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Cultura

"Un segno grandioso" nelle opere di Velázquez

Le Gallerie d'Italia di Napoli celebrano il genio di Diego Velázquez (1599-1660) con la presentazione delle due opere giovanili Immacolata Concezione e San Giovanni Evangelista sull'isola di Patmos, giunte a Napoli in prestito straordinario dalla National Gallery di Londra. Il titolo della mostra è Velázquez. “Un segno grandioso”.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito della rassegna "L’Ospite illustre", progetto promosso da Intesa Sanpaolo, che offre la possibilità di scambi in prestito temporaneo con alcuni dei più importanti musei italiani e stranieri.   

National Gallery: Velázquez tra Napoli e Londra

A sua volta il museo londinese, fra i più prestigiosi in assoluto a livello internazionale, il 18 aprile 2024 in occasione dei festeggiamenti per il proprio bicentenario dedica un’intera sala alla mostra-dossier "The Last Caravaggio", incentrata sul capolavoro Il Martirio di sant’Orsola ricevuto in prestito proprio dalle Gallerie d'Italia - Napoli

La mostra Velázquez. “Un segno grandioso” pone in evidenza l’intenso legame dell’artista con la città di Napoli, il cui Regno ai tempi era amministrato dai viceré spagnoli. L'artista conobbe la città partenopea in occasione di due soggiorni in Italia: il primo motivato da ragioni di studio tra il 1629 e il 1630, il secondo legato al suo ruolo di soprintendente alle opere d’arte delle residenze reali, tra il 1649 e il 1651. 

Due momenti di fondamentale importanza nel percorso di maturazione espressiva del maestro spagnolo, grazie anche al confronto che ebbe con l’influente aristocrazia del luogo e con i principali pittori dell’epoca di estrazione partenopea ed esponenti del caravaggismo napoletano. Un’esperienza che trovò il suo massimo completamento stilistico in chiave naturalistica in patria, dove ebbe l’incontro folgorante con le opere di Caravaggio importate a Siviglia e in seguito, con quelle dei suoi discepoli.

Diego Velázquez, San Giovanni Evangelista sull’isola di Patmos, 1618-1619, Londra, The National Gallery

Acquistato con una sovvenzione speciale e i contributi del Pilgrim Trust e dell’Art Fund, 1956 © The National Gallery, London.

Velázquez e il caravaggismo, tra naturalismo spagnolo e napoletano

I dipinti di Velázquez in mostra, realizzati per i Carmelitani Calzati di Siviglia, sono affiancati per l’occasione da due opere concettualmente speculari alla sua Immacolata Concezione. La prima opera è la Madonna Immacolata di Battistello Caracciolo (1578-1635), uno dei più antichi e originali seguaci napoletani di Caravaggio, realizzata all’incirca negli stessi anni e oggi presente nella chiesa della Natività della Beata Vergine Maria a Roccadaspide (nel Cilento).

La seconda è l’Immacolata Concezione firmata da Paolo Finoglio (1590-1645), artista di complessa cultura attivo tra Napoli e la Puglia, tanto legato ai modelli della prima generazione dei caravaggeschi napoletani, quanto sensibile al realismo di Jusepe de Ribera e ai preziosismi cromatici di Artemisia Gentileschi. L’opera è proveniente dal complesso francescano di San Lorenzo Maggiore a Napoli.

L’esposizione in mostra delle opere di Battistello Caracciolo e Finoglio, accanto a quelle di Velázquez, rappresenta una scelta che evidenzia la presenza di notevoli raffigurazioni dell’Immacolata realizzate a Napoli nel giro di anni che va dall’esecuzione delle due tele di Londra, al primo viaggio in Italia del maestro sivigliano, anche a testimonianza delle forti analogie tra il naturalismo spagnolo e quello napoletano.

1. Acquistato con il supporto dell’Art Fund, 1974 © The National Gallery, London  
2. Roccadaspide, chiesa della Natività della Beata Vergine Maria © Archivio dell’arte/Pedicini Fotografi
3. Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore, Museo dell’Opera © Archivio dell’arte/Pedicini Fotografi

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