Cultura
Michelangelo in mostra a Bologna
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Bologna
Dal 14 novembre 2025 al 15 febbraio 2026 Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni apre al pubblico Michelangelo e Bologna, una grande mostra che celebra il 550° anniversario della nascita di Michelangelo Buonarroti proponendo un racconto inedito sul suo profondo legame con la città felsinea.
L’esposizione è promossa da Fondazione Carisbo e Opera Laboratori, in collaborazione con Fondazione Casa Buonarroti e con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Chiesa di Bologna, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e Accademia di Belle Arti di Bologna, ed è resa possibile grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo.
Curata da Cristina Acidini e Alessandro Cecchi, la rassegna ricostruisce i due soggiorni bolognesi di Michelangelo – tra il 1494 e il 1495 e poi fra il 1506 e il 1508 – snodi determinanti nella sua crescita artistica. Un racconto inedito che non si limita alle sale espositive, invitando a riscoprire i luoghi della città che conservarono e conservano ancora oggi tracce del suo passaggio, dalla Basilica di San Domenico alla Basilica di San Petronio, fino all’Oratorio di Santa Cecilia e alla Pinacoteca Nazionale.
“Michelangelo e Bologna”: il percorso espositivo e le opere in mostra
La mostra presenta oltre cinquanta opere tra sculture, disegni, libri antichi e documenti d’archivio, materiali che delineano il percorso del maestro a Bologna e ne seguono le tappe fondamentali.
Suddiviso in sei sezioni, il percorso si apre con il primo viaggio felsineo di un Michelangelo ancora ventenne, mettendo in dialogo la Madonna della Scala proveniente da Casa Buonarroti con i modelli bolognesi e con quelli toscani – da Jacopo della Quercia a Donatello – che influenzano la realizzazione di tre statue per l’Arca di San Domenico: San Petronio, San Procolo e l’Angelo reggicandelabro.
Un’altra sezione approfondisce il secondo soggiorno bolognese, tra il 1506 e il 1508, quando Michelangelo tornò in città da artista affermato ma ancora inquieto, impegnato nella realizzazione della grande statua bronzea per la facciata di San Petronio su commissione di Papa Giulio II. Il carteggio con il fratello Buonarroto restituisce le difficoltà della vita quotidiana, aggravate da una recrudescenza della peste, e la complessità di un’opera, oggi perduta, che diventò simbolo del rapporto tra arte e potere.
La mostra apre anche lo sguardo sulla Bologna del tempo attraverso opere di Ercole de’ Roberti, Francesco Francia, Lorenzo Costa e Amico Aspertini, ricostruendo l’ambiente artistico della Bologna bentivolesca, nel quale convivono e si influenzano reciprocamente cultura, religione e politica.
Durante il periodo espositivo è attivo anche il biglietto sospeso: i visitatori possono acquistare un biglietto aggiuntivo da donare a persone in situazione di fragilità — in particolare minori stranieri non accompagnati, nuclei in accoglienza e famiglie accoglienti del progetto Vesta — offrendo loro l’opportunità di vivere un’esperienza culturale significativa.
L’impegno di Intesa Sanpaolo si inserisce nell’ambito del Progetto Cultura, che dal 1989 promuove la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico italiano attraverso le Gallerie d’Italia, i programmi educativi e Restituzioni, iniziativa che ha già permesso il restauro di oltre 2.200 opere d’arte.
Data ultimo aggiornamento 28 novembre 2025