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Cultura

L'inaugurazione del Teatro Regio di Torino

Giovedì 21 settembre alle ore 20.00 - con diretta su Rai Radio3 - prende il via la Stagione d’Opera e di Balletto 2023-2024 del Teatro Regio di Torino, di cui Intesa Sanpaolo è Partner e Socio Fondatore, con un’opera di eccezionale valore artistico e dai romantici rimandi storici. A un secolo e mezzo di distanza dalla precedente rappresentazione al Teatro Regio avvenuta nel 1885, viene infatti riproposta La Juive (L’ebrea) di Fromental Halévy, su libretto di Eugène Scribe, per la prima volta in lingua originale francese. L’opera, molto amata nell’Ottocento anche da artisti della grandezza di Wagner, Berlioz, Mahler e Proust, s’inserisce pienamente nella grand-opéra francese, genere di forte impatto emotivo che fonde armonicamente elementi storico-narrativi a forti tinte passionali con spettacolari rappresentazioni scenografiche accompagnate da una grande orchestra, dal coro e da danze. 

Il nuovo allestimento, che mette in scena 200 artisti tra solisti, professori d’orchestra, artisti del coro, ballerini, mimi e figuranti, ha tra le sue principali caratteristiche quella di utilizzare anche lo sfondato dorsale del palcoscenico, trasformando lo spazio scenico in un’imponente quanto suggestiva cattedrale laica. L’autorevole guida internazionale Musique & Opéra 23-24 considera questa messinscena de La Juive fra i dieci eventi operistici in assoluto da non perdere nella stagione in corso.  

Direzione d’Orchestra affidata all’eclettico maestro israeliano Daniel Oren, profondo conoscitore dell’opera di Halévy da lui già portata al grande successo con la Royal Opera House di Londra nel 2006 e con l’Opéra de Paris nel 2011.  

Sebbene Halévy riprenda una vicenda ambientata nel tardo Medioevo, evidenzia un tema di grande attualità: l’antisemitismo. L’ascolto di quest’opera ci commuove ancora oggi. Io personalmente sono molto toccato da La Juive, dove il contrasto fra le religioni del cattolicesimo e dell’ebraismo è messo in risalto dalla musica di Halévy, che eleva all’ennesima potenza le mie emozioni.

Daniel Oren, Direttore d'Orchestra

Teatro Regio di Torino 2023: gli artisti in scena

Alla maestria artistica di Stefano Poda, il cui sodalizio col Teatro Regio prosegue all’insegna della bellezza e dell’originalità - Thaïs, Turandot, Faust - si devono sia la regia che le coreografie, le scene, i costumi e i giochi di luce. Stefano Poda, dal 1994 ad oggi, ha realizzato più di 100 spettacoli in tutto il mondo - tra cui Aida per il centesimo Festival Lirico dell'Arena di Verona, Roméo et Juliette all'NCPA di Pechino, Otello di Verdi all'Opera Nazionale di Budapest - e il suo Faustal Teatro Regio di Torino nel 2015, è stato trasmesso nei cinema di tutto il mondo.

Regista collaboratore è Paolo Giani Cei. Gli artisti in scena sono Mariangela Sicilia (Rachel), Gregory Kunde (Éléazar), Riccardo Zanellato (Brogni), Martina Russomanno (Eudoxie), Ioan Hotea (Léopold), Gordon Binter (Ruggiero). Particolare importanza nell’opera è rivestita dal Coro, curato dal maestro Ulisse Trabacchin, quale imprescindibile elemento evocativo della forza d’animo popolare. 

Dopo la prima del 21 settembre sono previste altre cinque repliche, l’ultima delle quali fissata per martedì 3 ottobre.

Il Sovrintendente del Teatro Regio di Torino è Mathieu Jouvin, mentre il direttore artistico è Cristiano Sandri.

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