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Innovazione

Sostegno alla filiera agroalimentare con Agri-Talk

immagine di un prato verde
immagine di un prato verde

Brescia ha ospitato, mercoledì 22 ottobre, la seconda tappa di Agri-Talk, il percorso ideato da Intesa Sanpaolo per dare voce alle imprese dell’agroalimentare italiano e condividere, nei territori, visioni e strumenti per affrontare le sfide della transizione in atto.

Nel corso dell’incontro dedicato al comparto lattiero-caseario è stata annunciato un nuovo plafond di 1,5 miliardi di euro a sostegno degli investimenti del settore, nell’ambito dei 410 miliardi che il Gruppo Intesa Sanpaolo ha destinato alle iniziative legate al PNRR.

A sostegno delle filiere agroalimentari, Intesa Sanpaolo ha stanziato complessivamente 10 miliardi di euro con l’obiettivo di accompagnare le imprese verso le migliori pratiche del settore. Si tratta di un comparto tra i più solidi e strategici del Paese, con una forte vocazione all’export e un contributo pari al 4,1% del valore aggiunto nazionale. Solo la filiera delle PMI agroalimentari, lo scorso anno, ha generato 81 miliardi di euro.

Il progetto a sostegno del settore agroalimentare in Italia

Un comparto, inoltre, capace di esprimere un rilevante valore occupazionale, offrendo lavoro a 1 milione e 430 mila professionisti impiegati a vario titolo nel settore.  

Intesa Sanpaolo ha individuato quattro sfere prioritarie d’intervento, ambiti privilegiati ai quali dedicare maggiore attenzione e sostegno economico-progettuale in questa fase, a beneficio delle oltre 80 mila aziende clienti della Direzione Agribusiness: la focalizzazione delle opportunità nel contesto internazionale; la crescita dimensionale; gli investimenti in impianti, attrezzature e innovazione; la valorizzazione della qualità complessiva di servizio e di prodotto, in termini di continuità aziendale e di soddisfazione e fidelizzazione del consumatore.

Agri-Talk per il settore lattiero-caseario italiano: guarda l’evento svoltosi a Brescia

Il secondo incontro itinerante di Agri-Talk, svoltosi a Brescia il 22 ottobre, si è concentrato sulla filiera lattiero-casearia, tra le più rappresentative del Made in Italy. Un settore che necessita di particolare attenzione sul fronte della gestione del rischio e dell’innovazione sostenibile, per consolidare e far evolvere ulteriormente il prestigio di cui godono le produzioni italiane a livello internazionale. 

L’Italia mantiene infatti la terza posizione in Europa per valore della produzione lattiero-casearia, con quasi 28 miliardi di euro, e affianca la Francia al vertice per numero di formaggi DOP e IGP (57), a conferma del ruolo di leadership nel panorama europeo. Il settore è composto da imprese di dimensioni mediamente più contenute rispetto a Francia e Germania (9 milioni di euro contro, rispettivamente, 34 e 58 milioni), ma presenta un’elevata incidenza occupazionale, con 44 mila addetti, pari al 9,7% del totale dell’industria alimentare e bevande nazionale. Nella cosiddetta “DOP Economy”, i formaggi rappresentano la categoria a maggior valore, con 5,5 miliardi di euro nel 2023, a testimonianza del contributo della filiera alla competitività del Made in Italy agroalimentare.

Agri-Talk per il settore vinicolo italiano: guarda l’evento svoltosi a Firenze

La prima tappa di Agri-Talk del 6 giugno scorso, tenutasi all’Auditorium Innovation Center di Fondazione CR Firenze dal titolo “Il settore vitivinicolo: innovare per competere e affrontare le nuove dinamiche globali”, è stata per l’appunto incentrata su un’analisi macro del settore vitivinicolo, sulle importanti sfide da accogliere e sui sensibili margini di crescita da potenziare. Occorre oggi investire in processi di sostenibilità e in strategie di sviluppo innovative (digitalizzazione e robotica), che concorrano ad accrescere un ambito di assoluta eccellenza e orgoglio del nostro Made in Italy quale è quello della filiera vitivinicola, che nel 2024 ha raggiunto il vertice mondiale con una produzione record di ben 44 milioni di ettolitri - come evidenzia questo podcast di approfondimento sulla valorizzazione del settore vitivinicolo - e 8,1 miliardi di euro di esportazioni di vino, soprattutto negli Stati Uniti. Un primato tutto italiano anche da un punto di vista della biodiversità. Da un recente studio dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) emerge, infatti, che il 75% del vitigno nazionale è costituito da 80 vitigni autoctoni. 

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