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Innovazione

Terra Next: programma di accelerazione per startup e PMI nella Bioeconomia

Terra Next è il programma di accelerazione per startup e PMI innovative operanti nel settore dellla Bioeconomia. Il progetto nasce dalla collaborazione tra CDP Venture Capital,  Intesa Sanpaolo Innovation Center  Cariplo Factory, con lo scopo di accelerare le competenze imprenditoriali e creare sinergie con attori industriali valorizzando il Sud Italia. 

Un ecosistema dell’innovazione per il Sud

L’iniziativa, che ha recentemente ricevuto il patrocinio del Ministero della transizione ecologica (MiTE), prevede il coinvolgimento di partner istituzionali e scientifici, quali Fondazione con il Sud, l’Università Federico II di Napoli, il Campania Digital Innovation Hub e S.R.M. – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, oltre ad aziende come Pastificio Garofalo (core partner), Nestlé (partner) e Gruppo Getra (partner), Novamont (tech partner), Aristea, Nolanplastica, Selepack, e Tecno (member), che forniranno il loro know-how e le loro competenze per lo sviluppo dei programmi di accelerazione delle startup.

Con una dotazione iniziale di circa 3,8 milioni di euro stanziati dal Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital oltre a circa 1,3 milioni stanziati da Intesa Sanpaolo Innovation Center e i partner, l’acceleratore è progettato su un asse temporale di 3 anni. Ogni anno verrà lanciato un percorso di 12 settimane con base a Napoli presso il Campus di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II, nel quale le startup selezionate avranno l’opportunità di crescere attraverso mentorshipformazionenetworking e momenti di approfondimento frontale dedicati al consolidamento della value proposition e del modello di business, alla validazione tecnica e alla prototipazione delle soluzioni, al supporto al go-to-market e al fundraising.

L'edizione 2024 di Terra Next

Il 10 settembre ha preso il via la terza edizione di Terra Next. Le 7 startup selezionate propongono soluzioni innovative per affrontare diverse sfide, tra cui la tracciabilità della filiera, la produzione di imballaggi biodegradabili da sottoprodotti agricoli, la depurazione delle acque industriali da contaminanti tossici e il monitoraggio in tempo reale della salute delle piante. 

La terza edizione si è conclusa a fine gennaio con il pitch finale delle sette startup selezionate davanti a investitori e aziende. Dopo i saluti istituzionali, tra cui l’intervento di Viviana Bacigalupo, Direttrice Generale di Intesa Sanpaolo Innovation Center, che ha evidenziato il ruolo dell’Innovation Center nella ricerca e nella creazione di ecosistemi innovativi, si è aperta una tavola rotonda ispirata al documento “La Bioeconomia come motore di crescita sostenibile. Opportunità e strategie”.

Con più di 450 candidature ricevute, Terra Next si conferma un riferimento per le startup della bioeconomia, supportando 22 imprese in tre anni.

Le startup selezionate per la terza edizione:

L'edizione 2023

La seconda edizione di Terra Next è partita il 25 maggio con la selezione di 7 startup che hanno preso parte a un programma di accelerazione di 3 mesi. Le startup hanno lavorato su innovazioni legate al riutilizzo di scarti industriali, come fondi di caffè, carciofi, oli esausti e sughero, oltre a progetti per il benessere e l’alimentazione degli animali. Il programma ha offerto mentorship, formazione e supporto alla prototipazione e alla strategia di mercato.
Il percorso è stato pensato in modalità ibrida, con attività operative e di networking in presenza abbinate all'apprendimento da remoto, al fine di garantire alle startup e ai founder la flessibilità necessaria e il supporto nel loro percorso di crescita.

Il 10 ottobre, il Demo Day ha segnato la conclusione del percorso, con le startup che hanno presentato attraverso dei pitch i loro progetti a investitori e aziende. 

Le startup selezionate per la seconda edizione:

L'edizione 2022 del programma Terra Next

È partita a inizio giugno 2022 a Napoli la prima edizione di Terra Next, il programma di accelerazione per startup e PMI innovative nel settore della Bioeconomia. Dedicato in questo primo anno ai segmenti Nutraceutica, Biomateriali e Agricoltura rigenerativa.

Le startup selezionate nel corso di questa edizione hanno compiuto un percorso di crescita molto interessante, arrivando ad ottenere importanti risultati. Tra esse, segnaliamo Relicta, la startup che ha sviluppato un imballaggio in plastica idrosolubile e biodegradabile ottenuto dagli scarti di lavorazione dell’industria ittica, che ha chiuso un round di investimento pari a 500 mila euro, da parte di Scientifica Venture Capital, Terra Next e Vertis SGR, attraverso il fondo Venture 3 Technology Transfer.

A Ottobre 2022 si è svolto Il demoday di Terranext, un evento in presenza e in streaming che si è svolto  alla Apple Academy presso il Campus di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II di Napoli. Hanno preso parte le 8 startup selezionate che hanno fatto i loro pitch, presentando la loro soluzione innovativa a investitori e aziende dell’ecosistema.

Le startup selezionate per la prima edizione:
  • DND Biotech: ha messo a punto un sistema capace di studiare e accelerare i processi di biodegradazione dei contaminanti organici. Combinando robotica, dispositivi wireless e biotecnologie DND Biotech è in grado di fornire un innovativo servizio di biorisanamento a costi molto competitivi e basso impatto ambientale
  • Exo Lab Italia: utilizza nanovescicole vegetali (PDNVs) da frutta, vegetali e piante officinali provenienti da agricoltura bio, nei seguenti ambiti di applicazione: integrazione alimentare, cosmesi e drug-delivery. I PDNVs sono dei nano-shuttle che trasportano l'intero fitocomplesso della pianta da cui derivano e possono anche essere caricati con composti bioattivi e farmaci.
  • FitNEes: è una piattaforma nanotecnologica proprietaria che realizza particelle d’olio di dimensioni nanometriche disperse in acqua (dette nanosomi), dentro cui incapsula principi attivi liposolubili, in modo da proteggerli e renderli assumibili per bocca.
  • Galatea Biotech: vuole produrre bioplastiche in PLA (acido polilattico) completamente biodegradabili e compostabili, nonché di altre bioplastiche che siano 100% biodegradabili e 100% compostabili.
  • Iodo: possiede una tecnologia in grado di produrre “drug carriers” ad alto contenuto tecnologico tramite CO2 super critica. L’obiettivo è di fornire l’incapsulamento di principi attivi in carriers con caratteristiche innovative rispetto ai prodotti attualmente in commercio o in via di sviluppo su scala di laboratorio.

  • Relicta: ha sviluppato una bioplastica idrosolubile ottenuta dagli scarti di lavorazione industriale delle aziende ittiche. La caratteristica principale è l’idrosolubilità perché permette ai consumatori di smaltire il materiale autonomamente all’interno delle mura domestiche.
  • Sestre: sviluppa integratori nutraceutici a base di estratti della dieta mediterranea in grado di contrastare problematiche di natura ormonale che compromettono la fertilità femminile. Partendo dallo studio di malattie croniche e disfunzioni ormonali che a oggi non presentano soluzioni terapeutiche efficaci (quali endometriosi, ovaio policistico, amenorrea), tramite formulazioni specifiche dei propri prodotti, Sestre consente di migliorare la qualità della vita accompagnando le donne nella fase di ricerca di una gravidanza.

  • Tomapaint: produce una resina naturale derivata dagli scarti agroindustriali del pomodoro (principalmente bucce), estraendo una sostanza detta cutina. Può essere utilizzata come ingrediente principale per la formulazione di vernici per l'imballaggio metallico o in carta per alimenti. 

La Bioeconomia in Italia vale oltre 400 miliardi di euro

Quando si parla di bioeconomia ci si riferisce al sistema socio-economico che comprende le attività economiche che utilizzano in modo sostenibile le risorse naturali rinnovabili per produrre beni, servizi ed energia; è anche un settore ad elevato potenziale innovativo in grado di rispondere a sfide globali contemporanee, tutelando contestualmente ambiente e biodiversità.

La Bioeconomia è anche un’eccellenza del made in Italynel 2023, il settore ha generato un output di 437,4 miliardi di euro, con una crescita del 20,6% rispetto al 2021. La vitalità della Bioeconomia in Italia è testimoniata anche dalle 808 startup innovative censite nel 2023, pari al 6,6% del totale delle imprese iscritte all’apposito Registro. La maggior parte delle startup innovative della Bioeconomia, diffuse lungo tutta la penisola, è concentrata nel settore della R&S (45%), seguita dall’agri-food (25%).

Con questa iniziativa rafforziamo il sostegno alle startup e alle PMI ad alto contenuto tecnologico che operano nel settore della bioeconomia. La nostra Banca punta sull’innovazione come leva strategica di sviluppo dell’economia meridionale. Terra Next si inserisce tra le numerose attività che portiamo avanti nel Mezzogiorno con istituzioni, incubatori e imprese che hanno l’obiettivo di creare valore aggiunto per l’intero territorio. Inoltre, grazie a Intesa Sanpaolo Innovation Center, continuiamo a trasferire nuove competenze e know-how ai nostri clienti, favorendo così la creazione di nuovi asset strategici in diversi settori”.

Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo

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