Educazione
Intesa Sanpaolo sostiene l'Università Campus Bio-Medico
Intesa Sanpaolo sostiene la cattedra di Bioingegneria elettronica e informatica affidata al prof. Leandro Pecchia che dirigerà la nuova unità di ricerca in “Intelligent Health Technology” presso l’Università.
La Banca sostiene il rientro in Italia del Presidente della Società Europea di Ingegneria Biomedica
L’Università Campus Bio-Medico di Roma con il sostegno di Intesa Sanpaolo riporta in Italia uno degli ingegneri biomedici più influenti a livello globale: il prof. Leandro Pecchia.
Il prof. Leandro Pecchia, già presidente della Società europea di ingegneria biomedica, dopo anni passati nel Regno Unito, torna in Italia con ruoli da consulente Oms per le tecnologie per il Covid-19 e professore ordinario all’Università Campus Bio-Medico di Roma. Il professore è tuttora protagonista in progetti per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche low cost e per l’utilizzo e l’applicazione di dispositivi medici avanzati nei paesi meno sviluppati, dove gli standard e i protocolli di utilizzo sono anche molto diversi da quelli in uso nei principali paesi occidentali e dove esiste una carenza di manutenzione e di ricambi, oltre ad un utilizzo da parte di operatori spesso non adeguatamente formati.
La Partnership
La collaborazione è stata annunciata lo scorso 17 novembre con un incontro titolato “Ingegneria biomedica per la salute globale e per lo sviluppo sostenibile”.
Sono intervenuti Carlo Tosti, Presidente UCBM, Paolo Arullani, Presidente della Biomedical University Foundation, Elisa Zambito Marsala, Responsabile Valorizzazioni del Sociale e Relazioni con le Università Intesa Sanpaolo, Eugenio Guglielmelli, Rettore UCGB, Andrea Rossi, Amministratore Delegato e Direttore Generale UCBM e Claudia Peverini, Program Director Department of Engineering University of Cambridge.
"La ricerca è motore di progresso sostenibile e quindi pilastro fondamentale per lo sviluppo della società. In un Paese avanzato l'Università è una delle istituzioni cardine, e sostenere progetti di inclusione, ricerca e innovazione incide sulla sua qualità a livello internazionale e questo è importante per comprendere come il Paese viene visto dal resto del mondo. Per questo, nel perseguimento dei propri fini istituzionali Intesa Sanpaolo presta particolare attenzione sia alla promozione delle attività di innovazione e ricerca scientifica sia allo sviluppo delle competenze e della formazione delle persone.
L’incontro è proseguito con la tavola rotonda "Formazione, ricerca e innovazione multidisciplinare per lo sviluppo sostenibile" con interventi di Alessandra Lanzara, Director Center for Sustainable Materials and Innovation, UC Berkeley; Barbara Mazzolai, associate Director for Robotics dell'Istituto Italiano di Tecnologia; Marcella Trombetta, Preside della Facoltà Dipartimentale di Scienze e Tecnologie per l'Uomo e l'Ambiente UCBM; Loredana Zollo, Preside della Facoltà Dipartimentale di Ingegneria UCBM; Marco Baccanti, Direttore generale Fondazione Enea Tech e Biomedical e Paolo Netti, Presidente del Gruppo Nazionale di Bioingegneria.
L’ingegneria biomedica è una disciplina che si ispira alla centralità dell’essere umano, lavorando per la sua salute, per la sua nutrizione e per l’ambiente che lo circonda.
È una scienza multidisciplinare e inclusiva, basata sull’integrazione fra ricerca, medicina e ingegneria, capace di valorizzare e attrarre anche il talento femminile: aspetti e impatti che confermano ulteriormente la sostenibilità della collaborazione tra la Banca e l’Ateneo romano.
L’ingegneria biomedica: ambiti scientifici e profili professionali
L’ingegneria biomedica utilizza le metodologie e le tecnologie dell'Ingegneria per comprendere, progettare e sviluppare modelli e dispositivi medici in grado di migliorare la qualità della vita dei pazienti e l’assistenza sanitaria. Tale branca scientifica si avvale di una collaborazione interdisciplinare molto stretta tra ingegneri, medici e biologi, i quali unendo le loro diverse competenze riescono a produrre dispositivi e strumenti per diagnosticare e curare malattie e per alleviare, riabilitare o compensare disabilità o lesioni, oltre che a progettare tecnologie innovative attraverso l’utilizzo di cellule staminali.
L’ingegnere Biomedico deve saper coniugare e applicare le conoscenze ingegneristiche con specifiche e avanzate conoscenze biomediche. Tale capacità richiede una profonda conoscenza dei principi biologici e dei processi di progettazione ingegneristica in forma multidisciplinare.
Sosteniamo la ricerca e il talento
La collaborazione tra Intesa Sanpaolo e l’Università Campus Bio-Medico rientra nell’impegno ESG che la Banca ha assunto da tempo e che - attraverso la struttura Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università - promuove in linea con l’agenda strategica per la Ricerca della UE e la quarta Missione del PNRR.
Le tante collaborazioni attive con le università e le scuole che si concretizzano attraverso la valorizzazione del merito, il sostegno alla ricerca, le borse di studio, le docenze e lo scambio di expertise che favoriscono l’inclusione educativa e aumentano l’attrattività degli atenei contribuendo, in tal modo, alla crescita economica e sociale dei territori e del Paese.
Data ultimo aggiornamento 27 febbraio 2023
Intesa Sanpaolo per l'educazione
Ecco alcune iniziative che sosteniamo per diffondere l'educazione e la conoscenza, garantire il diritto allo studio e sostenere la ricerca e le imprese del Paese