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Cultura

Bookcity Milano 2020, una festa del libro tutta speciale

BookCity Milano 2020, la grande festa del libro di cui Intesa Sanpaolo è sostenitrice come Main Sponsor fin dalla prima edizione del 2012, non si è arresa al lockdown e alle difficoltà del momento, ma si è impegnata a entrare virtualmente in ogni casa con questa nona edizione che si è svolta a Milano dall’11 al 15 novembre. Quella di quest’anno, infatti, è stata un’edizione speciale, con tutti gli eventi in streaming, che ha mantenuto lo spirito di sempre: avvicinare i cittadini alla lettura e al libro, valorizzare il potere della parola, portare un messaggio di speranza e di fiducia per il futuro.

Bookcity, a viva voce

Molti gli eventi quest'anno compresi nel focus #TerraNostra e dedicati al nostro rapporto con il Pianeta e le comunità: in questo video il filosofo, accademico ed evoluzionista Telmo Pievani offre un'interessante riflessione sul progresso, sulla sua ambivalenza, e su come il nostro rapporto con l'ambiente e il suo sfruttamento siano connessi agli eventi pandemici come quello che stiamo vivendo.

I consumi culturali degli italiani ai tempi di Covid-19

Quest’anno abbiamo portato il nostro contributo culturale e di esperienza con la divulgazione di due ricerche che sono state presentate venerdì 13 novembre dal titolo, rispettivamente, “Effetto Festival” realizzata da Giulia Cogoli e Guido Guerzoni e “I consumi culturali degli italiani ai tempi di Covid-19 ”

I risultati delle ricerche, entrambe promosse e sostenute da Intesa Sanpaolo, sono state discusse da Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine del Gruppo, Ricardo Franco Levi, Piergaetano Marchetti, oltre che da Cogoli e Guerzoni.  

Il lavoro d’indagine, condotto da Ipsos, che ha raccolto dal 6 al 21 ottobre i dati da 1.000 persone a livello nazionale e le impressioni qualitative di una community online di tre giorni, offre un quadro significativo della fruizione culturale degli italiani e dei recenti mutamenti. In particolare si possono delineare alcune linee prevalenti:

•          La cultura ha un ruolo importante nella vita delle persone perché assolve a bisogni di crescita individuale, di svago, curiosità e condivisione, e l’esperienza dal vivo rimane la modalità preferita per fruire di un evento perché offre un’esperienza completa;

•          Il lockdown ha portato un iniziale disorientamento tra i cittadini, ma ha poi stimolato e imposto nuove strategie, quasi sempre di successo, per sopperire alla mancanza della fruizione dal vivo;

•          Il digitale è stata la grande novità degli ultimi mesi d’emergenza, ha giocato un ruolo chiave nel lockdown perché ha colmato un vuoto e ha allargato la platea consentendo l’avvicinamento al mondo della cultura di nuovi fruitori, meno esperti, ma entusiasti;

•          Sono persone interessate ai contenuti, che hanno una concezione della cultura più “orizzontale” e “democratica”, con un livello di istruzione più basso e meno abbienti (grazie alla fruizione da remoto hanno potuto superare la barriera del prezzo che li ostacolava). Il digitale, dunque, ha reso più accessibile la fruizione della cultura a un target che ha voglia di scoprire le novità e di condividerle in famiglia;

•          Quando l’emergenza sanitaria finirà, si tornerà a prediligere una fruizione dal vivo, ma sarà necessario un ripensamento per andare incontro ad alcuni cambiamenti, dove esperienza dal vivo e da remoto dovranno integrarsi sempre di più. E il digitale può essere l’elemento decisivo di integrazione della fruizione in presenza, valorizzando il prima, il durante e il dopo dell’evento dal vivo.

Dalla ricerca, quindi, si possono trarre alcune conclusioni, con indicazioni per il futuro della proposta e della gestione della cultura nel nostro Paese, alla luce dei cambiamenti indotti dalla pandemia.

Il pubblico tradizionale, degli appassionati, privilegia la fruizione dal vivo perché coinvolge, crea una comunità tra visitatori e ascoltatori mentre ritiene l’opzione digitale meno coinvolgente perché giudicata fredda. Il nuovo pubblico, i neofiti, soprattutto giovani, più sensibili al digitale, apprezzano la fruizione da remoto perché è più informale, lontana dalle liturgie, è autentica, si può realizzare “dal divano”, si può condividere con i famigliari.  La fruizione da remoto quindi ha una valenza intergenerazionale, apre a nuovi consumatori che non hanno regolare accesso alla cultura per motivi economici o di tempo o di distanza dai luoghi di produzione culturale o ancora di preparazione (si partecipa “senza disagio”) ed è quindi inclusiva.

L’esperienza di quest’anno lascerà un quadro dei consumi culturali modificato. Non si tornerà indietro, come se non fosse successo nulla. Tornerà la fruizione dal vivo ma resterà quella digitale come fattore complementare dell’esperienza dal vivo.

Nel ‘new normal’, quando ci sarà, si dovrà trovare una sintesi tra le due opzioni, una convivenza dove il digitale sarà elemento di integrazione prima, durante e dopo l’esperienza dal vivo, con anticipazioni, interviste agli artisti, possibilità di creare diverse community in base ai soggetti trattati. E’ una metamorfosi in divenire verso un concetto di multicanalità, come per i servizi bancari, che dimostra come il digitale stia entrando nella vita di tutti.

La ricerca è il contributo che Intesa Sanpaolo ha voluto dare alla comprensione dell’atteggiamento del pubblico verso nuove modalità di fruizione culturale. Per noi la cultura e l’arte sono un motore del benessere delle persone, da coltivare, da alimentare come presupposto di sviluppo economico e di crescita civile.

Questa indagine, infine, è un piccolo omaggio che Intesa Sanpaolo vuole fare agli operatori culturali perché possano orientare le loro scelte per la ripartenza, uno strumento utile per facilitare una comunicazione efficace della cultura, per renderla sempre più accessibile.

Scarica la ricerca  “Effetto Festival"

Scarica la ricerca “I consumi culturali degli italiani ai tempi di Covid-19”

Gli altri interventi di Intesa Sanpaolo

A Bookcity2020 abbiamo partecipato anche con altri eventi:

•             La proiezione del docufilm dedicato alla storia dell’IMI, con intervento introduttivo di Barbara Costa insieme alla professoressa Vera Zamagnisabato 14 novembre.

•             La presentazione del centesimo volume del Dizionario Biografico degli Italiani, realizzato da Treccani con il sostegno di Intesa Sanpaolo domenica 15 novembre.

•             Venerdì 13 novembre Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, ha partecipato alla presentazione del libro “La grande tentazione” di Stefano Caselli 

•             Domenica 15 novembre presentazione del libro “Giro d’Italia nelle piazze dello spaccio” di Vittorio Brumotti.

Intesa Sanpaolo per la cultura

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