota di mercato italiana sui prodotti ad elevato prezzo è pari al 11,2%, rispetto ad una quota del 4,6% sui prodotti a prezzi medi e bassi. Dietro questo risultato c’è la forza delle filiere del Made in Italy, con la produzione altamente concentrata in aree ad elevata specializzazione, dove si tramandano know-how e competenze artigianali, coniugate con l’elevato livello estetico delle produzioni di design. 
  • Il design rappresenta una competenza chiave per il Made in Italy, a servizio di un ampio spettro di attività. Oltre agli elevati investimenti interni alle imprese, l’Italia, infatti, è il primo Paese europeo per le attività di design specializzato: 6,3 miliardi di euro di fatturato (il 16,4% del totale UE27 nel 2023), con poco meno di 70 mila addetti, quasi il 20% del totale europeo (segue la Francia con 55mila addetti e la Germania con 53mila). 
  • Va poi considerata l’elevata capacità di reazione delle imprese italiane, sia nell’aggiustare i propri listini sia soprattutto nel cercare nuove destinazioni. La continua ricerca di nuovi mercati, già in atto da diversi anni, potrà essere ulteriormente accelerata da un contesto internazionale dove i rischi geopolitici continueranno ad essere largamente protagonisti. A conferma di questa tendenza, un’indagine Intesa Sanpaolo condotta sfruttando la rete degli specialisti all’internazionalizzazione, evidenzia come le imprese italiane si stiano già muovendo su questo fronte, guardando con crescente attenzione a nuove rotte commerciali vicine e lontane, tra le quali spiccano India e Nord Africa.

Mostra design italiano: Arte Industriale in Italia

Intesa Sanpaolo è Exhibition Partner della mostra Best of Both Worlds: ITALY. Arte e Design in Italia 1915-2025, allestita dal 1° aprile al 15 giugno 2025 all’ADI Design Museum di Milano, struttura che ospita la Collezione storica del Compasso d’Oro, tra le più importanti testimonianze internazionali del design contemporaneo. La mostra costituisce un vero e proprio evento socioculturale, oltreché artistico, in grado di mettere in scena la fertile contaminazione fra arte e design - con particolare riferimento al design in serie industriale - raccontando l’influsso decisivo che quest’ultimo ha sempre avuto, con il suo potente mix di funzionalità e bellezza, nell’anticipare gli scenari dell’attuale “società estetica”. Ne è ideatore e curatore Stefano Casciani, tra i più autorevoli divulgatori internazionali della cultura del design ed egli stesso artista designer. L’allestimento e la grafica sono di Piero Lissoni/GraphX.

Un’occasione speciale per ammirare oggetti divenuti iconici e che hanno fatto la storia della produzione di massa del nostro Paese, a cominciare dalla travolgente rinascita postbellica scandita dal boom economico e dall’assai più recente crisi economico-industriale della postmodernità finanziaria. Un grande omaggio al ruolo avanguardistico e geniale che il design italiano è riuscito ad avere storicamente in tutto il mondo. 

Oltre alla qualifica di Exhibition Partner, la Banca affianca l’ADI Design Museum nell’organizzazione di questa mostra con il prestito di quattro opere provenienti dalle proprie raccolte d’arte: Ricerca astratta (Due palme alla luce) di Giacomo Balla, Senza titolo di Joe Colombo, Alternato ambiguo di Enzo Mari e Telefono di Michelangelo Pistoletto. 

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