Sociale
Giovani e lavoratori maturi
Il secondo episodio della stagione 2022 di “The way out: strumenti di ricostruzione sociale” affronta il tema delle "pari opportunità generazionali", nodo cruciale per la ripartenza del nostro Paese, soprattutto nell’ambito dell’applicazione del PNRR. In questo webinar si parla di quanto sia importante investire su nuove progettualità che abbiano come obiettivo quello di colmare il GAP tra le diverse fasce di età lavorativa, anche attraverso la testimonianza di chi sta già compiendo questo tentativo con successo.
I giovani in Italia sono sempre meno, pochi lavorano e quelli che lavorano guadagnano sensibilmente meno rispetto alle generazioni precedenti
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Il tema delle pari opportunità generazionali viene approfondito nel secondo webinar attraverso dati, evidenze e testimonianze.
Dalla staffetta generazionale alla parità
Mai come oggi abbiamo visto coesistere così tante generazioni nel mondo del lavoro. Sono almeno cinque, se teniamo conto dei Baby boomers fino alla Generazione Z. Negli ultimi 20 anni i lavoratori e le lavoratrici over 55 in Italia hanno superato il 20% della forza lavoro, con un aumento soprattutto delle donne, e si stima che in Europa gli occupati maturi possano raggiungere il 35% sul totale nel 2025. Viceversa, il numero di occupati giovani si è ridotto, in particolare per quanto riguarda la componente femminile.
Su questi dati influisce il calo di natalità, l’entrata ritardata nel mondo del lavoro per motivi di studio, il tasso di disoccupazione giovanile e il crescente livello di inattività che in Italia supera il 23% dei giovani. Ma Il ricambio generazionale o “staffetta” (l’uscita dal mondo del lavoro delle persone mature per lasciar spazio ai giovani) non è una soluzione alla disoccupazione giovanile. Nei paesi OCSE infatti, se aumenta l’occupazione over 55 aumenta anche quella giovanile e viceversa. Inoltre l’invecchiamento non rallenta l’innovazione, in Italia, infatti, le startup guidate da over 50 continuano a crescere.
16,2% STARTUPPER UNDER 30
Fonte: Italia Startup
13% STARTUPPER OVER 50
Fonte: Italia Startup
19% NUOVE IMPRESE AVVIATE DA OVER 50
Fonte: Unioncamere 2020
Questi dati ci obbligano ad una riflessione sulle nuove modalità di scambio di conoscenze e collaborazione, come il Reverse mentoring in cui i giovani contribuiscono alla formazione dei lavoratori maturi; lo Shadow board in cui giovani dipendenti collaborano con il consiglio di amministrazione nell'ambito di iniziative strategiche; infine il Worker Buy Out, uno strumento che consente ai dipendenti di rilevare la proprietà dell'azienda per cui lavorano in caso di fallimento, oggi considerato anche in caso di assenza di passaggio generazionale.
Una cultura aziendale fondata sullo scambio e sulla collaborazione: le testimonianze di Federica Pasini ed Alberto Racca
Federica Pasini è CEO e co-founder di Hacking Talents, una start up che aiuta le aziende ad innescare lo scambio di conoscenze tra dipendenti, accompagnando le persone nella connessione con i loro talenti. Alberto Racca è CEO del Miroglio Group, un’azienda italiana che opera lungo la filiera della moda femminile e del retail, proprietaria di marchi come Elena Mirò, Fiorella Rubino e Motivi.
Nel suo intervento, Federica Pasini evidenzia come le aziende dovrebbero creare una cultura aziendale basata sulla collaborazione, relazione umana e mentorship interna (tra le persone) ed esterna (con coach di comunicazione).
Federica Pasini sull’importanza di creare ponti tra persone di generazioni e ruoli diversi
Lo scambio è utile ai giovanissimi che hanno la possibilità di imparare dall’esperienza dei senior e alle generazioni mature per vedere e cogliere nuove opportunità nel proprio lavoro. La qualità del lavoro di domani dipenderà non soltanto dal trasferimento di competenze verticali, ma anche dalla capacità delle aziende di supportare la maturità emotiva di ciascuno nel rispettare la pluralità di espressioni.
Nel suo intervento, Alberto Racca sottolinea l’importanza di una formazione aziendale continua e della crescita professionale per osmosi, è necessario che i cambiamenti, per essere efficaci, avvengano “dal basso” all'interno delle organizzazioni.
Alberto Racca sull’importanza di generare una cultura dell’apprendimento
È fondamentale affermare una cultura dell’errore, che diventa un valore. Lo scambio tra persone di generazioni diverse accelera la capacità di vedere le cose da un nuovo punto di vista.
Nella nostra azienda abbiamo declinato questa cultura anche ai vertici, creando uno “Shadow board” di giovani talenti che coinvolgiamo per raccogliere nuove idee nel processo decisionale dei nostri CDA. Condividendo un approccio e rendendolo chiaro si lavora bene, si cresce e si impara.
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Data ultimo aggiornamento 11 novembre 2022