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Cultura

MITO per la Città 2021

I giovani musicisti di MITO per la Città tornano a suonare in Area X. 

Luoghi insoliti, informali o meno conosciuti dal pubblico, si trasformano in palcoscenici per spettacoli musicali che hanno l’obiettivo di garantire un coinvolgimento più ampio dei cittadini che non frequentano abitualmente le sale da concerto o che non posso fisicamente raggiungerle. Dal 9 al 25 settembre la musica di MITO per la Città torna ad animare il capoluogo piemontese sotto il titolo e filo conduttore “Futuri”.

I protagonisti della kermesse sono, infatti, i giovani musicisti - 50 allievi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e 18 strumentisti che si specializzano con Obiettivo Orchestra, i corsi curati dalla Filarmonica TRT - spesso alla loro prima scrittura, che rappresentano il futuro nella professione musicale.

La protezione del talento, in tutte le sue forme artistiche, è un elemento che Area X promuove sin dalla sua costituzione nel 2019, confermandosi un luogo a disposizione della comunità dove si incontrano esperienza, protezione e futuro.

Per il terzo anno le porte di Area X si apriranno per due appuntamenti. 

Sabato 11 settembre 2021, ore 17.00 ‒ Quintetto d’archi Bottesini

Sofia Cipriani e Francesco Ferrati, violini

Davide Mosca, viola

Federico Vignola, violoncello

Maurizio Villeato, contrabbasso

 

Formazione nata all’interno del progetto Obiettivo Orchestra - corsi promossi dalla Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo e curati dalle prime parti della Filarmonica TRT (Teatro Regio Torino) – i concertato in particolare il Gran Quintetto in do minore di Giovanni Bottesini (1821-1889), il “Paganini del contrabbasso” legato nella memoria alla direzione della prima dell’Aida di Giuseppe Verdi al Cairo. Il dialogare degli strumenti ben si presta al lavoro formativo verso la professione della musica cui questi giovani strumentisti si stanno avviando.

Sabato 18 settembre 2021, ore 17.00 ‒ DoubleBass

Michele Benzonelli e Federico Mori, contrabbasso

Il ruolo del contrabbasso, fin dal XVIII secolo fondamentale per la sua funzione armonica, ebbe una svolta proprio nell’opera di Giovanni Bottesini, inarrivabile virtuoso che percorse i palcoscenici di 4 continenti e tracciò le basi della didattica dello strumento su cui questi due allievi della Scuola di Davide Botto del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Riuniti dunque in un duo di non comune ascolto, si esibiranno in musiche dei maestri del loro strumento e in curiose trascrizioni con cui loro stessi hanno voluto misurarsi con il contrabbasso, le cui vibrazioni si tradurranno nella pura emozione del pubblico.

 

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