Nel contesto attuale, caratterizzato da crisi economiche, cambiamenti climatici e instabilità geopolitiche, la Circular Economy (CE) si è progressivamente affermata come un nuovo paradigma di sviluppo, in grado di slegare la crescita economica e sociale delle imprese e dei territori dallo sfruttamento delle risorse naturali esauribili. 

Non si tratta più di rendere ambientalmente e socialmente sostenibile il sistema economico lineare attuale, basato sul modello “estrai, produci, smaltisci”, ma di ripensare in modo condiviso il sistema stesso. 

La Circular Economy è un modello economico rigenerativo del capitale naturale, che si fonda sulla riprogettazione dei processi industriali e dei modelli di business, su soluzioni tecnologiche innovative lungo tutte le fasi della catena del valore.

In termini economici, questo modello offre un’innovativa visione di politica industriale, dando alle imprese l’opportunità di diversificare i ritorni economici e di mitigare i rischi connessi all’importazione di materie prime, rafforzando il posizionamento e la competitività delle aziende.  

Lo sviluppo della Circular Economy diventa, quindi, un obiettivo strategico non solo per incidere sui problemi di perdita della biodiversità e crisi climatica causati dall’attività umana, ma anche per indirizzare gli equilibri geopolitici, in particolare per quanto riguarda la disponibilità delle materie prime critiche, la dipendenza dall’utilizzo di combustibili fossili e la stabilità dei mercati. Per questo motivo il tema è oggi al centro delle agende politiche nazionali e internazionali, soprattutto in Europa.

Il settore finanziario riveste un ruolo indispensabile per immaginare un progresso a “misura d’uomo”, che rigeneri le risorse naturali e conservi nel tempo il valore di prodotti e servizi. Il tessuto economico e industriale italiano ha l’opportunità di svolgere un ruolo da protagonista in questo cambiamento epocale, soprattutto grazie alla distintività del Made in Italy, con l’obiettivo strategico di tutelare e incrementare la competitività delle aziende e la resilienza di medio-lungo periodo. 

Consapevoli del nostro impatto nel contesto economico, sociale e ambientale italiano, siamo in prima linea per promuovere e guidare la transizione del Paese verso un'economia circolare inclusiva, come ribadito dal nostro CEO in questa intervista dedicata. Un impegno perseguito con un approccio sistemico e concreto attraverso il supporto di Intesa Sanpaolo Innovation Center, centro di competenza del Gruppo sulle tematiche di Economia Circolare, anche grazie alla collaborazione con la Ellen MacArthur Foundation, tra le principali e più importanti realtà del settore, di cui il nostro Gruppo è partner strategico dal 2015. 

Inoltre, contribuiamo al dibattito globale con organizzazioni sovranazionali, istituzioni e policymaker, partecipando ai principali tavoli nazionali e internazionali di advocacy,  ad esempio con con l’UNEP FI e il Governo Italiano.

Nell’ottica di sostenere concretamente le imprese attive nel processo di transizione circolare, abbiamo rinnovato il plafond creditizio dedicato, che era stato inaugurato con il Piano d’Impresa 2018-2021, allocando ulteriori 8 miliardi di euro nell’arco del Piano d’Impresa 2022-2025.

Abbiamo scelto di dedicare all’economia circolare un’intera categoria del nostro Green, Social & Sustainability Bond Framework, il documento di riferimento in base al quale possiamo emettere obbligazioni verdi, a scopi sociali o, più in generale, di sostenibilità. Nel 2022 l’economia circolare ha rappresentato circa il 20% del portafoglio Green della Banca (quasi 2 miliardi di euro), contribuendo al 55% delle emissioni di CO2 finanziate evitate (oltre 4 milioni di tonnellate), come riportato nel Green e Social Bond Report 2022 (ENG) disponibile qui.

Infine, il nostro impegno per l’economia circolare si esplicita anche nell’ambito dell’asset management, attraverso ad esempio il lancio di fondi comuni che investono principalmente in titoli azionari globali di aziende che partecipano alla transizione verso un’economia circolare, e il report “Identifying companies leading the transition to Circular Economy” pubblicato da Eurizon Capital, la divisione asset management del Gruppo Intesa Sanpaolo, a settembre 2023.

Insieme ad Intesa Sanpaolo Innovation Center, a Fondazione Cariplo e a Cariplo Factory, nel 2018 abbiamo lanciato il Circular Economy Lab, primo laboratorio italiano interamente dedicato all’economia circolare. Il Circular Economy Lab è un punto di riferimento nazionale per le imprese e gli istituti attivi nell’ambito dell’innovazione circolare, che propone ai clienti - imprese e corporate - soluzioni di Education, Connection e Advisory finalizzate alla trasformazione dei propri modelli di business in ottica circolare.

Tra i progetti di sistema e più significativi del Circular Economy Lab troviamo l’iniziativa con il Governo degli Emirati Arabi Uniti, nell’ambito dello Strategic Master Agreement siglato a fine 2023 tra Intesa Sanpaolo, Intesa Sanpaolo Innovation Center e il Ministero dell’Economia degli EAU, al fine di promuovere l’adozione dei principi della circular economy e la progettazione di un ecosistema circolare nel Paese.

Inoltre, attraverso Intesa Sanpaolo Innovation Center, contribuiamo ai principali tavoli di lavoro nazionali e internazionali sull’economia circolare, cooperando con istituzioni e stakeholder nei settori finanza, agrifood, plastica, mobilità, costruzioni, fashion ed energia. 

Nell’ambito del Progetto Cultura previsto dal nostro Piano d’Impresa, il 20 settembre 2023 è stata inaugurata la mostra “Luca Locatelli. The Circle” presso le Gallerie d'Italia di Torino. Organizzata in collaborazione con Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo e realizzata con il supporto di Ellen MacArthur Foundation, in mostra sono state esposte una serie di opere con cui l’artista ha documentato le esperienze più significative volte a proteggere, sostenere e ripristinare gli ecosistemi naturali del pianeta in chiave circolare.

Il nostro impegno si esprime anche nelle numerose attività di promozione di una cultura della circolarità diffusa, sia all’interno che all’esterno del contesto aziendale. Alle iniziative di consolidamento delle competenze delle persone di Intesa Sanpaolo, affianchiamo progetti dedicati alla formazione dei talenti di domani, collaborando con numerose università e avviando iniziative specifiche, come il Master BioCircE (primo master italiano in bioeconomia circolare), il patrocinio al corso di Circular Economy Management dell’Università LIUC, la collaborazione con l’Università Bocconi e con l’Osservatorio Energy & Strategy del Politecnico di Milano e, infine, lo studio (ENG) con il Center for Corporate Reputation della Oxford University. 

In particolare, nel 2022 è stata riconfermata la partnership tra Intesa Sanpaolo Innovation Center e l’Università Bocconi per la ricerca e l’advisory sui temi della Finanza e dell’Economia Circolare, anche attraverso la pubblicazione di report e studi specifici che indagano gli effetti di riduzione del rischio finanziario e di miglior performance economica delle aziende che applicano i principi dell’economia circolare.