L’Indagine sul supporto alle persone anziane e alle loro famiglie restituisce una visione delle esperienze, delle percezioni e dei bisogni legati alla cura degli anziani. L'indagine è stata sviluppata in più fasi e ha integrato approcci sia qualitativi che quantitativi.
La fase qualitativa ha permesso, attraverso focus group e workshop, di raccogliere testimonianze dirette dei caregiver familiari e professionali che hanno messo in luce le difficoltà pratiche e organizzative, ma anche gli aspetti emotivi e relazionali connessi all'accesso ai servizi di cura rivolti agli anziani fragili.
Parallelamente, la parte quantitativa, che ha coinvolto cittadini tra i 30 e i 65 anni, residenti a Milano e in altre città italiane, ha evidenziato la dimensione sistemica dei bisogni rilevati, consentendo di approfondire le differenze territoriali e di distinguere tra chi ha già avuto esperienze dirette con il sistema di assistenza e chi vi si approccia per la prima volta. I dati raccolti evidenziano una forte pressione emotiva, economica e organizzativa sui caregiver, e una frammentazione dei servizi disponibili.

Nello specifico l'indagine evidenzia come la cura e l'assistenza agli anziani fragili sia una priorità sentita e in crescita. La popolazione teme la perdita di autonomia, la malattia, la solitudine e la difficoltà di gestire i familiari che invecchiano e le difficoltà economiche e burocratiche. Il timore di ammalarsi personalmente o che si ammalino i propri cari è citato da quasi il 40% della popolazione. Oltre il 60% degli italiani tra i 30 e i 65 anni ha esperienza diretta o indiretta nella cura di una persona anziana, e la maggioranza ritiene questa esperienza difficile, soprattutto per la conciliazione con il lavoro, i costi, la mancanza di informazioni e il carico emotivo.

Dalle interviste emerge che il primo pensiero, di fronte ai segnali di fragilità di un familiare anziano, è la protezione della persona. Prima ancora di avviare un percorso diagnostico o di cura, le famiglie si trovano a dover affrontare una storia personale già pesante, fatta di cambiamenti improvvisi, difficoltà emotive e organizzative. Spesso la diagnosi arriva tardi e la fase iniziale è vissuta come la più faticosa, sia dal punto di vista emotivo che pratico.

La proposta di uno sportello fisico nei quartieri incontra l’interesse di tutti. Le caratteristiche attese dagli sportelli sono legate alle esigenze di assistenza e di supporto con possibilità di contatto diretto. Le farmacie, in particolare a Milano, emergono come punti di riferimento privilegiati, seguite dagli ambulatori e i centri civici. 

L’indagine conferma che l’invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida sociale crescente, con impatti significativi sulle famiglie e sui caregiver. Per affrontare efficacemente queste sfide, è necessario rispondere alla domanda di prossimità, accessibilità e supporto diretto espressa dagli italiani.