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Cultura

Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi in mostra

Da sabato 25 novembre sino a domenica 17 marzo 2024 Cuneo ospita una selezione di opere di due grandi interpreti del loro tempo. Presso il Complesso Monumentale di San Francesco è infatti possibile visitare la mostra "Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi. Capolavori dalla Santa Casa di Loreto". L’evento è promosso da Intesa Sanpaolo e Fondazione CRC ed è organizzato da Mondo Mostre. Curatela di Vito Punzi, direttore del Museo Pontificio Santa Casa di Loreto.

© Delegazione Pontificia Santuario della Santa Casa di Loreto e Distori Heritage, UNIVPM

Questa nuova collaborazione con la Fondazione CRC è la conferma del solido rapporto con una delle più rilevanti fondazioni di origine bancaria italiane. È consuetudine della Banca unire le proprie forze a quelle delle Fondazioni azioniste per realizzare progetti utili a rafforzare lo sviluppo economico, sociale e culturale sul territorio.

Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo

Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi in mostra a Cuneo

Lorenzo Lotto Adorazione del bambino 1546-49 ca. Museo Pontificio Santa Casa, Loreto

In esposizione nove opere, tutte provenienti dal Museo Pontificio Santa Casa di Loreto. Sette di Lorenzo Lotto (Venezia, 1480 - Loreto, 1556) che fanno parte del suo “ciclo lauretano”, originariamente custodite nella Cappella del Coro della chiesa di Santa Maria di Loreto. Tra queste, spiccano due capolavori assoluti quali il San Michele scaccia Lucifero, presentato per la prima volta al pubblico dopo un restauro conclusosi nel settembre di quest’anno e l’Adorazione del Bambino, restaurata nell’ambito di Restituzioni 2016, il programma di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio nazionale promosso e curato da Intesa Sanpaolo.


Di Pellegrino Tibaldi (Puria, 1527 - Milano, 1596) sono presenti due affreschi strappati e portati su tela, che originariamente erano stati realizzati per la Cappella di San Giovanni della stessa chiesa lauretana. 


Lorenzo Lotto
 s’insediò stabilmente e a Loreto dopo le esperienze di Roma, Bergamo, Venezia e Ancona. Qui, la sua maestria trovò grandi potenzialità espressive quale pittore del Santuario, di proprietà pontificia, che accoglieva la casa di Maria di Nazareth e che costituiva all’epoca il più potente simbolo di cristianità per l’Europa. Secondo la leggenda, nella notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1294 gli Angeli in volo vi depositarono la casa nazarena della Vergine Maria. Il Santuario divenne un vero e proprio cantiere voluto dai Papi, che alla fine del Cinquecento vi chiamarono a operare artisti, architetti e scultori del calibro di Bramante, Giuliano da Maiano, Giuliano da Sangallo, Baccio Pontelli, Luca Signorelli, Melozzo da Forlì e Sansovino. In tale fertile contesto creativo, il governatore della Santa Casa di allora Gaspare de’ Dotti commissionò a Lotto la realizzazione di alcuni dipinti per la Cappella del Coro della Chiesa di Santa Maria, come veniva chiamata quella che poi diventerà la Basilica. I sette capolavori da lui realizzati subirono nel tempo pesanti e inadeguati restauri. Solo di recente, attraverso nuovi accurati lavori di recupero, si è riusciti a riportare alla luce la più limpida essenza del suo lascito.

Lorenzo Lotto Presentazione di Gesù al Tempio 1555 ca Museo Pontificio Santa Casa, Loreto

Quando Pellegrino Tibaldi giunse a Loreto non ancora trentenne, il Lotto aveva già più di settant’anni ed era afflitto da gravi disturbi di salute vocali e visivi. Al tempo era impegnato nel completamento dell’Adorazione di Magi e della Presentazione al Tempio, con i quali avrebbe terminato i lavori affidatigli da Gaspare de’ Dotti. Benchè non vi siano evidenze di contatti diretti fra i due artisti, gli splendidi affreschi del Tibaldi staccati e riportati su tela, offrono l’occasione di riflettere su possibili influenze dello stile artistico di Lorenzo Lotto nelle sue opere.  


Oltre alla presentazione delle opere più significative e del percorso artistico dei due artisti protagonisti, la mostra offre l'occasione di cogliere un spaccato della storia del Santuario di Loreto e del fertile periodo creativo che contraddistinse l’arte del nostro Paese nell'epoca rinascimentale in cui operarono i due maestri. Inoltre, è possibile scoprire o conoscere meglio la grande varietà di manufatti afferenti alla devozione mariano-lauretana, presenti in larga parte del territorio piemontese nelle chiese, santuari e cappelle dedicate alla Madonna di Loreto. 15 degli oltre 80 manufatti che si trovano in Piemonte risiedono proprio in provincia di Cuneo.

© Delegazione Pontificia Santuario della Santa Casa di Loreto e Distori Heritage, UNIVPM

I possessori del biglietto di ingresso alla mostra avranno diritto ad accedere con tariffa ridotta alle Gallerie d’Italia di Torino, Milano, Vicenza e Napoli, fino al 30 giugno 2024.

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