Per la prima volta, in questa occasione, è esposto un nucleo di opere degli anni Settanta denominate Paesaggi TV, presenti nella Collezione Luigi e Peppino Agrati e oggi parte del patrimonio artistico di Intesa Sanpaolo. Ne fanno parte lavori in cui il talento pittorico di Schifano raffigura alcuni suoi stessi scatti fotografici incentrati sulla nuova serialità omologata della televisione, con un focus particolare su fatti di cronaca e sulla pubblicità. In queste opere è possibile notare le influenze artistiche di maestri quali Giorgio De Chirico, Leonardo Da Vinci e Pablo Picasso.
L’esposizione prosegue nel grande salone Toledo al piano terra con le opere di maggiori dimensioni, compresi tre grandi teleri contemporanei, realizzati da Schifano a partire dai primi anni Settanta, sino agli inizi degli anni Novanta. Emergono qui le numerose contaminazioni con i maggiori poeti e intellettuali del suo tempo, a cominciare dalle incursioni nella nascente cultura pop americana, che scaturiscono da incontri e confronti artistici con importanti figure come Andy Wharol, Truman Capote, Mick e Bianca Jagger.
È proprio attingendo alla dilatazione raffigurativa degli spazi urbani e paesaggistici, tipica della nuova tendenza d’oltreoceano degli anni Cinquanta, che Schifano diviene, nel decennio successivo, assoluto precursore in Europa nella realizzazione di grandi opere su tela. Quelle esposte in questa mostra sono il frutto di una committenza del 1990 e si sono miracolosamente salvate da un incendio che ha distrutto gran parte di questa produzione: qualche danneggiamento è tuttora visibile, ma è l’artista stesso a considerare questi segni come emblema della vitalità delle sue opere, sopravvissute alle fiamme.
Un altro interessante aspetto, meno noto al grande pubblico, è quello dell'attenzione che Schifano aveva verso i mezzi televisivi. In alcune delle opere in mostra l’artista sovrappone la pittura di grandi dimensioni a immagini televisive scelte da lui nel flusso ininterrotto delle trasmissioni, quasi a voler sfidare i nuovi formati altamente scenografici e spettacolari proposti dalle realtà tecnologiche.
Una mostra-evento, dunque, di rara originalità e completezza espositiva, con la presenza di numerosi capolavori, molti dei quali inediti. Un allestimento narrativo intenso e coinvolgente, reso possibile anche da nuovi recenti studi sull’artista grazie all’Archivio Mario Schifano di Roma e dalla particolare struttura architettonica di Gallerie d’Italia di Napoli, in grado di offrire in ciascuna sala tematica spazi di silenzio e di contatto introspettivo con le opere.