Innovazione
Intelligenza Artificiale nelle imprese italiane
L’Intelligenza Artificiale non è più una prospettiva tecnologica lontana, ma una leva decisiva per la competitività e per la capacità delle imprese di innovare processi, prodotti e modelli organizzativi. Negli ultimi anni l’impiego dell’AI è cresciuto rapidamente, coinvolgendo anche le piccole e medie imprese. Ma a che punto sono realmente le aziende italiane nel percorso di adozione dell’AI?
L’adozione dell’AI in Italia (Dati 2025)
Per comprendere come l’intelligenza artificiale stia entrando nei processi aziendali italiani, abbiamo raccolto le valutazioni di quasi 3300 gestori di Intesa Sanpaolo, che ogni giorno seguono da vicino le realtà produttive sul territorio. I loro giudizi - riferiti complessivamente a oltre 500.000 aziende e raccolti nel nuovo Focus sull’Intelligenza Artificiale del Research Department realizzato in collaborazione con Data & Artificial Intelligence Office- offrono una lettura aggiornata sull’adozione dell’AI: dove viene utilizzata, quali processi coinvolge, che vantaggi offre e quali difficoltà emergono nelle fasi di implementazione.
Secondo i dati Istat, pubblicati a metà dicembre 2025, nel corso dell’anno la diffusione dell’intelligenza artificiale ha avuto una crescita rilevante (è raddoppiata in un anno passando dall’8,2% al 16,4%), ma presenta valori differenziati: il 53,1% delle imprese con più di 250 addetti utilizza soluzioni di AI, mentre tra le PMI la quota si ferma al 15,7%. Le valutazioni dei gestori permettono di leggere meglio questa eterogeneità: l’adozione risulta più frequente nei settori della Manifattura, del Turismo e dei Servizi e meno diffusa in comparti più tradizionali, quali Agricoltura e Costruzioni. Evidenze che descrivono un percorso di crescita disomogeneo, con velocità differenti a seconda delle specificità dei settori.
Diffusione dell'IA nelle imprese italiane
Cosa si può fare con l’AI? Gli utilizzi principali in azienda
Nelle imprese l’intelligenza artificiale viene utilizzata in ambiti differenti, contribuendo a migliorare le attività operative e i processi decisionali. Il Marketing e vendite, indicato dal 47,8% dei gestori, è l’area più coinvolta, tra ottimizzazione delle campagne, analisi dei dati e chatbot per il servizio clienti. Seguono i Processi produttivi (36,5%), con manutenzione predittiva, controllo qualità e automazione delle linee, particolarmente diffusi nel Manifatturiero (55,7%). La Logistica (28,5%) impiega l’AI per prevedere la domanda, organizzare il magazzino e ottimizzare i percorsi di distribuzione, mentre la Cybersecurity (22%) la utilizza per individuare minacce e anomalie e rafforzare la protezione dei sistemi.
Ambiti di utilizzo di soluzioni AI
Pro e contro dell’AI: benefici reali e ostacoli all’adozione
L’introduzione dell’Intelligenza Artificiale genera vantaggi concreti per molte imprese, ma non sempre l’implementazione dei progetti è immediata. Dal Focus emergono infatti sia potenzialità che ostacoli: l’AI contribuisce a rendere più efficienti i processi, ridurre i costi e migliorare la qualità dell’offerta ma, al contempo, molte aziende – soprattutto di piccole dimensioni – incontrano difficoltà legate alla mancanza di competenze, alla complessità dei sistemi o ai costi iniziali. Un insieme di fattori che incide sul ritmo di adozione dell’Intelligenza Artificiale, indirizzando le scelte strategiche delle imprese.
I vantaggi: l’efficienza come leva principale
Secondo i gestori, il beneficio più sentito riguarda l’efficientamento dei processi (48,9%), specialmente nel Manifatturiero (59,8%) e in Agricoltura (65,2%). L’AI consente anche di ridurre i costi (38,8%) e di migliorare la qualità dell’offerta (25,5%), un aspetto di cruciale importanza nel Turismo. Emergono inoltre vantaggi nella gestione dei dati, nella programmazione delle attività e, in alcuni casi, nelle performance commerciali, soprattutto quando le soluzioni vengono adottate in modo continuativo, non episodico e diffuso a più ambiti aziendali.
AI nelle imprese italiane: dati, vantaggi e sfide | Intesa Sanpaolo
Le barriere: competenze, costi e complessità
La principale criticità rilevata è la mancanza di competenze interne, indicata dal 57,9% dei gestori, che si configura come limite trasversale. Un'altra barriera riguarda la difficoltà nel valutare i benefici attesi (37,5%), soprattutto per le microimprese a causa della minore strutturazione. Seguono i costi iniziali troppo elevati (25%), la difficoltà a trovare consulenti e figure professionali che possano guidarli, e le preoccupazioni legate alla normativa, alla privacy e all’integrazione dell’AI con i sistemi esistenti. Ostacoli che, se non affrontati, possono rallentare l’avvio di progetti di AI e limitarne l’efficacia.
Intelligenza artificiale e lavoro: sostituzione o evoluzione?
Il rapporto tra intelligenza artificiale e lavoro è spesso descritto in chiave sostitutiva, ma dai dati emerge un quadro più articolato. Il Focus indica infatti che, nelle imprese clienti, l’AI interviene soprattutto sulle mansioni ripetitive liberando tempo per attività a valore aggiunto.
L’impatto più rilevante dell’intelligenza Artificiale sul lavoro riguarda le competenze. Infatti, la carenza di skill adeguate è la principale barriera per l’adozione, con la sfida che diventa evolutiva e non sostitutiva: formare figure capaci di governare l’AI, integrarla nei processi e trasformarla in un fattore di crescita.
Il futuro è già qui: previsioni di crescita per il 2026–2027
Le prospettive di sviluppo dell’AI nelle imprese italiane sono positive, e i dati del Focus offrono un’indicazione chiara su come si sta delineando il futuro dell’Intelligenza Artificiale nel tessuto produttivo. Nei prossimi due anni l’adozione è destinata ad aumentare: due terzi dei gestori prevedono una crescita, con una quota del 29% che indica un incremento significativo.
Le attese sono particolarmente ottimistiche nel Manifatturiero, dove tre quarti dei gestori prevede un utilizzo crescente delle soluzioni di AI, con le grandi imprese che mostrano l’orientamento più deciso (84%) e si candidano a guidare l’accelerazione verso un’adozione più ampia e strutturata.
Data ultimo aggiornamento 29 dicembre 2025