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Cultura

Teatro Regio di Torino: la Stagione 2025/2026 si apre con Francesca da Rimini

Immagine dei protagonisti dell'opera Francesca da Rimini
Immagine dei protagonisti dell'opera Francesca da Rimini

Sosteniamo il Teatro Regio di Torino dal 2011. Un legame che si è ulteriormente consolidato nel maggio 2022, con il nostro ingresso nella compagnia dei Soci Fondatori, e che oggi si rinnova attraverso il sostegno alla produzione inaugurale della Stagione d’Opera e di Balletto 2025/2026, in qualità di Partner.

Programma Teatro Regio: la nuova Stagione d’Opera e di Balletto

Il Teatro Regio inaugura con Francesca da Rimini la nuova Stagione d’Opera e di Balletto 2025/2026, intitolata “Rosso”: un percorso tematico che esplora le tensioni dell’anima, tra passione e conflitto, violenza e giustizia.

L’opera di Riccardo Zandonai, presentata in prima assoluta al Regio nel 1914, prende ispirazione dalla tragedia di Gabriele D’Annunzio e dal celebre episodio del V Canto dell’Inferno dantesco che racconta l’amore proibito e travolgente tra Paolo e Francesca con un’intensa forza drammatica e raffinata espressività lirica. Oggi viene riproposta con un nuovo allestimento firmato da Andrea Bernard e diretto da Andrea Battistoni. A dare voce ai protagonisti, un cast di grande prestigio internazionale: Roberto Alagna, Barno Ismatullaeva e George Gagnidze.

Scegliere Francesca da Rimini per inaugurare la Stagione significa riportare al centro un’opera che appartiene alla storia del Regio e che unisce radici italiane e sensibilità europee. È un titolo raro e prezioso, che ritrova oggi nuova attualità e che ben interpreta lo spirito della nostra programmazione, sospesa tra tradizione e ricerca. 

Cristiano Sandri, Direttore Artistico Teatro Regio

Lo spettacolo sarà presentato in anteprima giovedì 9 ottobre alle 20, riservata agli under 30. La Prima ufficiale si terrà venerdì 10 ottobre alle ore 19, seguita da sei repliche fino al 23 ottobre.

La storia del Teatro Regio di Torino: tre secoli di musica e bellezza

Fondato nel 1740 per volontà di Carlo Emanuele III, il Teatro Regio di Torino rappresenta uno dei luoghi simbolo della cultura musicale italiana. Progettato inizialmente da Filippo Juvarra e poi realizzato da Benedetto Alfieri, il Regio si affermò sin da subito come punto di riferimento internazionale per la qualità delle sue produzioni, la magnificenza architettonica e la ricchezza della sua programmazione.

Nel corso dei secoli, il Teatro ha subito profonde trasformazioni, rispecchiando i mutamenti storici e politici del Paese: da Teatro Nazionale durante l’epoca repubblicana, a Théâtre Impérial sotto Napoleone, fino al ritorno ai Savoia con la Restaurazione. 

I decenni a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento hanno rappresentato un periodo di grande lustro, segnato dal sodalizio artistico con Arturo Toscanini, le prime assolute di Manon Lescaut e La bohème di Puccini, la prima italiana della Salome di Strauss e la storica prima di Francesca da Rimini di Zandonai. Dopo il devastante incendio del 1936, il Teatro fu ricostruito e riaperto nel 1973 con I Vespri siciliani di Verdi, nella prima e unica regia di Maria Callas e Giuseppe Di Stefano.

Oggi il Teatro Regio è una Fondazione, protagonista sulla scena internazionale grazie a produzioni di altissimo livello, tournée globali e collaborazioni con artisti di fama mondiale. Un patrimonio vivo, che continua a raccontare la grandezza della tradizione operistica italiana.

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