Storia delle fusioni che hanno portato alla creazione del gruppo Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo nasce il 1° gennaio 2007 dalla fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI.
Banca Intesa era nata nel 1998, dall’integrazione di Cariplo, le cui origini risalgono al 1823 con la fondazione della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, e Banco Ambrosiano Veneto, fusione fra il Nuovo Banco Ambrosiano e la Banca Cattolica del Veneto.
Nel 1999 il Gruppo Intesa si è unito a Banca Commerciale Italiana, istituto fondamentale per lo sviluppo del Paese, in particolare per la ricostruzione nel Secondo Dopoguerra sotto la guida del “banchiere umanista” Raffaele Mattioli.
Sanpaolo IMI nasce nel 1998 dalla fusione dell'Istituto Bancario San Paolo di Torino, che affonda le proprie radici nel 1563 come Compagnia di Sanpaolo, e la banca d’affari e d’investimento IMI (Istituto Mobiliare Italiano). Tra gli anni ‘80 e i primi anni 2000, ha acquisito numerose banche locali come il Banco di Napoli e diverse Casse di risparmio, tra cui quelle di Firenze, Bologna e del Veneto, solo per citarne alcune.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo è quindi il risultato dell’accorpamento di oltre trecento istituti di varia natura - casse di risparmio, monti di pietà, casse rurali, banche popolari, società ordinarie di credito, banche cattoliche, enti di diritto pubblico, banche di interesse nazionale - sparsi in oltre 189 località italiane.
La grande dimensione della Banca e il radicamento territoriale sono coniugati nel valore del rispetto delle specificità, grazie al quale non viene mai perso di vista l’individuo, pur puntando all’eccellenza, anticipando le sfide e puntando all’innovazione.
Intesa Sanpaolo promuove uno stile di crescita attento alla solidità patrimoniale e finanziaria, alla sostenibilità dei risultati nel tempo e alla soddisfazione dei clienti e degli azionisti e dalla vicinanza ai bisogni del Paese e dei territori.
Nel 2012 il Gruppo ha avviato la riorganizzazione delle banche umbre e, contemporaneamente, una strategia di riordino dei marchi volta alla semplificazione dei presidi operativi.
Nel 2013 dalla fusione per incorporazione della Banca dell’Adriatico nella Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, nasce la nuova “Banca dell'Adriatico” che verrà incorporata in Intesa Sanpaolo tre anni dopo.
Per rafforzare la capacità di crescita, nel 2014 sono state incorporate in Intesa Sanpaolo la Cassa di Risparmio di Venezia e la Banca di Credito Sardo, seguite dalla Banca di Trento e Bolzano, dalla Banca Monte Parma, dalla Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo, Cassa di Risparmio di Rieti e Cassa di Risparmio di Civitavecchia l’anno successivo.
Nel 2016 nasce Banca 5, grazie alla rilevazione di tutte le quote azionarie di Banca ITB.
Dopo l’acquisizione delle banche venete, nel 2018 Intesa Sanpaolo incorpora per fusione Banca Nuova S.p.A., Cassa di Risparmio del Veneto S.p.A. e Cassa di Risparmio del Friuli-Venezia Giulia S.p.A., Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna S.p.A. e il Banco di Napoli.
Nel biennio 2019-2020 si conclude il processo di incorporazione delle banche del Gruppo con la fusione di Banca CR Firenze S.p.A., la Cassa di Risparmio in Bologna S.p.A., la Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia S.p.A., Banca Apulia S.p.A., Banca Prossima S.p.A e Banca IMI.
Nel mese di febbraio 2020 Intesa Sanpaolo ha annunciato un’Offerta Pubblica di Scambio Volontaria (OPS) sulla totalità delle azioni UBI Banca, aprendo così un nuovo capitolo della storia del Gruppo.
L'acquisizione di Ubi Banca si è ufficialmente conclusa nel mese di ottobre 2020 con l'Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio (OPAS). L’operazione è stata condotta e conclusa nei tempi previsti, nonostante le eccezionali condizioni dovute al contesto pandemico in cui si è svolta.
L’integrazione di UBI Banca in Intesa Sanpaolo ha dato vita a una nuova realtà leader nella crescita sostenibile e inclusiva, con un forte radicamento sul territorio. L’operazione ha anche irrobustito il sistema finanziario italiano in Europa: ha infatti consentito al Gruppo Intesa Sanpaolo di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento come protagonista dell’industry bancaria internazionale.
Cronistoria dell'OPAS di Intesa Sanpaolo su UBI Banca dal 17 Febbraio al 15 Ottobre 2020:
- 15 ottobre 2020
Assemblea ordinaria di UBI Banca controllata al 100% da Intesa Sanpaolo per la nomina del nuovo board per il triennio 2020-2022.
- 5 ottobre 2020
Passaggio dell’intero capitale sociale di UBI Banca a Intesa Sanpaolo e delisting delle azioni UBI.
Intesa Sanpaolo detiene il 100% delle azioni di UBI Banca.
- 18 settembre 2020
Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo, ha approvato la lista per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione di UBI Banca che sarà presentata per la nomina all’Assemblea degli Azionisti, convocata il prossimo 15 ottobre.
- 15 settembre 2020
Vengono resi noti i risultati definitivi della procedura per adempiere all'obbligo di acquisto delle azioni UBI residue. Intesa Sanpaolo ha raggiunto il 98.89% del capitale sociale di UBI Banca.
- 5 agosto 2020
Il settlement dell’Offerta è stato completato. Gli aderenti hanno ricevuto 17 azioni Intesa Sanpaolo ogni 10 azioni UBI Banca consegnate in sede di offerta e 0,57 centesimi di euro per ogni titolo portato in adesione.
- 3 agosto 2020
Il CdA di Intesa Sanpaolo sulla base della comunicazione degli intermediari incaricati ha preso atto dei risultati definitivi dell’offerta (91%) e ha comunicato l’avveramento alle condizioni previste con riferimento alla Offerta.
- 30 luglio 2020
Si è concluso il periodo valido di adesione. Intesa Sanpaolo ha dato comunicazione dei risultati provvisori dell’offerta e del raggiungimento della soglia del 90.21% di adesioni.
- 27 luglio 2020
Consob, ai sensi dell’art. 40, quarto comma, del Regolamento Emittenti, ha deciso d’ufficio di prorogare al 30 luglio il periodo d’offerta per consentire agli azionisti di Ubi Banca di disporre di un’informativa completa e corretta per un adeguato periodo di tempo, alla luce dei comportamenti tenuti da UBI Banca e considerando che la pubblicazione con i chiarimenti richiesti da Consob con riferimento alla tabella, pubblicata sul sito web di UBI Banca, inerente al valore del titolo UBI Banca in base all'offerta di Intesa Sanpaolo è avvenuta in prossimità della conclusione del periodo di adesione (28 luglio 2020).
- 17 luglio 2020
Il CdA di Intesa Sanpaolo ha deciso di incrementare il corrispettivo in azioni dell’Offerta aggiungendo una componente in denaro pari a 0,57 centesimi di euro per ciascuna azione UBI portata in adesione, corrispondente ad un esborso massimo pari a circa 652 milioni di euro in caso di integrale adesione all’Offerta.
- 16 luglio 2020
L’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (“AGCM”) ha autorizzato l’operazione di acquisizione del controllo esclusivo di UBI da parte di Intesa Sanpaolo, accettando e rendendo vincolanti la cessione di complessivi 549 sportelli bancari che la stessa ISP si era impegnata a vendere per l’ottenimento dell’autorizzazione da parte dell’AGCM (532 sportelli che formano oggetto del ramo bancario che ISP si è impegnata a cedere a BPER e 17 sportelli di UBI situati nelle province di Chieti, Isernia, Matera e Vibo Valentia, che ISP si è impegnata a vendere a soggetti terzi). Intesa Sanpaolo ha quindi ritenuto verificata la condizione sospensiva antitrust apposta nel Documento di Offerta e, per quanto occorrer possa, vi ha rinunciato.
- 6 luglio 2020
Inizio del periodo di adesione che, come previsto nel Documento di Offerta, si sarebbe dovuto concludere il 28 luglio 2020.
- 25 giugno 2020
La Consob ha approvato il Prospetto Informativo e il Documento di Offerta, che sono stati pubblicati il giorno successivo.
- 17 giugno 2020
Autorizzazione dall’IVASS completa l’ottenimento di tutte le autorizzazioni “di settore”, cui era condizionata l’approvazione del Documento di Offerta e, quindi, l’avvio della OPS.
- 8 giugno 2020
Autorizzazione da Banca d’Italia.
- 5 giugno 2020
Autorizzazione dalla Banca Centrale Europea.
- 27 aprile 2020
L’ Assemblea di Intesa Sanpaolo ha approvato la delega al Consiglio per aumentare il capitale a servizio dell’OPS (“Aumento di Capitale”). Delega che è stata esercitata dal Consiglio di Intesa Sanpaolo in data 16 giugno 2020.
- 6 aprile 2020
Intesa Sanpaolo ha depositato in Consob la prima bozza dei documenti che compongono il prospetto informativo relativo alle azioni ISP di nuova emissione a servizio dell’OPS (“Prospetto Informativo”).
- 6 marzo 2020
Intesa Sanpaolo ha presentato alla Consob la bozza di documento di offerta e di scheda di adesione (“Documento di Offerta”), unitamente all’attestazione circa l’avvenuta presentazione alle Autorità competenti delle comunicazioni e domande di autorizzazione richieste dalla normativa applicabile.
- 17 febbraio 2020
Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo ha comunicato la sua intenzione di promuovere un’offerta pubblica di scambio preventiva volontaria (OPS) avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie di UBI Banca e immediatamente ne ha dato comunicazione al mercato. Per ciascuna Azione UBI portata in adesione, Intesa Sanpaolo riconoscerà un corrispettivo unitario rappresentato da n. 1,7000 azioni ordinarie di ISP di nuova emissione, prive del valore nominale.
Data ultimo aggiornamento 29 luglio 2020 alle ore 14:38:00