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Sociale

OsservaBrescia: l'Osservatorio territoriale del Bresciano

Creare un luogo in cui istituzioni, organizzazioni del Terzo Settore e parti sociali possano lavorare insieme per affrontare rischi e bisogni che interessano la società bresciana, perseguendo concretamente il bene della comunità a partire dall’oggettività dei dati. È l’obiettivo con cui è nato OsservaBrescia, l’Osservatorio territoriale del Bresciano promosso da Intesa Sanpaolo e curato da Percorsi di Secondo Welfare. 

Grazie ad un approccio fortemente data-driven e collaborativo, è stato possibile individuare oltre cento indicatori demografici, sociali ed economici sulla base dei quali è stato redatto il primo Rapporto annuale. Il lavoro ha coinvolto quasi sessanta stakeholder pubblici, privati e del Terzo Settore, costruendo una fotografia condivisa e comparabile del territorio.

Il Rapporto OsservaBrescia 2025

Il Report annuale 2025 consente di avere a disposizione in un unico luogo le informazioni necessarie per scattare una fotografia aggiornata del Bresciano, fornendo una visione chiara e documentata delle sfide presenti che la comunità è chiamata ad affrontare. 

I dati raccolti, provenienti da fonti nazionali, regionali e locali – molti dei quali forniti direttamente dagli stakeholder partecipanti al Tavolo di lavoro permanente – hanno permesso di costruire gli indicatori, organizzati in base ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Il contesto locale è caratterizzato da dati ancora frammentati e disomogenei, per questo OsservaBrescia promuove una cultura della trasparenza, della corresponsabilità e della collaborazione tra attori diversi.

Le principali aree di intervento

I dati mettono in evidenza, innanzitutto, il progressivo invecchiamento della popolazione. Da qui la necessità di innovare l’offerta, sperimentando, ad esempio, nuovi modelli di residenzialità, rafforzando l’integrazione tra servizi sociali e sanitari e potenziando la medicina territoriale. All’interno di questa dinamica, si osservano differenze territoriali significative: capoluogo, cintura urbana, pianura e zone montane presentano sfide diverse in termini di servizi e cura della popolazione anziana, richiedendo soluzioni mirate.

Allo stesso tempo emerge la vulnerabilità delle nuove generazioni, oggi più esposte che in passato al rischio di povertà ed esclusione sociale. Occorre migliorare le condizioni delle famiglie e contrastare la povertà educativa – attraverso il potenziamento dei servizi per la prima infanzia e la creazione di opportunità formative e ricreative anche fuori dal contesto scolastico.

Inoltre, l’elevata presenza di cittadini di origine straniera rende imprescindibile promuovere percorsi di integrazione che coinvolgano non solo le persone immigrate, ma anche la popolazione residente, favorendo una convivenza basata su conoscenza reciproca e inclusione.

Infine, un territorio a vocazione industriale richiede di investire in politiche di riduzione dell’inquinamento e di contrasto al cambiamento climatico, anche alla luce degli obiettivi di transizione energetica.

Quali possono essere le leve di cambiamento?

È essenziale che il territorio disponga di una conoscenza approfondita su come si manifestano bisogni e fenomeni al proprio interno. In questa prospettiva, diventa prioritario investire nella raccolta, nell’integrazione e nella condivisione dei dati, un obiettivo che richiede di armonizzare le pratiche degli enti e di ampliare la qualità e l’accessibilità delle fonti disponibili. 

Un’altra leva consiste nella promozione di un welfare di iniziativa, basato su sistemi di conoscenza strutturati che permettano di programmare interventi in modo proattivo, anticipando i bisogni e non limitandosi a rispondere alle domande già espresse. 

Infine, risulta necessario rafforzare la collaborazione multi-attore: attraverso processi di co-progettazione e co-programmazione, è possibile costruire risposte più integrate e durature, valorizzando le competenze e le risorse di tutti gli attori del territorio. 

I prossimi passi di OsservaBrescia

Le informazioni raccolte all’interno del Rapporto OsservaBrescia 2025 sono la base su cui proseguirà il lavoro dell’Osservatorio con l’intento di definire strategie e azioni concrete per tutelare il benessere del territorio e della sua comunità, unendo gli attori che a diverso titolo possono contribuire alla loro realizzazione.

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