Cultura
Gentileschi e Van Dyck alle Gallerie d'Italia
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Gallerie d'Italia di Torino
Alle Gallerie d’Italia di Torino, una delle quattro sedi del polo museale di Intesa Sanpaolo, nell'ambito della rassegna L'Ospite illustre, è allestita la mostra “Gentileschi e Van Dyck. Due capolavori dalla collezione Corsini”. In esposizione due fra i più significativi lavori di questi grandi maestri del loro tempo, provenienti dalla Galleria Corsini delle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma.
Opere di Orazio Gentileschi e Antoon van Dyck a Torino
La prima delle due opere in mostra è la Madonna col Bambino di Orazio Gentileschi, i cui rimandi alla stupefacente vitalità e ai giochi di luce e di sguardi caravaggeschi costituiscono una mirabile testimonianza del legame anche intercorso tra Gentileschi e Van Dyck agli inizi del Seicento. L’opera, realizzata intorno al 1610, fu originariamente di proprietà del cardinale Lorenzo Corsini, divenuto Papa col nome di Clemente XII nel 1730, e fu successivamente portata a Roma nella Galleria Nobile da suo nipote Neri Maria Corsini, convinto che si trattasse proprio di un originale del Caravaggio.
© Orazio Gentileschi (Pisa, 1563 – Londra, 1639), Madonna col Bambino, 1610 circa
La seconda opera esposta è un altro capolavoro della produzione religiosa, la Madonna della paglia di Antoon van Dyck, realizzata a Genova tra il 1625 e il 1627 e acquistata, dopo diversi passaggi, sempre dal cardinale Neri Maria Corsini, esposta anch’essa nella Galleria Nobile. Una tela dal forte impatto evocativo, la cui apparente semplicità stilistica e tematica legata alla Natività e alla “Madonna del Latte”, include ulteriori elementi come il panno bianco che avvolge il bambino e le spighe in primo piano, entrambi a rappresentare un rimando alla futura passione e resurrezione di Cristo.
© Antoon van Dyck (Anversa, 1599 - Londra, 1641), Madonna della paglia, 1625-1627; Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, Galleria Corsini.
Dalla Galleria Corsini in mostra alle Gallerie d’Italia di Torino
La prestigiosa Galleria Corsini di Trastevere, facente parte delle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, rappresenta oggi l’unica collezione settecentesca romana completa. Dobbiamo questa preziosa rarità alla generosa lungimiranza del principe Tommaso Corsini, che volle donare l’intera quadreria allo Stato italiano, onorando degnamente la memoria del cardinale Neri Maria Corsini, la cui vita fu in larga parte dedita all’allestimento di Palazzo Corsini e alla raccolta di molti di questi capolavori ora ammirabili, che nel Settecento ricomprendevano complessivamente oltre 600 opere pittoriche e circa 200 sculture, con opere tra gli altri di Peter Paul Rubens e di Caravaggio.
Data ultimo aggiornamento 13 gennaio 2025