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Rapporti con le istituzioni nazionali, europee e internazionali e attività di advocacy

Intesa Sanpaolo, attraverso l'Area di Governo Chief Institutional Affairs and External Communication Officer, sviluppa e presidia le relazioni con le istituzioni, i regolatori e i supervisori nazionali, europei e internazionali e gli stakeholders, anche sui temi di sostenibilità.

Il Gruppo partecipa alla discussione sulle nuove proposte regolamentari negli ambiti di competenza, assicurando la conoscenza e l’aggiornamento sull’evoluzione delle normative e i processi di consultazione rilevanti, oltreché la tempestiva implementazione delle misure correttive richieste dalle autorità di vigilanza.

Il Gruppo traccia e gestisce tutte le attività attraverso una piattaforma interna dedicata dove vengono monitorati i progressi e i risultati raggiunti. La piattaforma consente inoltre di realizzare sinergie tra le diverse strutture della Direzione Affari Istituzionali.

La sostenibilità ambientale è un obiettivo europeo

La centralità politica della sostenibilità ambientale (in tutte le sue forme) è dimostrata anche dall’intensità delle attività legislative collegate a questa priorità, tra cui possiamo citare i lavori ascrivibili alla “rinnovata strategia per la finanza sostenibile” e al più recente pacchetto di semplificazione della reportistica di sostenibilità e la presentazione ad inizio 2025 della nuova strategia “Clean Industrial Deal” che costruisce su quanto già era stato previsto negli anni precedenti attraverso il pacchetto “Fit for 55” e “RepowerEU”. In particolare, tutte le attività direttamente collegate al framework UE di finanza sostenibile sono direttamente rilevanti per Intesa Sanpaolo.

Iniziative Unione Europea sulla finanza sostenibile e digitalizzazione nel settore bancario

E' proseguita inoltre l’attività di advocacy e monitoraggio delle iniziative legislative della Commissione europea in tema di finanza sostenibile ed il Gruppo ha continuato a partecipare ai tavoli di lavoro in materia di Sustainable Finance della Federazione Bancaria Europea (FBE), della Federazione Ipotecaria Europea (EMF - ECBC) e dell’Associazione per i Mercati Finanziari in Europa (AFME). Inoltre, Intesa Sanpaolo ha continuato la promozione verso gli stakeholder rilevanti del proprio posizionamento distintivo in tema di finanziamento dell’economia circolare.

In materia di digitalizzazione bancaria, costante è il coordinamento dei gruppi di lavoro interni e la partecipazione a quelli associativi su tematiche quali pagamenti digitali innovativi, cybersecurity, artificial intelligence, data economy e open finance, euro digitale, identità digitale, i nuovi asset digitali (quali crypto-asset ), con l’obiettivo di promuovere un quadro regolamentare in linea con la posizione del Gruppo a livello europeo, secondo un approccio volto ad incoraggiare l’innovazione da un lato e la tutela dei consumatori e degli investitori dall’altro.

Collaborazione con associazioni di categoria e progetti europei

Intesa Sanpaolo partecipa ai tavoli promossi dalla EMF-ECBC in ambito Energy Efficient Mortgage Initiative, al fine di consolidare best practice di mercato e il dialogo con le istituzioni dell’UE. Tale iniziativa, oltre a nostri peers dell’UE vede coinvolte anche l’ABI e banche italiane. 

Su questi temi è continuata la collaborazione con le associazioni di categoria europee, che ha visto la partecipazione degli esperti di Intesa Sanpaolo ai gruppi di lavoro tematici che hanno definito le posizioni dell’industria sulle principali iniziative in ambito digital.

Il Gruppo sta monitorando la legislazione di secondo livello del regolamento sul DORA-Digital Operational Resilience Act, che fa parte del più ampio pacchetto “Finanza Digitale” e che si propone di  rendere il settore finanziario più resiliente ai rischi cyber  e le policy e strategie della nuova Commissione europea sui temi della sicurezza.

In materia di istituzione di un quadro di identità digitale europea, il Gruppo partecipa alle attività del progetto pilota dell’Unione Europea per il testing dello European Digital Identity Wallet (EDIW) a fini di pagamento.

In materia di Intelligenza Artificiale, il Gruppo ha seguito il processo legislativo sull’ AIA-Artificial Intelligence Act, ora adottato, anche nell’ottica del suo forte commitment ai principi di un’AI responsabile.

Regolamentazione bancaria

Dal punto di vista della regolamentazione bancaria, la Direzione Institutional Affairs (DIA) nel corso del 2024 ha seguito il processo legislativo relativo i) alla implementazione della nuova normativa in materia di requisiti di capitale, ii) alla gestione delle crisi bancarie e al completamento dell'Unione Bancaria, iii) alle iniziative in materia di servizi finanziari e mercati dei capitali e iv) alle proposte legislative in materia di credito retail. 

Inoltre, per il rilancio del mercato delle cartolarizzazioni la Banca ha partecipato alle iniziative promosse dalle istituzioni UE nel contesto della Capital Markets Union e di recente della Savings and Investment Union contribuendo anche alla possibile definizione delle green securitisation.

Mercati finanziari

Per quanto concerne i mercati finanziari, sono monitorate e oggetto di advocacy, le iniziative regolamentari rientranti nell’ambito del nuovo piano d’azione dell’UE sulla Capital Markets Union (CMU). Per quanto riguarda la CMU è stata attentamente seguita l’iniziativa legislativa ESAP (European Single Access Point Regulation). L’iniziativa intende promuovere la costituzione di una piattaforma che funga da punto unico e centralizzato a livello UE di accesso gratuito alle informazioni rilevanti (tra cui informazioni in materia ESG) sulle società UE, finanziarie e non finanziarie, quotate e non quotate (incluse le PMI) oggetto di potenziale investimento, al fine di conferire loro maggiore visibilità nei confronti degli investitori.

Sono inoltre state oggetto di attenzione le seguenti iniziative legislative europee: i) Listing Act, volto a favorire l’accesso al mercato dei capitali delle PMI; ii) EMIR 3.0, che rivisita il quadro regolamentare delle camere di compensazione dei derivati, essenziali anche in un’ottica post Brexit; iii) la revisione del regolamento sulle depositarie centrali (CSDR).

Da ultimo, per quanto riguarda il settore dei pagamenti retail, sono oggetto di monitoraggio la Direttiva ed il regolamento sui servizi di pagamento (PSD3 e PSR) e il pacchetto legislativo relativo all’euro digitale. 

Canali di informazione interni sulle normative europee

Le funzioni del Gruppo interessate sono costantemente aggiornate tramite newsletter periodiche riguardanti le politiche europee per la crescita, l'innovazione, il sostegno alle imprese, le politiche sul digitale e quelle riguardanti le normative bancarie e dei mercati finanziari. Vengono inoltre inviati degli aggiornamenti mirati (c.d. EU Regulatory Alert), qualora intervengano rilevanti novità normative che richiedano l’attenzione delle funzioni interne interessate. In particolare su determinate proposte regolamentari vengono attivate specifiche analisi di impatto per valutare le ricadute sulla strategia e le attività del Gruppo. A seconda della priorità segnalata dalle funzioni interne viene definita una posizione di Gruppo da rappresentare alle Istituzioni europee e agli altri stakeholder. 

Al fine di rendere più efficace l'attività dei gruppi di lavoro interni, si fornisce supporto e formazione alle strutture operative e di business del Gruppo, in particolare tramite seminari volti a presentare le peculiarità del processo legislativo europeo, aggiornarle sugli orientamenti dei legislatori durante il processo legislativo, illustrare lo status ed i dettagli dei dossier normativi rilevanti presenti e futuri.

Single Supervisory Mechanism e Single Resolution Board

Da quando alla fine del 2014 ha avuto avvio l'SSM (Single Supervisory Mechanism), la banca mantiene un rapporto continuativo con il Supervisore Unico europeo, coordinando per il Gruppo il piano annuale di supervisione, mirando ad assicurare la dovuta coerenza e omogeneità nei processi di interazione con il supervisore e a promuovere una diffusa cultura di "supervisory awareness", per rafforzare sempre più la capacità di risposta alle richieste del Supervisore.

La Banca intrattiene inoltre, tramite le proprie strutture dedicate, un rapporto continuativo anche con Il Single Resolution Board, l’autorità UE deputata a gestire la risoluzione delle grandi banche in difficoltà

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