Teatro La Fenice di Venezia: il nuovo programma 2022-2023

Ben quattro titoli del nuovo cartellone di lirica e balletto portano il nome di Giuseppe Verdi, a cui spetta anche l’onore di inaugurare la stagione, con il suo testamento spirituale, il Falstaff, che il 18 novembre è stato diretto da Myung-Whun Chung, con regia di Adrian Noble. Torneranno due capolavori da lungo assenti dal palcoscenico veneziano: Ernani, prima opera verdiana delle cinque che videro la luce proprio a Venezia, nonché I due Foscari, opera che manca alla Fenice dal 1977. Chiuderà la stagione un quarto titolo dalla trilogia popolare verdiana, La traviata, con la bacchetta di Stefano Ranzani e l’ormai leggendario allestimento del regista Robert Carsen, che inaugurò la Fenice restaurata.

La stagione renderà omaggio anche al compositore veneziano Bruno Maderna con un nuovo allestimento del suo Satyricon, opera in un atto tratta dal romanzo omonimo di Petronio.

Dal repertorio comico settecentesco andranno in scena due titoli: un nuovo allestimento de Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa e la ripresa di uno dei titoli più amati dagli appassionati, il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini.

Mai rappresentato prima, Il trionfo del tempo e del disinganno di Händel approda finalmente sul palcoscenico della Fenice. Anche Richard Wagner, autore poco frequentato nei cartelloni lirici fenicei, torna protagonista con L’olandese volante.

Torna in scena anche un capolavoro dell’opera verista, la Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, mentre sul fronte della musica barocca continua l’affondo nella riscoperta del Vivaldi operistico con l’Orlando Furioso.

Orfeo ed Euridice, titolo cruciale nella storia dell’opera, sarà invece rappresentato in un nuovo allestimento affidato a Pier Luigi Pizzi e Ottavio Dantone, per la parte musicale.

Saranno due gli spettacoli di danza: La Dame aux Camélias, capolavoro della coreografia contemporanea a opera di John Neumeier, e Lac, una rilettura del Lago dei cigni del coreografo di Jean-Christoph Maillot, su musiche originali di Čajkovskij.

La musica contemporanea andrà in scena con due titoli mai rappresentati a Venezia: Bach Haus, una sorta di divertissement che rievoca la famiglia di Bach, con musiche di Michele Dall’Ongaro, e Acquaprofonda di Giovanni Sollima, vincitrice del Filippo Siebaneck al Premio Abbiati 2022.

La Stagione Sinfonica sarà inaugurata il 3 dicembre con Myung-Whun Chung che dirigerà la Quinta Sinfonia di Mahler, oltre ai Vesperae solennes de confessore per soli, coro e orchestra KV 339 di Mozart. Il Maestro Chung tornerà poi a primavera per il concerto del Venerdì Santo, dirigendo lo Stabat Mater di Gioachino Rossini.

Saliranno per la prima volta sul podio dell’Orchestra della Fenice George Petrou, Jonathan Darlington, Louis Lortie e Min Chung. Ci saranno Asher Fisch, Charles Dutoit, Ton Koopman e Federico Guglielmo, con un programma barocco che prevede anche le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi. Atteso il ritorno di Donato Renzetti, che dirigerà la Messa di Gloria di Puccini, di Hartmut Haenchen con programma dedicato a Schumann e Wagner e di Robert Trevino che dirigerà la Pastorale di Beethoven e Also sprach Zarathustra di Strauss, e poi ancora Alpesh Chauhan, Markus Stenz e Dennis Russell Davies.

Confermato anche in questa nuova Stagione il Concerto di Natale nella Basilica di San Marco e nel Duomo di Mestre, il Concerto di Capodanno, con la direzione musicale di Daniel Harding, solisti Federica Lombardi e Freddy De Tommaso, che sarà trasmesso in diretta televisiva su Rai1, nonché il concerto sinfonico in Piazza San Marco, in piena estate, con Juraj Valčuha che dirigerà la Nona Sinfonia di Beethoven.

Il Gran Teatro La Fenice, due volte distrutto e riedificato, con le sue stagioni liriche e sinfoniche rappresenta un riferimento fondamentale per la vita artistica e culturale del Paese. Intesa Sanpaolo è Main Partner della stagione e Socio Sostenitore della Fondazione Teatro La Fenice.