Sociale
Business di comunità: creare reti di valore sul territorio
La serie di appuntamenti intitolati “The way out: strumenti di ricostruzione sociale” comprende 5 episodi realizzati con l’obiettivo di illustrare esempi di rigenerazione
del tessuto sociale ed economico del nostro Paese attraverso dati, evidenze e testimonianze.
Il terzo episodio è interamente dedicato ai Business di comunità, imprese sociali capaci di operare in modo innovativo sul territorio coinvolgendo attivamente risorse e talenti locali, con l’obiettivo di valorizzarne le specificità per creare valore economico e sociale a beneficio di tutto l’ecosistema territoriale.
Usciamo da questo lungo periodo di pandemia con la necessità di ricostruire delle infrastrutture sociali in un contesto che vede la Comunità gravemente frammentata al suo interno. Per questo, saper riconoscere e valorizzare modi nuovi e coraggiosi di operare sul territorio è un passo fondamentale nel sostegno alla ricostruzione del tessuto sociale del nostro Paese.
Numeri e obiettivi di un fenomeno in crescita
In uno scenario come quello del nostro Paese, segnato tanto da profonde disuguaglianze economiche e sociali quanto da elevate differenze territoriali in termini di accesso ai servizi primari, i business di comunità rappresentano un fattore rigenerativo fondamentale poiché promuovono azioni concrete ad alto contenuto innovativo per realizzare obiettivi di:
Crescita inclusiva
Democrazia economica
Coesione sociale
Il quadro del business di comunità in Italia è incoraggiante e mostra un panorama composto da 109 imprese sociali (soprattutto cooperative di comunità) equivalentemente distribuite su tutto il territorio nazionale e già attivamente inserite all’interno di un settore, quello della cooperazione sociale, che conta più di 15000 realtà:
| Nord |
27% |
| Centro | 36% |
| Sud | 37% |
(1): Euricse, L’economia sociale in Italia – Dimensioni, caratteristiche e settori chiave, 2020.
Un esempio virtuoso di radicamento sul territorio: gli interventi di Viviana Rizzuto e Francesco Purpura
Gli interventi di Viviana Rizzuto e Francesco Purpura, ospiti del webinar, hanno evidenziato come l’impatto sociale, culturale e umano che i business di comunità sono in grado di generare possa offrire una risposta autentica alle esigenze espresse dal territorio, integrando competenze e conoscenze locali con approcci inclusivi e sostenibili.
Viviana Rizzuto, Fondatrice e Presidente del Museo Diffuso dei 5 Sensi, progetto inaugurato a Sciacca per riqualificarne il centro storico generando nuovi posti di lavoro diretti e nuove economie da professioni rinnovate, ha raccontato che, secondo la sua esperienza, attraverso le sinergie e le connessioni interterritoriali si può intraprendere un percorso di crescita in grado di valorizzare le eccellenze artigianali e culturali della comunità anche in chiave turistica;
Per Francesco Purpura, Co-Fondatore e Responsabile Area Sociale e Relazioni Esterne di Rob de Matt, un ristorante e bistrot nel cuore del quartiere Dergano di Milano, ma anche un’associazione di promozione sociale, che si basa su un progetto di inclusione sociale e lavorativa rivolto a persone con storie di marginalità e svantaggio (persone con disagio psichico, rifugiati politici, migranti in difficoltà, ex carcerati, NEET).
Si parla spesso di innovazione pensando all’invenzione, ma non dobbiamo inventare nulla perché abbiamo già tutto: i nostri territori sono intrisi di un inestimabile patrimonio artistico e culturale nonché di un prezioso ed esperto capitale umano, elementi che dobbiamo imparare a gestire e valorizzare, realizzando innovazioni di processo.
Scopri tutti gli altri episodi di "The Way Out"
EPISODIO 2 - STAGIONE 1
Competenze digitali e lifelong learning: i nuovi bisogni educativi
EPISODIO 4 - STAGIONE 1
Rigenerare il senso di comunità attiva dopo la pandemia
EPISODIO 5 - STAGIONE 1
Volontariato d'impresa e responsabilità sociale dei dipendenti
Data ultimo aggiornamento 14 ottobre 2022
