Innovazione
Neuroscienze: capacità cognitive e stili di apprendimento
Una ricerca del Neuroscience Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center
Se volete cimentarvi nel montaggio di una libreria preferite studiare attentamente il manuale delle istruzioni oppure guardare un tutorial su YouTube? Entrambe le ipotesi sono valide: la scelta – e il risultato - dipenderanno da voi, dalle vostre attitudini personali, dal vostro stile cognitivo. In sostanza, qualcuno otterrà un risultato migliore avendo sottomano le istruzioni, mentre altri lo faranno seguendo i passaggi del video.
Ci sono tutorial che hanno registrato centinaia di migliaia di visualizzazioni, a riprova che nell’utilizzare le diverse tecniche di apprendimento c’è stata una forte evoluzione dal verbal (testo) al visual (immagini, video e infografiche). Ma altre migliaia di persone continuano a usare i “vecchi” metodi e studiano il libretto di istruzioni.
L'apprendimento è una delle abilità fondamentali della cognizione umana ed è oggetto di studio della psicologia e delle neuroscienze da ormai due secoli. Anche Intesa Sanpaolo attraverso il Neuroscience Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center, ha voluto dare un contributo sul tema, visti gli impatti rilevanti che l'apprendimento può avere a livello organizzativo e formativo sui colleghi, ambito in cui ad esempio si rivela importante sia la velocità del processo di apprendimento, sia la "ritenzione" dei concetti in modo efficace nel lungo periodo.
I quattro cluster degli stili di apprendimento
Per il progetto di ricerca sugli stili di apprendimento, il Neuroscience Lab ha lavorato in collaborazione con il partner scientifico Scuola IMT Alti Studi Lucca, istituzione universitaria di ricerca e alta formazione con sede a Lucca. La sfida è stata condotta con la partecipazione volontaria di un ampio gruppo di colleghi di Intesa Sanpaolo e in sinergia con le strutture della Learning Academy.
La ricerca è incentrata sulla relazione tra la capacità di apprendimento e le attitudini individuali, che portano gli individui a focalizzarsi su alcune caratteristiche dell'informazione anzichè su altre. È possibile rilevare i diversi profili di apprendimento attraverso alcuni questionari appositamente adattati al contesto italiano dal Neuroscience Lab e Scuola IMT ed elaborati con programmi ad hoc realizzati dalla Scuola IMT.
Il Neuroscience Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center ha somministrato i questionari ai colleghi volontari Intesa Sanpaolo che hanno risposto alle domande in maniera anonima e i dati sono stati analizzati in forma aggregata. Sulla base di diversi profili cognitivi è stata poi prodotta una carta riassuntiva che fornisce indicazioni sulla formazione più adatta ai vari cluster.
Se si ha a che fare con una popolazione numerosa è infatti necessario creare dei gruppi omogenei ai quali sottoporre una modalità di apprendimento anzichè un’altra, che favorisca quindi quelle attitudini personali che accomunano individui di uno stesso gruppo.
Una cosa è certa: il profilo perfetto non esiste. Normalmente le persone più analitiche e che si fermano a riflettere prima di agire raggiungono performance più elevate; tuttavia, chi è più analitico tende a focalizzarsi sui dettagli, perdendo la visione d’insieme e la capacità di fare collegamenti tra macroargomenti.
Data ultimo aggiornamento 3 aprile 2024
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